È il vero outsider capace di battere i maestri sul terreno più difficile, quello dell’UTMB. Si chiama Vincent Bouillard, la nuova stella splendente nel firmamento della regina degli ultra trail, UTMB. Non proprio uno sconosciuto, ma dicerto non uno degli atleti che alla vigilia erano dati per favoriti.
UTMB ancora sotto le 20 ore
Vincent si è imposto in 19 ore 54 minuti e 23 secondi, facendo segnare per la terza volta un tempo sotto le 20 ore. Pazzesco! Se si pensa che solamente 5 anni fa quella delle 20 ore era ritenuta una barriera storica.
Ha vinto su un altrettanto sorprendete Baptiste Chassagne che a chiuso in 20 ore 22 e 45 secondi. Ha corso con l’inedita Nike Kiger 10. Terzo l’ecuadoriano Joaquin Lopez (team Kailas) in 20:26:22.
L’ingegnere che diventa campione
Vincent nelle classifiche appare come atleta “no sponsor”, quasi a sottolineare il fatto che non è tra i top, è in realtà un esperto di sviluppo per il brand Hoka. Trentunenne, nato nella vicina Annecy che è una delle culle del trail running, di professione è un ingegnere. Nel 2016 era entrato in Hoka per uno stage, ma la sua passione vera era l’atletica leggera su pista, visto che correva i 3mila siepi. È stata la vicinanza ad atleti come l’americano Jim Walmsley (atleta Hoka e detentore di vittoria e record di UTMB nel 2023), ad avvicinarlo al trail running.
I suoi primi trail sono stati nelle crew dei grandi atleti Hoka, come assistente. Dopo il lavoro svolto con il team di innovazione HOKA in California e poi a Portland ha cominciato. Gareggiare sempre più lungo e sempre più forte: ha vinto la Kodiak Ultra-Marathon (California) nel 2023 ed è giunto quinto alla Maxi Race nel 2024.
Si è alimentato di esperienza e di stimoli vivendo e lavorando fianco a fianco ad atleti élite come Thibaut Garrivier e Jim Walmsley. Tutto il resto lo ha fatto il suo talento e la sua forza fisica e mentale portando a termine una vera impresa, visto anche il grande caldo che si è registrato in questa edizione di UTMB.