Il mondo americano dell’ultramaratona negli ultimi giorni è stato scosso da un fatto piuttosto incredibile e spiacevole che ha coinvolto Camille Herron, atleta di livello mondiale sulle ultradistanze, detentrice di diversi record, tra cui quelli di 100 miglia, 24 ore, 48 ore e 6 giorni, a cui vanno aggiunti i titoli di campionessa mondiale di 50 km, 100 km (entrambi nel 2015) e 24 ore (nel 2019), la vittoria con record alla Spartathlon 2023, e svariate altre gare negli USA e nel mondo.

Le sue qualità atletiche non si discutono, nonostante uno stile di corsa esteticamente molto particolare, ma evidentemente efficace sulle lunghissime distanze. Il nome di Camille Herron ora è tornato alla ribalta non per un risultato sportivo, ma per un'altra bomba...

Camille Herron, cos’ha combinato?

Attraverso gli incroci di indirizzi IP con username di profili che contribuiscono all’aggiornamento di Wikipedia, è stato mostrato come Camille Herron e il marito/allenatore Conor Holt abbiano modificato appunto le pagine di alcuni atleti come Kilian Jornet e Courtney Dauwalter sminuendone i risultati, esaltando invece quelli conseguiti da lei stessa.

Ad esempio dalle pagine di Jornet e Dauwalter sono stati tolti dei risultati raggiunti e soprattutto la descrizione “ampiamente considerato/a uno/a dei/delle più grandi trailrunner della storia”, aggiungendo invece a se stessa la simile dicitura “ampiamente considerata una delle più grandi ultramaratonete della storia” (il che sarebbe pure ampiamente vero).

Ma si è scoperto che le modifiche fatte su Wikipedia dal duo Herron/Holt sono circa 300 e sono iniziate addirittura nel 2017, riguardando anche il leggendario “dio greco della corsa” Yiannis Kouros, probabilmente il più grande ultramaratoneta della storia, o Des Linden, ex vincitrice della Maratona di Boston nel 2018 e autrice nel 2021 del record del mondo sui 50 km.

Non la prima controversia per Camille

Nonostante quest’anno sui social media Camille Herron avesse dichiarato che proprio a causa dei suoi problemi di autismo e ADHD non fosse per lei possibile processare cose come il mentire, barare o rubare, non si può dire che questa condizione non l’abbia frenata dallo sminuire o accusare altre atlete forti o che battono i suoi record. Uno sport in cui tutti siamo bravi è cercare a posteriori altri eventi o altre prove a conferma di una teoria, ma è vero che nel tempo Camille Herron è stata vista da soggetti vicini all’ambiente dell’ultramaratona come una persona che si è sentita spesso sminuita per i propri successi.

Nel 2022 aveva accusato Ashley Paulson di aver tagliato alla Badwater 135 senza alcuna prova, mentre solo poche settimane fa aveva insinuato che la danese Stine Rex indossasse scarpe illegali e facesse uso di pacing non permessi durante il record di 6 giorni compiuto da quest’ultima ai mondiali in Ungheria (record tra le altre cose ancora in attesa di omologazione, non si sa se a causa di queste accuse o di normali ritardi burocratici).

Herron è stata anche al centro di discussioni a distanza con alcuni coach di alto livello, come Jason Koop (il più importante e influente coach di ultratrail americano, allenatore ad esempio di Katie Schide, oltre a molti altri élite), a proposito di alcuni suoi articoli sulla prevenzione di fratture da stress nella corsa citando studi scientifici poco attendibili o del tutto inesistenti.

Ultimi risvolti e il marito responsabile

È arrivato poi un commento del marito di Herron, Conor Holt, in risposta alle accuse sulle modifiche su Wikipedia. A quanto pare a effettuare queste correzioni sarebbe stato solo lui, senza l’intervento dell’atleta. Il marito si sarebbe preso la piena responsabilità dell’accaduto, imputandolo la reazione delle modifiche apparse sul web in risposta ad altre accuse mosse in via telematica alla Herron..