Una bellissima giornata di sole ha accolto i 55.000 festanti runner in gara alla maratona di New York 2024. Nei giorni precedenti, visitando l'expo abbiamo potuto vedere un afflusso particolarmente numeroso rispetto agli ultimi anni. Soprattutto mi ha colpito l'aumento del numero degli espositori. Numeri davvero da record per uno spettacolo che supera la mera etichetta di evento sportivo...
Ho accompagnato un gruppo di runner al Ferry Boat che li ha poi condotti a Staten Island da dove avviene la partenza della gara. È stato bello percepire la loro forte emozione, ancora di più rispetto a quanto vissuto sabato pomeriggio durante il breafing pre evento.
L'analisi della Maratona di New York
Dopo il caldo dei giorni scorsi, la temperatura di 7-8 gradi, era decisamente fresca, un sollievo per i top runner, ma anche per gli amatori. Alle 8.35 sono partite le top donne ed alla 9.05 i top uomini, tutti atleti di altissimo livello.
Il percorso tutt'altro che banale non permette agli atleti d'élite, sia uomini che donne, di tenere i ritmi “vertiginosi” come visto nelle precedenti grandi maratona. Gli uomini infatti nella parte iniziale corrono a 5'04" per miglio (3'13" al chilometro) mentre le donne a 5'40” al miglio, ovvero a 3'35” al km. Tra i maschi i protagonisti fin dalle prima battute sono i più attesi: Albert Korir, Wesley Kiotoo, Tamirat Tola e Addisu Gobena, mentre fra le donne invece le più attive sono Hellen Obiri, Sheila Chepkirui, Senbere Teferi e Vivian Cheruiyot.
Maratona di New York, la gara femminile
Il momento topico tra le donne è stato intorno al 23 miglio quando rimaste al comando Obiri, Chepkirui e Cheruiyot (con quest'ultima che si è staccata al 24 miglio). In testa in due, ecco che inizia l'appassionante duello fra Obiri e Chepkirui. La prima corre con passi lunghi anche se potenti, ma appare un po' scoordinata, mentre Chepkirui, più robusta della Obiri ha un'azione di corsa meno dispendiosa, un tecnica che sfrutta al massimo la capacità di correre in frequenza. A trionfare è stata Sheila Chepkirui in 2h24'35" davanti a una grandissima Hellen Obiri che arriva a 14 secondi di distacco dalla vincitrice. Terzo posto per la 41enne Vivian Cheruiyot in 2h25'21”, già prima alla maratona di Londra in 2h18'31 nel 2018.
Nel palmares della vincitrice compare invece un 2h17'49” ottenuto giungendo seconda alla maratona di Berlino nel 2023, dietro a Tigist Assefa. Hellen Obiri invece a New York andava alla ricerca della seconda doppietta NY-Boston consecutiva. Insomma, stiamo decisamente parlando di tre grandissime atlete.
Maratona di New York, la gara maschile
Anche la gara maschile si è decisa a Central Park quando mancava ormai meno di 1 km al traguardo. Primo in 2h07' 39” il belga nato in Somalia, Abdi Nageeye che ha staccato di una manciata di secondi in keniota Evans Chebet che ha concluso la gara in 2h07'45”. Molto bello il cambio di ritmo finale che il vincitore è riuscito a compiere proprio sulle ultimissime salitelle posizionate a Centrale Park.
Nageeye si è consacrato come il primo olandese a vincere la maratona di N.Y. Terzo posto in 2h08'00” Albert Korir, un atleta di altissimo livello. Buona la prova del primo americano Clayton Young settimo in 2h09'21”, autore di un finale di gara veramente interessante... da tenere d'occhio.
Maratona di New York, i passaggi dei top runner
Il passaggio alla mezza dei migliori è stato fra 1h05'35” e 1h05'40”. Le donne sono invece passate alla mezza in 1h14'00. Mentre scrivo queste righe a New York sta continuando la festa perché questa è la maratona della Grande Mela.
Sono partiti in circa 55.000, vedremo quanti ne arriveranno. Le condizioni climatiche sono ideali quindi saranno pochi coloro che non riusciranno a tagliare il traguardo, sicuramente tutti si divertiranno e vivranno un spettacolare esperienza. Numerosissimi gli italiani come ogni anno, più di 2000, 150 in più del 2023. Quella del nostro Paese si dimostra la seconda rappresentanza più numerosa dopo quella americana.