Non conoscere la parola stanchezza, ma per davvero. Dopo un Ironman, la più dura e massacrante prova di triathlon, non sarebbe forse opportuno scaricare e riposare un po'? Ma non per tutti il riposo è sacro.

C'è chi, nonostante le fatiche e il gran tempo ottenuto ai mondiali di Ironman, non è sazio e vuole mettersi ancora alla prova, questa volta solo correndo, per giunta fortissimo.

Cameron Wurf, dai mondiali di Ironman alla Maratona di New York

Stiamo parlando del ciclista della Ineos e grandissimo triatleta Cameron Wurf che, 15 giorni dopo aver ottenuto il settimo posto in 07h51’26” ai mondiali di Kona, ha partecipato alla Maratona di New York, concludendola con un gran tempo.

L'australiano 41enne, visto due volte al Giro d'Italia e alla Milano-Sanremo, domenica 3 novembre ha deciso di prendere parte alla maratona più grande della storia. Il percorso duro e impegnativo, e la fatica delle recenti fatiche di Kona non hanno compromesso il cammino americano del ciclista che ha terminato la gara con il brillante tempo di 2h36:22.

Cameron Wurf, un uomo dalle grandi imprese

Worf è davvero uno stakanovista dello sport e probabilmente rappresenta uno degli atleti più poliedrici del mondo. Due gli episodi emblematici in tal senso: nel 2004, prima di intraprendere la carriera in bici, ha preso parte alle Olimpiadi di Atene, ma non in sella... bensì in barca, come canottiere arrivando sedicesimo nel due di coppia pesi leggeri.

Infaticabile pedalatore, lo scorso anno l'australiano è salito alla ribalta per aver corso una mezza maratona subito dopo aver concluso la Parigi-Roubaix, una delle gare di ciclismo più dure, importanti e selettive del mondo. E per un uomo così cosa può essere mai stato correre una maratona 15 giorni dopo un Ironman? Sembra proprio un gioco da ragazzi.