Se nel periodo natalizio si possono guardare film dove la corsa è in qualche modo tra i protagonisti della scena, ci possono essere tra le proposte non solo pellicole di fiction, ma anche documentari molto belli e influenti, capaci di raccontare storie di grandi personaggi e di motivare ad affrontare le prossime sfide sportive.
Vediamo alcune proposte di documentari sul tema della corsa, passando dallo sprint alla maratona, dal trail running a gare estreme, fino a racconti di redenzione e rinascita.
7 documentari sulla corsa da vedere a Natale
I am Bolt (2016)
Il documentario girato da Benjamin Turner e Gabe Turner fa entrare nel mondo di Usain Bolt, il più grande velocista di sempre e ultima grande star dell’atletica, mostrando la vita dell’atleta giamaicano fatta di duri allenamenti, bagni nel ghiaccio per il recupero, giri in spiaggia e in barca, sempre col suo fare da guascone, sempre pronto a ridere e far sorridere.
The Barkley Marathons: The Race That Eats Its Young (2014)
Girato da Annika Iltis e Timothy James Kane, questo documentario racconta la storia di quella che forse è la più incredibile gara al mondo, di sicuro la più folle. Nata nel 1989 nel cuore del Tennesse dalla mente bizzarra di Gar “Lazarus Lake” Cantrell (creatore poi anche della Backyard Ultra), è nota per essere stata completata da poche persone, solo 18 al momento del documentario, a causa della sua durezza e del suo regolamento a dir poco estremo. Difficile anche riuscire a parteciparvi e conoscere il misterioso (e sempre diverso) percorso nei boschi inaccessibili di Frozen Head State Park.
Unbreakable: The Western States 100 (2012)
Il documentario girato da J. B. Benna è un must per ogni appassionato di trail. Nel film viene raccontata la storia della Western States del 2011 attraverso la partecipazione dei principali favoriti: un giovanissimo Kilian Jornet, Anton Krupicka all’apice della sua carriera, il detentore del titolo Hal Koerner, e il riservato Geoff Roes, alla fine vincitore dopo una lunga sfida lungo i sentieri della gara californiana. Il film racconta non solo quell’edizione della gara, ma anche la sua storia e la sua bellezza, mostrando inoltre il lato umano dei protagonisti, le loro storie personali e i loro rapporti con le persone vicine.
Breaking 2 (2017)
Documentario girato da Martin Desmond Roe, racconta la storia ormai nota a qualunque appassionato di corsa del tentativo di scendere sotto le 2 ore nella maratona. Nel film sono racchiusi i sei mesi di preparazione scientifica che Eliud Kipchoge, Zersenay Tadese e Lelisa Desisa hanno affrontato, con l’aiuto di Nike, con l’obiettivo di abbattere quel muro) all’autodromo di Monza. Tentativo fallito di poco ai tempi, ma che ha messo le basi per la successiva riuscita, spingendo tutto il movimento ad una costante e irrefrenabile crescita di prestazioni.
La maratoneta con i sandali (2018)
Il documentario prodotto dall’attore messicano Gael Garcia Bernal per Netflix racconta la storia di Lorena Ramìrez, una giovane donna nata e cresciuta nella tribù dei rarámuri (o tarahumara, come sono stati chiamati dagli occidentali), nella regione Chihuahua in Messico. Popolo già reso famoso nel mondo col libro “Born to run” e il cui nome significa “piedi leggeri”, hanno la corsa come elemento fondamentale della loro cultura e stile di vita. Nel film la protagonista Lorena viene mostrata durante la sua vita quotidiana, fatta molto spesso di corsa anche solo per spostarsi, fino alla sua partecipazione da una gara di oltre 100 km in Messico.
Leadman: The Dave Mackey Story (2019)
Cortometraggio disponibile su YouTube che sa racchiudere in pochi minuti l’incredibile storia di Dave Mackey. Vincitore di numerose gare di ultra e trail, ha dovuto subire nel 2015 l’amputazione di una gamba dopo un incidente in montagna durante una corsa, riuscendo a tornare a correre dopo un lungo periodo di operazioni e affrontando una nuova vita.
Gun runners (2016)
Da una produzione canadese e girato da Anjali Nayar, il documentario racconta la storia di Julius Arile e Robert Matanda, due giovani kenyani che da una vita criminale fatta di armi e bestiame rubato hanno iniziato a indossare un paio di scarpe grazie ad un programma del governo del Kenya per porre rimedio a una situazione fuori controllo, con l’obiettivo di diventare atleti professionisti e poter così fuggire dalla povertà e dalla vita di prima.