Cosa unisce i sogni di milioni di runner in tutto il mondo? La risposta è semplice: le Abbott World Marathon Majors (Abbott WMM), il circuito che comprende le 6… - scusate da qualche settimana le 7 maratone più iconiche del pianeta – Boston, Berlino, Londra, Chicago, New York e Tokyo e… ultima arrivata Sidney.
Sebbene i maratoneti nel mondo siano stimati in circa l’1% della popolazione, le maratone di Abbott World Marathon Majors sono diventate un vero fenomeno planetario che ogni anno coinvolge direttamente centinaia di migliaia di runner e oltre un milione di maratoneti che si candidano a partecipare alle gare, ma purtroppo rimangono in lista di attesa.
Cosa rende così speciali queste maratone? Beh innanzitutto un messaggio; quello che Abbott, azienda multinazionale leader nel settore della salute, ha voluto veicolare diventando la promotrice di questo circuito ideato nel 2012 e partito dal 2013: offrire l’opportunità di vivere grandi emozioni per ispirare tutte le persone ad avere uno stile di vita migliore e dunque una vita più sana e longeva.
Vivere più a lungo e meglio, anche grazie alla corsa
Tutto questo è stato realizzato scegliendo alcune delle maratone più iconiche e più affascinanti al mondo. Sono state selezionate maratone capaci di ospitare sia un evento agonistico d’élite (non a caso nelle Majors si registrano puntualmente i nuovi record del mondo sulla distanza della maratona); gare che sono anche capaci di ospitare un grande numero di persone per far vivere un evento straordinario al maggior numero possibile di persone.
Si pensi che a New York, nel 2024 si è registrato il record assoluto di finisher con oltre 56mila concorrenti giunti al traguardo, mentre per il 2025 Londra ha ricevuto ben 870mila richieste di registrazione a fronte di poco più di 50mila pettorali disponibili. Insomma, tutti vogliono correre una Major.
Le maratone sono come le ciliegie, una tira l’altra
Basta questo a giustificare il successo del circuito? No, non crediamo sia così. A completare il quadro c’è innanzitutto il fatto che le Majors sono collocate tutte in città iconiche, nei diversi continenti, e con una elevata vocazione turistica. Dunque, non è strano trovare dei runner (anche veloci e molto competitivi) che si iscrivono ad una major per regalarsi insieme alla gara anche una bella vacanza con gli amici o con la famiglia.
Inoltre, Abbott e Abbott WMM hanno creato una serie di programmi ispirazionali che spingono i runner a desiderare di correre tutte le maratone. Insomma, ogni gara è come una ciliegia... fatta una, si pensa subito alla successiva.
Abbott World Marathon Majors, un circuito di emozioni globali
Il più celebre tra i programmi è quello battezzato con il nome di “Six Stars” e prevede la consegna di un medaglione ad ogni runner abbia completato le 6 gare originarie del circuito Abbott.
Ad oggi sono 17.687 i runner che hanno conquistato la Six Stars Medal, ricevendola direttamente al traguardo della loro sesta maratona insieme alla medaglia dell’evento. Nella sola New York Marathon del 2024 sono stati 312 i maratoneti che hanno completato il programma. E ad ogni maratona il numero dei “finisher del programma Six Stars” si moltiplica perché sono davvero decine di migliaia di runner impegnati nel circuito. Una corsa nella corsa è che simbolo di resilienza.
Questo programma, che sino ad oggi ha già mosso decine di migliaia di runner, verrà presto affiancato da un “Nine Stars”, una medaglia che verrà assegnata a chiunque avrà completato le 7 Majors attuali, oltre alle due nuove che saranno ufficializzate nei prossimi anni (Cape Town e Shangay). Queste ultime maratone sono sotto esame da parte del comitato Abbott WMM che dovrà verificare la persistenza dei rigidi parametri previsti per manifestazioni così grandi e importanti. Un percorso che potrebbe durare sino a tre anni.
Ma cosa significa per Abbott, azienda leader nel settore della salute, essere il promotore ufficiale di questi eventi così iconici? Più di una semplice partnership, si tratta di un impegno profondo verso valori che ogni appassionato di corsa conosce bene: salute, resilienza e ispirazione.
Le Abbott WMM non sono soltanto maratone: sono esperienze che intrecciano storie di sacrificio, coraggio e determinazione. Ogni anno, atleti professionisti e amatori si riversano sulle strade di città straordinarie, ognuno con un obiettivo personale: superare un record, finire per la prima volta una maratona, o semplicemente tagliare il traguardo. Per Abbott, essere al fianco di questi runner significa condividere il loro viaggio e celebrare il potere trasformativo della corsa.
"La corsa è una metafora della vita - sottolineano i rappresentanti di Abbott -. Si tratta di affrontare le sfide, spingersi oltre i limiti e abbracciare la comunità. E questo è esattamente ciò che ispira la nostra missione: aiutare le persone a vivere al meglio".
La forza della salute e della resilienza
Chi corre lo sa: la salute è il punto di partenza per tutto. Abbott, con il suo ruolo di promotore, si è impegnata a sensibilizzare e supportare i runner a prendersi cura di sé in un viaggio che comincia ben prima del momento in cui ci si schiera sulla linea di partenza. Un percorso che comincia il giorno in cui si comincia a desiderare di iscriversi alla gara. Quando l’obiettivo di completare una maratona entra a far parte della vita di ogni persona, comincia un cambiamento che cotta praticamente ogni ambito della vita del runner.
Si comincia a fare attività fisica con regolarità, a mangiare meglio e a ridurre il consumo di grassi e alcol. Ci si impegna a dormire con più regolarità e in una parola ci interessa di più al benessere del proprio corpo. Tutti messaggi molto familiari ad Abbott che con le sue moltissime attività legate alla salute trasforma la tecnologia in alleato, dimostrando che il benessere è il primo passo verso qualsiasi traguardo. Abbott sostiene il circuito delle maratone come simbolo di resilienza globale, perché dietro ogni medaglia c’è una storia unica, spesso fatta di ostacoli superati e sogni realizzati.
Abbott World Marathon Majors, la corsa come comunità
Le Abbott World Marathon Majors sono anche una celebrazione della comunità globale. Le maratone uniscono persone di ogni angolo del mondo: dal runner amatoriale che corre per una causa benefica al professionista che punta al record mondiale, ogni partecipante porta con sé un pezzo di umanità. Non a caso ogni maratona del circuito ha un programma di “charity” che ogni anno moltiplica il valore del contributo dei runner a buone cause e progetti. La London Marathon, che per prima ha reso globale questo obiettivo, ogni anno raccoglie decine di milioni di euro. Lo scorso anno il bilancio delle charity della gara londinese ha toccato la soglia dei 73,5 milioni di sterline pari a circa 90 milioni di euro in un solo anno.
Gli ambassador di Abbott, storie straordinarie
Abbott, con il suo sostegno, amplifica questa connessione, ricordando che una comunità in salute è una comunità forte. Ma non lo fa solamente da sostenitore, piuttosto è protagonista consentendo a decine tra i suoi dipendenti di prendere parte alle gare in tutto il mondo e sostenendo i sogni e le passioni di un team di runner che si distingue per le storie straordinarie di cui sono portatori tutti i componenti. Una tra tutte è la storia straordinaria di Thomas Eller, 44enne di Essen, in Germania, il primo maratoneta sordo a conquistare le Six Stars. Thomas, appassionato di running e insegnate ha conosciuto il team di AbbottWMM nel gennaio 2020, e si è presentato spiegando che il suo lavoro di insegnante in una scuola per sordi aveva creato in lui l’esigenza di diventare un ispiratore per i bambini a cui insegnava. Con le sue maratone ha dimostrato loro che qualsiasi barriera può essere superata.
Alla Maratona di New York erano presenti 59 corridori del Team Abbott: runner di tutto il mondo che utilizzano la corsa per ispirare gli altri e dimostrare che, con il giusto supporto e la giusta determinazione, ogni traguardo è possibile.
Niccolo, ambassador italiano che porta il messaggio di Abbott nel mondo
Tra gli ambassador di questo movimento incredibile c'è anche Niccolo Briamonte. Al suo attivo ha 20 maratone. Alcune corse per il personal best, altre per vivere un vero e proprio viaggio nel mondo della corsa. A New York, nel 2022, ha corso con gli ultimi a causa di un infortunio al tendine d'Achille e da allora è tra i promotori della grande festa che ogni anno saluta l'arrivo sul traguardo di Central Park degli ultimi classificati della maratona. Da allora si è impegnato a diffondere il messaggio di Abbott nel mondo della corsa.
Anche il team di Runner's World Italia, con Juliana Moreira, Aurora Ambrosoni, Giulia Calori e Edoardo Stoppa, quest'anno ha potuto conoscere e condividere i valori di Abbott in occasione della New York marathon. Il team ha potuto incontrare tutti i 59 maratoneti del team Abbott a Central Park e condividere con loro le emozioni della vigilia.
Essere il promotore delle Abbott World Marathon Majors è per Abbott un modo per diffondere un messaggio chiaro: la salute è il fondamento di ogni grande impresa. Che tu stia correndo per abbattere il tuo record personale o semplicemente per sentirti vivo, Abbott ti accompagna, passo dopo passo, verso il tuo traguardo.
Perché in fondo, come la corsa, la vita è fatta di chilometri da percorrere, sfide da affrontare e vittorie da conquistare. E con le Abbott World Marathon Majors, ogni runner sa di non essere mai solo.