L'Antarctic Ice Marathon una delle maratone più fredde del mondo parla italiano. Meglio, parla bergamasco grazie al suo trionfatore, Andrea Bonanomi, 36 anni originario di Ponte san Pietro ma da anni residente in Australia, a Brisbane.
È lui il primo nostro connazionale ad aggiudicarsi la più estrema delle maratone, quella più a sud del pianeta ma anche la più costosa, chiudendo i 42 chilometri con il tempo record di 3 ore, 23 minuti e 37 secondi. Dietro di lui, tre minuti, il cinese Yusheng Ni ((3h26'41"), mentre terzo (3h53'13") è arrivato il russo Alexsel Fedoseev. Al femminile, la prima è stata la statunitense Liesl Muehlhauser (3h29'16"), poi la canadese Issy Hendry (3h31'58") e l'altra statunitense Rachel Weinberger (4h20'51").
"Il freddo e il vento - ha spiegato Bonanomi in lacrime alla fine dell'impresa - sono continui. Ho inseguito questo traguardo per sei anni, superando momenti difficili come il lockdown durante il Covid. Un'emozione indescrivibile, sono senza parole. La vita è incredibile". Lo stesso ha annunciato inoltre che i suoi prossimi obiettivi saranno la "777" nel 2026, sette maratone in sette giorni in sette continenti. E tornare in Antartide a correre la 100 chilometri.
Si corre a meno 25° e costa oltre 22.000 euro
Solo per farvi capire il tipo di impresa, ecco qualche dato sullo scenario in cui i runner si cimentano: la corsa, con 24 ore di luce costante, si svolge all'interno del Circolo antartico, a circa 1.000 chilometri dal Polo Sud, ai piedi delle Ellsworth mountains, per arrivarci bisogna essere trasportati in aereo da Punta Arenas, in Cile, fino al luogo della gara.
La temperatura si aggira costantemente sui -25° con raffiche di vento gelido costanti. Fondamentale, poi, la preparazione psicofisica per affrontare situazioni estreme e il vestiario. Senza dimenticare il costo elevatissimo: per un pettorale e i giorni di permanenza, servono circa 22mila euro ai quali andranno aggiunti i costi di andata e ritorno verso Punta Arenas, esclusi dall'offerta. Per tutti, inoltre, regole ferree durante il percorso, nel pieno rispetto degli standard ambientali per la preservazione dell'ecosistema.
I complimenti della Regione Lombardia
In tutto sono stati 82 i runner a concludere la maratona, provenienti da 25 Paesi del mondo. "La vostra forza e resilienza - così gli organizzatori - sono una vera e propria ispirazione. Complimenti". Complimenti al vincitore bergamasco, sono arrivati anche dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Con un tempo straordinario - così sui propri canali social - e in una delle gare più estreme al mondo, tra i ghiacci dell’Antartide, ha tagliato il traguardo con la bandiera italiana. Un’impresa davvero unica per gli appassionati che non temono queste temperature". Anche il Comune di Ponte san Pietro, su Facebook, ha onorato Bonanomi postando una sua foto trionfante.
E nel 2025 saranno 20 le edizioni
Il prossimo anno, l'Antarctic Ice Marathon festeggerà la sua ventesima edizione, due decenni di storia dove condizioni estreme e costi elevatissimi non impediscono il successo. La 42k più veloce corsa da queste parti, è stata nel 2022 con protagonista l'irlandese Sean Tobin che ha chiuso il percorso in 2 ore, 53 minuti e 33 secondi. "Anche se è difficile - il commento di uno dei partecipanti - è un'esperienza davvero unica e irreale".