Unire le forze per dare maggiori servizi. Questo e nient’altro vuole essere la collaborazione nata tra tre delle associazioni sportive più importanti nel panorama italiano. Passo Capponi (Bologna), Urban Runners (Milano) e Purosangue (Roma) hanno scelto di collaborare per creare una rete di opportunità e servizi che supera i confini delle loro città, garantendo ai propri tesserati la stessa accoglienza, la stessa energia e gli stessi vantaggi nelle sedi delle loro società: Bologna, Milano e Roma.

“Non si tratta di una coalizione – precisa Valentina Aglioti di Robilant, Presidente della ASD Urban Runners di Milano – ma di una collaborazione, nata tra tre gruppi sportivi che hanno sempre condiviso gli stessi valori, per offrire un maggior numero di servizi ai loro tesserati”.

L’amicizia tra Alessio Guidi (Presidente della associazione bolognese Passo Capponi), Max Monteforte (fondatore insieme a Nico Pannevis dei Purosangue di Roma) e Valentina Aglioti di Robilant e Gianluca Ricchiuti (degli Urban Runners) è nata e cresciuta negli anni sul campo, sulle linee di partenza delle gare. Condividono la stessa passione, la stessa voglia di aggregazione e voglia di fare running in modo strutturato, perché la corsa è fatta soprattutto di fatica, di allenamenti, di sacrifici. E la condivisione è il collante che rende tutto più facile.

Una partnership nel segno del running

Il mondo della corsa è un fenomeno in continua evoluzione. Ormai in qualsiasi città e in qualsiasi ora della giornata si vedono persone indossare una maglietta e delle scarpe da jogging e popolare parchi e vie cittadine. Ma non è questo il mondo che muove i numeri della corsa. I ‘runners’ sono quelli che si incontrano alle sei del mattino e alle sette di sera per fare un vero e proprio allenamento in preparazione a una gara. Questi sono quelli che poi acquistano scarpe, si iscrivono agli eventi, viaggiano e alzano sempre più l’asticella verso un nuovo obiettivo. In questo ultimo periodo stiamo assistendo alla nascita di tante crew community di giovani che utilizzano la corsa per fare aggregazione, ma esiste un mondo associazionistico che si impegna per offrire servizi sempre nuovi ai runner.

“La nostra collaborazione – ci spiega Max Monteforte - vuole essere anche una risposta concreta del podismo reale rispetto a realtà lodevoli e che stanno sicuramente facendo crescere e conoscere la corsa, ma che non hanno un’esperienza consolidata e non portano numeri importanti come i nostri”.

Questa collaborazione vuole essere quindi una risposta al fenomeno già tanto discusso della Runcard o di queste nuove crew community? Forse, e nel caso in minima parte. L’obiettivo sincero di Valentina, Alessio e Max è quello di continuare a lavorare come hanno sempre fatto, offrendo servizi speciali ai loro tesserati, non solo nella loro città ma anche nelle altre due: offrire quindi la libertà di sentirsi ‘a casa’ ovunque, quando ci si allontana dalla propria città per motivi di lavoro, famigliari, turistici o sportivi.

“I nostri tesserati devono solo pensare a correre – aggiunge Alessio Guidi – devono sentirsi coccolati e sicuri di poter usufruire di un insieme di servizi dedicati. Io, Max e Valentina ci siamo conosciuti negli anni e abbiamo consolidato una solida amicizia. Ci confrontiamo, ci supportiamo e condividiamo gli stessi valori. Ne è nata una collaborazione concreta che poi ci ha portato a questa iniziativa, che riteniamo sia un valore aggiunto per tutti i tesserati delle nostre società”.

Condividere servizi affinché i runner si sentano a casa ovunque sono

Dopo una prima fase organizzativa avviata a inizio anno con le iscrizioni congiunte alle gare di gruppo, domenica scorsa si è svolta la prima esperienza sul campo. Passo Capponi e i Purosangue hanno fatto da padroni di casa alla Termal Bologna Marathon e alla RomaOstia, accogliendo, supportando e assistendo i partecipanti delle due alte squadre. Gli atleti ospiti hanno potuto trovare i servizi riservati a loro come se fossero nella loro città (accoglienza, assistenza, con ritiro pettorale e servizio deposito borse, e un terzo tempo per stare insieme dopo la gara). Toccherà poi agli Urban Runners, in occasione della Milano Marathon il 6 aprile a fare gli onori di casa.

Stiamo assistendo a un cambiamento nel mondo del running? Speriamo di sì. Sicuramente un passo avanti a dimostrazione come ancora lo sport possa essere condivisione, crescita e unione. Dove non importa l’età, l’appartenenza o la scala sociale, ma solo la passione per la corsa.