Barkley Marathons ha imposto ancora una volta la sua atroce regola: nel 2025 nessun concorrente è riuscito ad arrivare la traguardo del più famigerato ultratrail del mondo. Un anno dopo il primato di finisher del 20245 concorrenti erano riusciti ad arrivare al traguardo nella stessa edizione e tra loro anche la prima donna della storia -, la gara si è ripresa tutto il suo blasone di gara massacrante e impossibile. Questa settimana (come sempre a sorpresa) nei pressi di Wartburg, nel Tennessee, si è disputata l’edizione 2025 della gara.

Nonostante il clima mite e le condizioni relativamente buone, nessuno dei 45 corridori iscritti alla gara ha completato il percorso. L’evento si è concluso mercoledì sera tardi senza nessun vincitore.

Barkley Marathons la cronaca della gara

La prova di quest'anno era iniziata la mattina del giorno precedente con il tradizionale suono della conchiglia che avviene un'ora prima dello start vero e proprio E poi, fedele alla tradizione, il direttore dell'evento Gary Cantrell, alias "Lazarus Lake" ha acceso la sigaretta dando il vero e proprio start con questo suo gesto stravagante.

Solo quattro uomini hanno completato il secondo giro (Kelly, il giapponese Tomokazu Ihara e gli atleti francesi Maxime Gauduin e Sébastien Raichon). Nessuno di loro ha completato il giro numero 3 nel tempo limite utile a iniziare il quarto giro. Kelly, alla sua nona Barkley, è stato l’unico ad aver completato il terzo giro in 39:50:27, guadagnandosi lo status di "Fun Run".

Chi era presente racconta di aver visto i concorrenti aggirarsi confusi nei boschi con difficoltà persino a rientrare nel luogo di partenza. Dunque una gara decisamente durissima sia fisicamente che psicologicamente.

Che cos'è la Barkley Marathons

Conosciuta come la più dura del mondo, la Barkley marathons si compone di un percorso di oltre 200 chilometri diviso in cinque giri da circa 40 chilometri tra boschi e colline nei quali è difficilissimo orientarsi (leggi qui un articolo completo sulla Barkley Marathons). Il percorso, che è spesso bagnato e scivoloso, presenta circa 18mila metri di dislivello. I runner devono correre giorno e notte orientandosi con le mappe e raggiungendo diversi punti dove devono prelevare la pagina di un libro come prova del loro passaggio.

I corridori hanno 13 ore e 20 minuti per completare ogni giro e 60 ore per completare l'intero percorso. Ma da quando il direttore Lazarus Lake ha creato il format nel 1995, ci si è riusciti solo 26 volte con soltanto 20 diversi atleti. Come consolazione, chiunque finisca tre giri in meno di 40 ore ottiene il merito di essersi guadagnato l'ironico riconoscimento di "fun run”, ossia di aver completato una corsa non competitiva.

Barkley Marathons, resa più difficile dagli organizzatori?

L'anno scorso, cinque corridori avevano completato la gara nelle 60 ore: Ihor Verys (Canada), John Kelly (Tennessee), Jared Campbell (Utah), Greig Hamilton (Nuova Zelanda) e Jasmin Paris (Gran Bretagna). Campbell è il primo atleta ad aver terminato la gara quattro volte, Kelly è stato il secondo a terminare tre volte e Paris è diventata la prima donna a terminare la gara, ad appena 99 secondi dalla scadenza del tempo limite.

La sensazione è che dopo i risultati dello scorso anno Cantrell abbia reso il percorso più impegnativo aggiungendo una nuova sezione che avrebbe allungato di almeno 45 minuti ogni giro.