La bellezza dello sport è data anche dalla sua imprevedibilità, ma ciò che è successo durante la prima edizione della Maratona di Oristano ha davvero dell’incredibile. I 42 km e 195 metri della Nuraghes Marathon Sardinia hanno riservato più di una insidia per i partecipanti: durante la fase chiave della gara, infatti, gli atleti di testa hanno commesso un clamoroso errore di percorso, pregiudicandogli di fatto la lotta per la vittoria finale.
L'errore del percorso è stato fatale in questa maratona
A trionfare è stato così un outsider, Vincenzo Salis dell’Atletica Buddusò, che anche approfittando della disavventura dei primi in classifica, ha tagliato il traguardo di Piazza Roma, in 2 ore e 39 minuti, migliorando sensibilmente il primato personale di 2h43’ realizzato a Valencia lo scorso anno.
Dietro di lui, un piccolo gruppo di runner che hanno allungato la loro prova di circa 4 km, compromettendo inevitabilmente la prestazione: al secondo posto è giunto il keniota Evans Kipkorir (Runcard) in 2h40’29’’, seguito da Mario Fadda (Sulcis Carbonia) che ha concluso la sua prova in 2h42’29’’, limando il suo personale di ben 8 minuti. Ai piedi del podio il favorito della vigilia, Federico Ortu: il maratoneta del Cus Cagliari che si trovava infatti in testa, al momento della clamorosa svista avvenuta tra le strade della città della Sardegna. Nella gara femminile invece, si è assistito ad un vero e proprio dominio di Maria Gorette Subano della Caivano Runners, keniana trasferitasi in Italia nel 2010, che ha concluso la sua prova in 2h46’23’’ precedendo Valentina Raponi (Tiburtina Running, 3h17’16’’) e Maria Elena Malune (Cagliari Atletica, 3h25’40’’).
Da rimarcare anche il record di partecipanti per una maratona organizzata in Sardegna, con 430 partenti di cui 320 sono giunti al suggestivo traguardo dentro la Torre di Mariano, una delle quattro porte d’ingresso dell’antica cinta muraria della città.
Al netto dell’inverosimile patatrac occorso ad alcuni atleti, una prima edizione della maratona di Oristano sicuramente da ricordare, per una manifestazione che nei prossimi anni potrebbe rappresentare un appuntamento importante per numerosi runner, sardi e non solo, alla ricerca di nuove sfide sui 42 km e 195 metri.