Dopo i campionati sotto il tetto, cioè Europei e Mondiali indoor ecco che arriva il primo, grande appuntamento internazionale su pista. Si resta in Cina, nazione che ha già ospitato i Mondiali indoor a Nanchino, due tappe della Diamond League e ora si prepara ad accogliere le World Athletics Relays, ovvero i Mondiali di staffette.
Settima edizione di una manifestazione nata nel 2014 per rilanciare le staffette e che ha poi trovato la sua vera dimensione: fare da qualificazione per Mondiali e Olimpiadi. Così anche quest’anno a Guangzhou, tra sabato 10 e domenica 11 maggio saranno assegnate quasi tutte le corsie dei prossimi Mondiali di Tokyo, in programma a metà settembre. Saranno ben 14 sulle 16 disponibili (due semifinali secche): resta davvero ben poco per la qualificazione tramite ranking. Volenti o nolenti, in Cina bisogna esserci e correre anche forte, la posta in palio è alta.
World Relays, l'Italia corre per un posto ai Mondiali di Tokyo
L’Italia ci sarà, presente in tutte e sei le gare. Non al meglio, non completa ma certamente competitiva. Per cominciare, l’incognita adattamento. Come già successo per i mondiali indoor, niente programma di smaltimento di fuso orario (un giorno per ogni ora di differenza). Si parte per arrivare poco prima della gara mantenendo il fuso europeo (Guangzhou è 6 ore avanti). Viaggio non da poco, iniziato nella serata di martedì. Dieci ore di volo per raggiungere Pechino, due ore di scalo e poi altre tre ore di viaggio prima di atterrare a Guangzhou.
Al netto delle fatiche del viaggio, poi toccherà scendere in pista. Gruppo numeroso per coprire le sei gare, 32 atleti da suddividere nelle 4x100 e 4x400 maschili e femminili, la 4x400 mista e la novità assoluta della 4x100 mista. Oltre 700 atleti in rappresentanza di 43 nazioni. La qualificazione mondiale si otterrà già nella prima giornata di gara (esclusa la 4x100 mista). Le prime due classificate di ogni batteria si qualificheranno per la finale e per i Mondiali. Le restanti avranno una nuova chance nel secondo turno di domenica, dove sempre le prime due andranno a Tokyo. Le finaliste di Guangzhou si giocheranno invece le corsie migliori a Tokyo e si divideranno i premi in denaro: 40mila dollari al primo, 20mila al secondo e via a scalare.
World Relays, chi corre per l'Italia?
In tutto ciò, chi scenderà in pista per l’Italia? L’attesa più grande è per la 4x100 maschile, priva dei suoi migliori elementi, leggi Marcell Jacobs e Chituru Ali. Virtuale capitano diventa così Filippo Tortu, l’eroe di Tokyo e il dolore di Parigi. Quale frazione correrà il primo italiano sotto i dieci secondi? Avrà la testa sgombra a sufficienza dopo il caso spionaggio ai danni di Jacobs? Come sempre solo all’ultimo il professor Di Mulo svelerà le formazioni ufficiali, probabilmente venerdì. Le combinazioni possibili sono molte, ma certi punti fermi potrebbero far propendere per Fausto Desalu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, in questa sequenza. Desalu e Patta sono inamovibili dalle curve, così come Tortu dai rettilinei.
La staffetta femminile è orfana di Zaynab Dosso, alle prese con qualche acciacco, e priva dei fenomeni giovanili come Doualla, Succo e Castellani, impegnate con la scuola. Il nome nuovo è Gaya Bertello, c’è il ritorno di un talento puro come Vittoria Fontana, la giovane Alice Pagliarini e veterane come Kaddari, Pavese, Melon, Siragusa.
Anche nella 4x400 uomini manca il numero uno, il primatista italiano Luca Sito, fermo ai box. Ci si affida ai senatori Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Lorenzo Benati, insieme a Bianciardi, Meli, Moscati, Rossi e Raimondi. Tra le donne non ci sarà Ayomide Folorunso, però si potrà contare su Alice Mangione, primatista italiana indoor, Alessandra Bonora, Virginia Troiani, la giovane Clarissa Vianelli, Polinari, Accame, Borga e Olivieri. Nella 4x100 mista potrebbero trovare posto tra gli uomini Andrea Federici con Samuele Ceccarelli o Awuah Baffour in ultima frazione. Le gare si svolgeranno quando in Italia saranno le 13. Diretta Raisport a partire dalle 14 sia sabato che domenica