E venne il momento anche per i primi azzurri di affrontare il Grand Slam Track. Al di là dei risultati, c’è un po’ di storia dell’atletica italiana nella prima partecipazione di due atleti nel ricchissimo circuito di gare organizzato da Michael Johnson.

Se ci sarà un futuro o no, lo vedremo più avanti. L’attualità ci dice che Lorenzo Simonelli e Ayomide Folorunso sono sbarcati negli Stati Uniti per affrontare una nuova avventura sportiva. E questo è sufficiente per fare di loro dei pionieri.

Storia nelle storia, i due ostacolisti hanno esordito sulla pista del Franklin Field di Philadelphia, lo stadio più antico degli USA, costruito sul finire dell’800, nella città dove venne firmata la dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione Americana. Tra tutti questi rimandi storici, corre l’obbligo di segnalare nulla di memorabile per i due atleti italiani.

Grand Slam Track: Simonelli e Folorunso, i pionieri dell'atletica italiana in gara in America

Sabato 31 maggio e domenica 1 giugno Lorenzo Simonelli è stato impegnato nella categoria “short hurdles”, ovvero una gara nei 110 ostacoli e una nei 100 metri. Il primatista italiano, ancora in fase di ricostruzione dopo l’infortunio patito a fine 2024, veniva da due impegni ravvicinati: la Diamond League di Doha (13”44) e il Meeting di Savona (13”24, ventoso). Ostacolista globetrotter, in cerca di nuove sfide ed esperienze. Il trend non ancora top level del campione d’Europa è proseguito anche a Philadelphia, dove sugli ostacoli è arrivato un quinto posto in 13”55, lontano dal 13”10 del vincitore Jamal Britt. Nulla di sbagliato nella sua prova, semplicemente la forma del momento è questa (al netto del trasferimento oltre oceano).

Il giorno dopo, domenica Lorenzo Simonelli è ai blocchi di partenza dei 100 metri, che praticamente non frequenta da un paio d’anni. Il suo ottimo personale di 10”25 non è da tenere in considerazione. Sempre simpatico e sorridente prima del via, con le sue pose alle One Piece, il manga che tanto ama. Al colpo di pistola l’avvio è più che valido, ma la velocità di punta non arriva mai. Però chiude al terzo posto in 10”52 (vento -1.9), vince Trey Cunningham con 10”36. Sommando i due piazzamenti, Simonelli chiude quarto nella classifica di tappa, un risultato che gli vale 25.000 dollari come premio finale. Un buon modo per consolarsi e sorridere a questa prima avventura nel “nuovo mondo” dell’atletica.

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Emilee Chinn//Getty Images

Anche per Ayomide Folorunso la sfida è quella degli ostacoli, la sua però è la “long hurdles”, cioè 400 ostacoli e 400 piani. A proposito di stadio antico. La pista del Franklin Field è un po’ più corta del dovuto, così le prime corsie partono dietro la linea d’arrivo, in pieno rettilineo. Folorunso parte in seconda corsia e ad attenderla c’è una curva strettissima. Non facile correre in queste condizioni, il passaggio al quinto ostacolo è più lento del solito e così le sue gambe agganciano l’ostacolo in pieno passaggio. La piacentina è brava a restare in piedi dopo esser quasi finita a terra, ma nel frattempo le altre sono scappate. Arriverà al traguardo in settima posizione in 57”90, davanti vince l’argento olimpico Anna Cockrell con 54”04.

Giusto però arrivare fino in fondo, bisogna restare in gara per la classifica (e il montepremi) della combinata. Il giorno dopo nei 400 metri è settima con 53”88, quasi due secondi oltre il suo fresco primato personale. Alla fine, il settimo posto nello slam le frutta 12.500 dollari. Va bene così? Per iniziare, anche sì.