Roma caput mundi, sì dell'atletica e con una Nadia Battocletti in forma mondiale con tanto di record italiano demolito, la festa è quasi completa. I più forti atleti del pianeta si sono dati appuntamenti al Golden Gala, tappa della Diamond League, la serie A dell'atletica.
A prendersi la copertina sono state due atlete impegnate nella stessa gara, i 5000 metri: la "solita" fenomenale Nadia Battocletti e Beatrice Chebet, ma a Roma c'è stato tanto altro.
Nadia Battocletti, regina d'Italia a Roma
Partiamo dai 5000 metri femminili dove Nadia, reduce dal trionfo sui 1500 di Rovereto, ha sciorinato il meglio, la trentina ha distrutto il suo record italiano, migliorandolo di ben 8 secondi. Il vecchio primato resisteva dalla notte olimpica di Parigi, dove Battocletti volò fino al quarto posto, ora nella Capitale, l'azzurra firma un sontuoso 14:23.15, che vale anche la seconda prestazione europea di sempre.
Una gara tutta in progressione in cui Nadia ha risalito il gruppo nelle fasi finali trovando un ottimo terzo posto, davanti alle etiopi Freweyni Hailu (14:19.33) e Birke Haylom (14:24.20).
A dominare c'è stata però Beatrice Chebet, un alieno atterrato a Roma che ha sfiorato il primato del mondo. La keniana ha staccato tutte a quattro giri dal termine, sbaragliando la concorrenza e imponendosi in un fantascientifico 14:03.69, il secondo crono della storia, dietro solo al 14:00.21 dell’etiope Gudaf Tsegay (quinta in 14:24.86)
Golden Gala, i risultati
Tra gli altri azzurri impegnati, urlo strozzato in gola per Mattia Furlani che all'ultimo salto agguanta il primo posto con 8,13 davanti al greco Tentoglou, poi però viene scavalcato da Adcock che piazza la misura di serata con 8,34. L'australiano, bronzo ai Mondiali indoor a Nanchino, rifirma la miglior prestazione dell'anno.
Fantastico Federivo Riva nei 1500 che arriva sì decimo ma trova il personale e il secondo tempo italiano di sempre con 3.31.42 (gara vinta dal francese Azeddine Habz in 3.20.72, davanti di 3 centesimi al keniano Timothy Cheruiyoit). Bene anche Roberta Bruni seconda nell'asta con 4,65. Nei 100 metri, bordata di Bromell che si impone con 9″84, secondo tempo mondiale dell'anno. Per Tortu arriva il settimo posto in 10″19, mentre Ali si è rialzato chiudendo in 11″21.
Spazio anche per il peso che rivede un grande Zaine Weir che ottiene un brillante secondo posto con 21.67, solo settimo Leonardo Fabbri (21.35), trionfo per il neozelandese Tom Walsh con 21.89. Nell'alto erano ben 4 gli italiani in gara: si ferma solo a 2,16 Gimbo Tamberi all'esordio stagionale, poco sopra gli altri azzurri Stefano Sottile e Manuel Lando (2.20), mentre arriva fino a 2.23 il giovanissimo Matteo Sioli.