Italia chiama Europa! Dopo i trionfi polacchi di Chorzow di due anni fa, bisogna rimettere in palio il titolo. Quale? Quello di nazione vincitrice dei Campionati Europei a squadre, ovvero la manifestazione che nacque come Coppa Europa, inventata nel 1965 da Bruno Zauli ma vinta per la prima volta dall’Italia solo nel 2023.

Dopo i gloriosi Campionati Europei di Roma dell’anno scorso, ora l’Italia è chiamata a confermarsi la nazione leader dell’atletica europea. Tutto questo a Madrid, con un intenso programma gare da giovedì 26 (solo salto con l’asta) a domenica 29 giugno. C’è un solo modo per provare a farlo: schierare la miglior formazione possibile. Scorrendo la lista delle convocazioni del dt Antonio La Torre, l’intenzione appare chiara. Ci sono davvero tutti i nomi più importanti dell’atletica italiana, maschile e femminile. Sì perché la classifica finale è unica e somma i risultati di uomini e donne.

Campionati Europei a squadre: le assenze per l'Italia

Partiamo dagli assenti, allora. Manca il capitano, Gianmarco Tamberi, apparso davvero lontano dalla forma al Golden Gala di Roma. Meglio affidarsi a un giovane in grande ascesa, Matteo Sioli già capace di salire sul podio agli Europei indoor. Mancherà anche Marcell Jacobs, lontano anni luce dal poter fare bene anche solo in Europa. Al suo posto la scelta dovrebbe cadere tra Filippo Tortu e Lorenzo Patta.

Squadra solida dicevamo, anche se nei lanci le incognite sono molte. Grande fiducia in Leonardo Fabbri, tornato a lanciare il peso oltre i 22 metri, ma gli altri attrezzi offrono poche garanzie. Situazione d’emergenza anche tra le donne, dove pure Daisy Osakue e Sara Fantini non hanno dimostrato una grande condizione.

Campionati Europei a squadre, con Battocletti tutti i migliori azzurri

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Dormiamo sonni tranquilli invece con Nadia Battocletti, attesa a fare il pieno di punti nei 5000 metri. Il suo omologo maschile sarà Yeman Crippa, al ritorno in pista dopo due anni. Come se la caverà il maratoneta? La curiosità è tanta. Sulle altre distanze, buone garanzie da Federico Riva e Marta Zenoni nei 1500, Francesco Pernici ed Eloisa Coiro negli 800, Ala Zoghlami nei 3000 siepi.

Anche sulle pedane dei salti ci giochiamo le carte migliori. Mattia Furlani e Larissa Iapichino puntano al colpaccio nel lungo. Qualche dubbio sulla salute di Andy Diaz, il bronzo olimpico del triplo, ha fatto preferire la convocazione di Simone Biasutti, finalista ai Mondiali indoor. In gare così, meglio non correre rischi. Nel triplo femminile, prima assoluta per la talentuosa Erika Saraceni, 19 anni: mercoledì la prova orale dell’esame di maturità, il giorno dopo il volo per Madrid. Nell’asta si cambia: fuori Roberta Bruni, vittima di una microfrattura per la brutta caduta rimediata in Diamond League a Parigi venerdì sera, dentro Elisa Molinarolo, sesta a Parigi.

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Nelle gare di velocità, il livello azzurro è medio alto in tutte le distanze, ma forse senza punte assolute. Le staffette 4x100 e 4x400 garantiranno un buon bottino di punti, a livello individuale c’è un po’ più di apprensione. Zaynab Dosso, la donna più veloce d’Italia, è alla ricerca della forma migliore nei 100 metri. Fausto Desalu sembra invece vivere la sua migliore stagione di sempre nei 200 e potrebbe essere la grande sorpresa.

Luci e ombre sugli ostacoli. Al femminile, Ayomide Folorunso sta trovando la forma giusta nei 400, mentre Giada Carmassi, 31 anni, ha corso il record italiano nei 100 (12”69) lo scorso 15 giugno. Condizione invece ancora da trovare per Lorenzo Simonelli nei 110, in costante recupero, mentre Alessandro Sibilio, frenato in questi giorni da una fastidiosa gastroenterite, viene sostituito da Michele Bertoldo, reduce dal 49”63 corso sabato a Ginevra. Qualche sicurezza, un po’ di incognite, possibili sorprese. Insomma, l’unica certezza è che questo Campionato Europeo a squadre di Madrid sarà un gran divertimento, con l’Italia pronta a essere protagonista dello spettacolo. Vietato mancare!