Un nuovo scandalo doping che ha dell'incredibile: l'Usada, Agenzia antidoping degli Stati Uniti, ha annunciato che l'allenatore di atletica leggera Michael Vowell, ha accettato una squalifica a vita dallo sport dopo aver somministrato al figlio sedicenne un gel al testosterone durante i Campionati olimpici juniores di cross-country del 2023.
Sanzione ridotta che è arrivata anche per il figlio, Seth Vowell, di due anni. "Questo caso - così Travis T. Tygart, Ceo dell’Usada - è un esempio devastante del perché il personale di supporto all’atleta, inclusi allenatori e genitori, debba anteporre il suo benessere, specialmente quando si tratta di minorenni. Quando non lo fanno, come in questo caso, verranno ritenuti pienamente responsabili in base alle normative”.
Doping choc, norme violate e premi ritirati
Il tutto è nato da una segnalazione di un informatore arrivata all'Usada, dalla quale è sfociata l'indagine nei confronti di Vowell che ha poi confermato come l'allenatore e padre abbia "somministrato - così una nota stampa dell'agenzia antidoping - il suo gel al testosterone prescritto al figlio minorenne".
Il testosterone, agente anabolizzante, è sempre vietato in ogni contesto nell'atletica secondo il protocollo dell'Usada. Michael Vowell, 49 anni, è stato ritenuto colpevole di aver violato tre norme antidoping: possesso di una sostanza proibita, somministrazione di una sostanza proibita e complicità. Per quanto riguardo il figlio Seth, tutti i risultati competitivi dal 10 dicembre 2023 saranno annullati con contestuale ritiro di medaglie, punti e premi. Lo studente del decimo anno alla William B. Travis High School di Richmond, aveva stabilito i suoi record personali di 2.09.28 negli 800 metri e 4.35.87 nei 1.600 metri, entrambi registrati nel 2024 e ora annullati. Le sospensioni di padre e figlio sono iniziate il 19 marzo 2025.