Il fascino della corsa sta nella capacità degli atleti di lottare per spostare i propri limiti e abbattere barriere sempre nuove. Una delle più iconiche e affascinanti è sicuramente la barriera dei 100 secondi sulla distanza degli 800 metri.
Percorrere due giri di pista in meno di 100 secondi, praticamente in meno di un minuto e 40 secondi, è il sogno di ogni grande mezzofondista. Ci era andato immensamente vicino David Rudisha, il principe della distanza, che nell’estate del 2012 aveva sfiorato questa soglia fatidica correndo gli 800 metri più veloci della storia, in 1:40:91… 92 centesimi di distanza per battere quella barriera. Dopo quell’estate l’atleta keniano non è più riuscito ad avvicinarsi alla soglia e con il suo ritiro, la distanza degli 800 metri ha vissuto un periodo di difficoltà, quanto meno dal punto di vista delle prestazioni. Da un paio d’anni il sogno di abbattere il muro dei 100 secondi è riaffiorato forte e quest’anno sono in tanti gli atleti che sono arrivati vicino a farlo.
Questa sera nello stadio del Principato di Monaco, dove si tiene il meeting Hercules, del circuito Diamond League, saranno ben 5 a contendersi questo primato.
Caccia al record, in gara a Monaco 5 dei 7 migliori atleti della storia
Per la prima volta, in fatti, 5 dei 7 atleti più veloci della storia degli 800 metri si ritroveranno sulla stessa pista, pronti a fronteggiarsi. Non ci sarà Rudisha, che ora ha 36 anni e che da un pezzo ha appeso le scarpette al chiodo. Né ci sarà Wilson Kipketer, che di anni ne ha 52 e che nel 1997 a Cologna corse in 1:41:11, che rimane ancora oggi la seconda prestazione più veloce di sempre.
Ci saranno invece tutti gli altri cinque. Dal keniano Emmanuel Wanyonyi che vanta il tempo più veloce in 1:41:11 a Marco Arop (1:41:20), Djamel Sedjati (1:41.46), Gabriele Tual (1:41.67), Bryce Hoppel (1:41.67).
Per provare ad abbattere la barriera dei 100 secondi, si dovrà essere in grado di passare al traguardo del primo giro in 49 secondi (si avete capito bene, 49 secondi), salvo poi correre un secondo 400 metri in 50 secondi o meno.
Insomma, una gara stellare davvero, che potrebbe consentire a uno di loro di abbattere quel muro e compiere un ulteriore passo in avanti nella storia dell’atletica leggera mondiale.
Le prerogative ci sono tutte: la pista e veloce e la stagione si sta dimostrando davvero frizzate, con i due record femminili nei 1500 e nei 5000 giunti la scorsa settimana nell'incredibile meeting Prefontaine Classic a Eugene.
Nell’ultimo anno, Wanyonyi (20 anni di età), Arop e Djamel Sedjati hanno corso 11 volte, in meno di 1:41:20. Per gli amanti della velocità ci sarà anche un 200 metri da sparo con i campioni olimpici Noah Lyles e Letsile Tebogo. Attenzione, all’astro nascente dello sprint, l’australiano Gout Gout si cimenterà sui 200 metri, ma in una batteria riservata agli under 23. Niente confronto diretto con i campioni della distanza.