La polizia indiana ha individuato il Suv bianco che avrebbe investito e ucciso Fauja Singh, il maratoneta più anziano del mondo, sull'autostrada nazionale Jalandhar-Pathankot lunedì pomeriggio.
I frammenti dei fari del veicolo e prima ancora alcuni filmati delle telecamere a circuito chiuso dei caselli autostradali e delle pompe di benzina, oltre ad alcuni preziosissimi testimoni oculari, hanno permesso di dare una svolta decisiva alla tragedia che ha tolto la vita alla leggenda della maratona mondiale.
"È stato identificato un veicolo Toyota Fortuner bianco. Stiamo cercando l'attuale proprietario", ha dichiarato l'agente di polizia rurale di Jalandhar, H. S. Virk, ad alcuni siti indiani. Proprietario che è stato individuato in un 30enne del luogo, sottoposto a custodia cautelare e arrestato, il quale avrebbe già confessato. Solo poche ore più tardi dall'incidente, un alto ufficiale di polizia distrettuale, aveva promesso che il responsabile sarebbe stato presto catturato con il primo ministro indiano, Narendra Modi, che aveva definito Fauja Singh un "atleta eccezionale con una determinazione incredibile".
Ecco cosa è accaduto al maratoneta più anziano del mondo
Singh è morto nel Punjab, in India, all'età di 114 anni. L'atleta, ritenuto il corridore più anziano ad aver completato una maratona, è stato investito mentre cercava di attraversare una strada nel suo villaggio natale, Beas Pind, vicino a Jalandhar, lunedì pomeriggio. Viveva a Ilford, nel Regno Unito, dal 1992: Singh si era fatto un nome battendo diversi record nella maratona in diverse fasce d'età.
Il centenario divenne fonte d'ispirazione per innumerevoli atleti correndo maratone anche dopo i 100 anni. Nato (presumibilmente) il 1° aprile 1911, era il più giovane di quattro figli in una famiglia di agricoltori, e fino all'età di cinque anni, per dolori alle gambe magre e deboli, non fu in grado di camminare. Si trasferì in Inghilterra e si stabilì nella zona est di Londra con il figlio dopo la morte della moglie Gian Kaur a Jalandhar. Fu solo nel 2000, all'età di 89 anni, che iniziò a correre, raggiungendo rapidamente la sua fama completando la sua prima maratona a Londra in sei ore e 54 minuti. Questo tempo superò di 58 minuti il precedente record mondiale nella fascia d'età over 90.
Fauja Singh, una leggenda
Tantissime le sue maratone corse, nel 2003 completò la Toronto Waterfront Marathon in cinque ore e 40 minuti, il suo record personale. Il 16 ottobre 2011, sempre a Toronto, diventò il primo centenario a correre una maratona. Il Guinness dei Primati lo descrisse come un "traguardo motivante", ma affermò di non poterlo riconoscere senza la necessaria prova della sua data di nascita.
Singh non aveva un certificato di nascita, poiché nel 1911 in India non si tenevano registri ufficiali di nascita, sebbene la data di nascita sul suo passaporto fosse appunto il 1° aprile 1911 e avesse ricevuto una lettera personale dalla Regina Elisabetta II in occasione del suo centesimo compleanno. Fu tedoforo alle Olimpiadi di Londra 2012 e si ritirò all'età di 101 anni. "Da ragazzo non sapevo nemmeno che esistesse la parola 'maratona - raccontò alla Bbc -. Non sono mai andato a scuola, né ho praticato alcun tipo di sport. Ero un contadino e ho trascorso gran parte della mia vita nei campi''. Raccontò, inoltre, come fosse stato decisivo l'incontrò con Harmander Singh, che sarebbe poi diventato il suo allenatore: "Se non avessi incontrato Harmander, non avrei iniziato a correre la maratona".