Un eclettismo senza pari, quasi una rarità assoluta per l'epoca moderna, perché c'è un atleta che è stato in grado di soddisfare ben quattro minimi di qualificazione ai Mondiali di Tokyo di settembre... la beffa? Sicuramente sarà escluso dalla sua nazionale in più di una specialità.
Ma se ti chiami Selemon Barega e hai già in bacheca un oro olimpico conquistato nei 10mila metri a Tokyo 2020 nulla è impossibile.
La rarità del minimo su quattro gare diverse
L'etiope sabato scorso nella tappa della Diamond League di Londra è riuscito in un'impresa unica. Grazie al 3'32"93 corso nei 1500 ha completato il suo personale poker di standard di qualificazione per i Mondali. Ora ha il minimo per tutte le distanze del fondo 1500, 5000, 10.000 e maratona. Gli standard di partecipazione per Tokyo sono davvero severissimi: 3'33"00 per i 1500 (Barega ha appena corso 3'32"93), 13'01" nei 5000 (12'51"39 per Barega), 27'00"00 sui 10mila (26'44"13 per l'etiope) e 2h06'30" in maratona (2h05'15" per lui).
Selemon in questo 2025 ha mostrato una versatilità senza pari: a inizio febbraio all'esordio sui 42K ha vinto la Maratona di Siviglia in 2h05'15", adesso si è cimentato sui 1500 mettendo a referto un altro crono di livello. La sua qualità non è mai stata in discussione, però questi tempi non gli garantiscono la partecipazione ai Mondiali di Tokyo.
Salemon Barega in che gara sarà presente ai Mondiali di Tokyo?
Esatto, la profondità del bacino etiope e lo sconfinato talento della sua nazionale non permettono a Selemon di prendere parte a tutte e quattro le gare a cui è qualificato. Infatti, ogni Paese può iscrivere al massimo tre atleti per ogni specialità e Barega potrebbe essere escluso in più eventi.
La sua partecipazione alla maratona è da scartare, l'Etiopia ha già presentato la sua squadra per Tokyo, Selemon con 2h05'15" è addirittura il ventesimo atleta in lista (!). Esclusa quasi certamente anche la sua presenza sui 5000, il tempo di Barega è solo l'ottavo etiope, quindi cinque atleti dovrebbero dare forfait per vederlo in gara a Tokyo.
Si va largo, invece, la pista che lo porterebbe in Asia a correre in una singolare accoppiata di gare: 1500 e 10mila. Sui 1500 Salemon è l'unico atleta etiope con il minimo, mentre sui 10mila è il terzo delle liste nazionali, quindi - al momento - sarebbe certo di presenziare.
Da un lato il livello assoluto della squadra etiope mette al riparo Selemon da improbabili (e impossibili) sforzi troppo ravvicinati a Tokyo - sarebbe impossibile per ogni atleta gareggiare al massimo delle proprie possibilità su 7 gare in dieci giorni -, dall'altro però questo mostra anche lo smisurato talento del mezzofondo etiope, una fucina di talenti incredibile.