Cosa non si farebbe per una corona su Strava... anche "barare" o usare originali stratagemmi! Per tantissimi diventare una leggenda locale e scrivere il proprio nome come "runner più veloce del quartiere" può equivalere a una medaglia olimpica.

Non si spiegherebbero altrimenti i migliaia di tentativi - più o meno leciti (ma Strava si sta adoperando per cancellare tutti i primati non ritenuti validi) - per conquistare un record su un percorso caricato sull'app sportiva più famosa del mondo. C'è un influencer però che nella sua ultima impresa per diventare un "local legend" ha in qualche modo barato, scatenando l'ira del web.

L'"aiutino" dell'influencer per fare i record su Strava

Lui è Ryan Cunliffe, influencer britannico e maratoneta da 2'58", che proprio andando a caccia di segmenti da record in giro per il mondo su Strava si è fatto conoscere in rete. Nella sua ultima avventura, l'episodio 17 della sua sfida, Ryan ha provato a ottenere il miglior tempo su una salita ripidissima. Un tratto duro a Bury, nel Regno Unito chiamato "Rawsons Rake Climb".

In realtà, quello raccontato nel fantomatico episodio 17 non è stato il primo tentativo di record su questa salita da parte di Cuncliffe che già in passato aveva provato - senza successo - a battere il primato. Questa volta però l'influencer per riuscire nella sua impresa aveva un'arma segreta: un paio di gambe robotiche HyperShell X, ossia un esoscheletro progettato per offrire ai runner durante l'attività di corsa o cammino il 40% di forza in più nelle gambe. Con un aiuto simile, il risultato non poteva che essere brillante: infatti Ryan è riuscito nel suo intento, superando il precedente tempo di oltre 11 secondi.

Barare su Strava: il web non perdona

Ma il popolo del web è sempre recalcitrante agli "imbrogli". Tant'è che non appena il video dell'attività - che in breve tempo ha raggiunto oltre 1 milione di visualizzazioni - è stato postato in rete, ecco che il mondo virale ha mostrato tutto il suo disappunto.

La sezione commenti è stata invasa da critiche e richieste pervenute a Strava di bannare a vita dall'applicazione Ryan. Dal canto suo, Cuncliffe ha risposto alle contumelie con un sondaggio, chiedendo ai suoi follower se, secondo loro, questo record fatto con l'aiuto delle gambe robotiche potesse essere ritenuto valido. E... c'era da aspettarselo, il 90% dei follower ha affermato che fare primati in questo modo equivalesse a barare.

Colpito dal risultato, lo stesso influencer ha subito pubblicato un video di scuse, chiarendo che la sua idea originale fosse semplicemente quella di constatare quanto le gambe robotiche potessero avvantaggiare un runner nella corsa. Tutto è bene quel che finisce bene: Ryan Cunliffe ha salvato il suo account Strava dove potrà continuare ad andare a caccia di primati e il record su segmento di Rawsons Rake Climb è tornato al legittimo proprietario.