Una starting list da brividi... basterà per il record del mondo? La 47esima Maratona di Chicago in programma domenica 12 ottobre, ha tutte le carte in regola per entrare nella storia, e non solo per via dei 53.000 runner attesi al via - che la pone tra le prime cinque al mondo per numero di iscritti, più o meno gli stessi di Parigi e Berlino - ma anche e soprattutto per il livello senza precedenti dei top runner annunciati dagli organizzatori.
Maratona di Chicago, Korir punta al bis (e al muro delle 2h01)
Il grande favorito resta John Korir, vincitore qui nel 2024, quando fece registrare il secondo miglior tempo nella storia della gara (2h02'44"). Reduce dalla vittoria all’ultima maratona di Boston, il keniano è pronto non solo a difendere il titolo ma anche a provare a scendere sotto le 2h01, impresa riuscita in una gara omologata solo al compianto Kelvin Kiptum che proprio a Chicago nel 2023 “stampò” uno stellare 2h00'35".
Maratona di Chicago: starting list di fuoco
Considerato il livello dei rivali, non sarà facile per Korir ripetersi: al via, infatti, troverà un gotha di atleti capaci di andare sotto le 2h04: i connazionali Timothy Kiplagat (2h02'55"), Amos Kipruto (2h03'13") e Cyprian Kotut (2h03'22"), ma anche il belga Bashir Abdi (2h03'36"), doppio medagliato olimpico, e l’ugandese Jacob Kiplimo (2h03'37"), primatista mondiale di mezza maratona, alla sua seconda prova sui 42 km dopo l'esordio a Londra.
Maratona di Chicago: gara femminile senza campionessa uscente
La prova femminile si preannuncia altrettanto di livello, con l’unica certezza che la vincitrice del 2024, la keniana Ruth Chepngetich, non ci sarà in quanto sospesa per positività ad un test antidoping.
Sarà, con tutta probabilità, una questione tra l’etiope Megertu Alemu, campionessa a Valencia e terza a Chicago nel 2023, la connazionale Hawi Feysa, prima a Francoforte e terza a Tokyo (vanta un PB di 2h17"), e la keniana Irine Cheptai, terza qui lo scorso anno.