Lavori in corso: si apre il cantiere delle staffette azzurre. Da lunedì e fino a sabato 30 agosto la velocità italiana si ritroverà a Roma, allo stadio Paolo Rosi, per dare forma alle staffette che parteciperanno ai Campionati Mondiali di Tokyo (da sabato 13 settembre).

Le donne saranno presenti con la 4x100 e la 4x400, poi la 4x400 mista e la 4x100 maschile, quella che dà maggiori preoccupazioni.

Staffetta e Mondiali, preoccupa la 4x100

Sì, perché i campioni olimpici di Tokyo sono anche l’argento mondiale di Budapest 2023, ma la situazione è lontanissima da quella di due anni fa. Al raduno non parteciperà Marcell Jacobs, chiuso nel buen retiro della sua Desenzano, lontano dai riflettori, dalla Federazione e dal suo coach Rana Reider.

Che sia un po’ troppo lontano da tutto, Tokyo compresa? Il professore Filippo Di Mulo, responsabile della 4x100, ha detto che “per lui le porte sono sempre aperte”. Ci sarà però il “toc toc” di Jacobs? Presto per dirlo, difficile da immaginare.

Difficile anche rivedere le ultime formazioni vincenti. Fuori dal giro Roberto Rigali, ancora infortunato, porte aperte invece per Lorenzo Patta e Matteo Melluzzo, che però devono ritrovare la forma giusta: ci sarà abbastanza tempo? In raduno ci sarà anche Lorenzo Simonelli, ultima ancora di salvezza, insieme a Filippo Tortu, che sembra aver dato ottimi riscontri in allenamento (sarà la volta buona?). Per fortuna che c’è Fausto Desalu, l’unico velocista degno di essere chiamato tale in questa stagione. Raduno anche per l’ex lunghista Filippo Randazzo, allievo di Di Mulo, per l’ex campione europeo indoor Samuele Ceccarelli e per tre nuovi nomi, finalmente. Ecco il campione europeo under 20 dei 200 metri Diego Nappi e i finalisti dei 100 metri degli Europei under 23, Junior Tardioli e Andrea Bernardi. Alla squadra servono nuove e giovani energie.

Quali scenari potrebbero esserci? Nella migliore delle ipotesi, se la salute è d’accordo, il quartetto mondiale potrebbe essere Melluzzo, Desalu, Patta e Tortu. A sostituire Melluzzo e Patta potrebbero esserci Simonelli e Randazzo. Altre combinazioni sarebbero un gran salto nel buio, ma non è escluso che serva un balzo verso l’ignoto.

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Jurij Kodrun//Getty Images

Tra le donne, la situazione meno imbrigliata

Situazione meno contorta nella 4x100 femminile. Fuori la milanese Arianna De Masi, vittima di una stagione sfortunata, il quartetto base potrebbe venire da Zaynab Dosso, Vittoria Fontana, Dalia Kaddari e Alessia Pavese: ottimo usato sicuro.

Nel gruppo sono entrate anche le giovani Gaya Bertello, Amada Obijiaku e Alice Pagliarini, 4° agli Europei under 20 alle spalle di Kelly Doualla. Pagliarini sarà l’elemento di passaggio verso le nuovissime leve: la transizione è appena iniziata.

4x400: donne e mista sognano la finale Mondiale

La 4x400 femminile si presenta come la più forte nella storia azzurra. Alice Mangione (in ripresa), Virginia Troiani e Alessandra Bonora sono la struttura di una squadra da finale, insieme ad Anna Polinari, che diserta il raduno per motivi personali e non di salute. Nel mirino, il record nazionale corso agli Europei di Roma con 3’23”40. Il gruppo è sostenuto da Ilaria Accame, tornata in ottima forma, Rebecca Borga e la giovane Zoe Tessarolo.

Da qui arriveranno anche le due donne che correranno la 4x400 mista, anche questa con ambizioni da finale. Davvero numeroso il gruppo maschile convocato per i due posti disponibili nella mista. Indiscutibile la presenza di Edoardo Scotti, co-primatista italiano con 44”75. Ci sarà anche Luca Sito, suo compagno di record, ancora però in recupero dopo una stagione di sfortunati eventi (ernia, virus…). Più garanzie vengono dagli esperti Vladimir Aceti, Lorenzo Benati e Bryan Lopez. L’Alessandro Sibilio visto sugli ostacoli è un gran punto interrogativo, mentre la sorpresa potrebbe essere il bresciano Vanni Picco Akwannor (46”04): prima nazionale per lui a quasi 27 anni, ma progressi e carattere ancora tutti da scoprire.