La prima volta non si scorda mai. La prima di Sydney, settima bellezza entrata di diritto nelle Major, non delude al suo debutto. La prima Major portata a casa dall'etiope Hailemaryam Kiros, con record del percorso. Stesso discorso per una pazzesca Sifane Hassan, capace di migliorare di oltre tre minuti il precedente primato di Workenesh Edesa.
Attesa, attesissima la competizione australiana, uno skyline, ripreso dalle 6.30 di una splendida giornata di sole, da pelle d'oca. Poi loro, gli atleti, lo spettacolo, con i volti immortalati ovunque di re Eliud Kipchoge, il più grande di sempre, il maratoneta dei due ori olimpici, il vincitore di 11 majors, che il 5 novembre è pronto a festeggiare le sue 41 primavere. E lei, Sifan Hassan, l'etiope naturalizzata olandese, campionessa olimpica dei 5000 e dei 10.000 ai Giochi di Tokyo 2020 e della maratona a Parigi. Con loro al via 35mila atleti, 42.152 compresi quelli della 10K.
Maratona di Sydney, la sorpresa è chiamata Kiros
Il passo iniziale per gli uomini è quasi da gran turismo, a fronte di un record della gara di 2h06'18" (Brimini Kipkorir Misoy lo scorso anno), il gruppone maschile, con al centro Kipchoge e altri 11 atleti tra cui l'azzurro Eyob Faniel, sembra quasi assaggiare il percorso, con le iniziali fatiche tra piano e discesa.
Si inizia a pigiare (leggermente) sull'acceleratore dal passaggio al chilometro 15 con il cronometro bloccato a 45'25", media passo a 3'04", con una proiezione sopra le 2h08'. Il percorso non è semplice, dopo la suggestiva partenza attraverso l’Harbour Bridge, sono state limate alcune inversioni a U nella zona del porto, poi le salite lungo Oxford Street ma soprattutto la collina finale all’interno dei Giardini botanici, poco prima del traguardo alla Sydney Opera House. Il ritmo, non ancora forsennato, scende leggermente al 20esimo chilometro (1h00'28", tre minuti a chilometri), mentre il passaggio alla mezza è di 1h03'44". L'ex detentore del record nazionale della maratona, Eyob Faniel, perde terreno via via e abbandona il gruppo di testa, per lasciare la gara poco dopo la metà.
Maratona di Sydney, la resa di Kipchoge tra gli applausi
Il primo vero grande colpo di scena arriva però poco dopo: al chilometro 32 (1h30'23" il passaggio al trentesimo con una media passo di 2'58") si stacca Kipchoge - fino a quel momento in totale controllo, ma a ritmi contenuti - che non riesce a tenere il primo strappo messo a segno dalla coppia etiope, prima da Hailemaryam Kiros, poi da Addisu Gobena.
Il gruppo si sfalda, solo Tebello Ramakongoana riesce, seppur a distanza, a vedere quella che è diventata una gara a due, tutta dai colori dell'Etiopia. Soprattutto dal chilometro 38, poco prima della 'collinare' dei Giardini botanici, la parte più dura. La coppia segna 1h59'55", al passaggio del 40esimo chilometro, con proiezione molto vicina al record del percorso. Kiros però ne ha di più, mette il naso avanti, e nell'ultima parte, verso il mare dove la terra torna a farsi veloce, vola via. Il finale della 25esima edizione della Sydney Marathon è tutta sua.
L'etiope, secondo a Parigi nel 2021, quarto a Tokyo e quinto a Berlino nelle Major, si porta a casa la sua prima 'grande maratona', la prima dell'ingresso di Sydney tra le super big. Vittoria e record del percorso con 2h06'06". Il connazionale staccato di 10 secondi. Terzo Tebello Ramakongoana del Lesotho, con 2h06'47". Nono, con 2h08'30", Kipchoge con i vincitori che gli corrono incontro per una foto con il re, il quale ha onorato e nobilitato questa 'prima' australiana, consapevole di aver dato il massimo. All'alba dei 41 anni.
Maratona di Sydney, Hassan disintegra il vecchio record
In campo femminile, il trionfo è di una monumentale Sifane Hassan, in solitaria dal 35esimo chilometro, dopo essersi 'mangiata' l'etiope Workenesh Edesa, che nel settembre 2024 fu capace di stabilire il record del percorso in 2h21'41'".
Finale in crescendo per l'olandese, la quale nobilita l'albo d'oro della maratona di Sydney, distruggendo il vecchio primato e chiudendo in 2h18'22". Seconda Brigid Jepchirchir Kosggei, 2h18'56", vincitrice di Boston ed ex primatista del mondo. Terza la stessa Workenesh Edesa Gurmesa in 2h22'15. Infine una curiosità: il vincitore della Boston Marathon 2018, la leggenda del Giappone Yuki Kawauchi, ha corso quasi tutta la gara con il gruppo di testa femminile per chiudere le sue fatiche in 2h21'08".