Maxime Monfort, ex ciclista professionista e oggi dirigente sportivo di Bastogne, non smette di stupire nemmeno alla soglia dei 43 anni che festeggerà a gennaio. L'impresa, infatti, l'ha portata a termine all'UTMB dello scorso weekend, l'Ultra-Trail du Mont-Blanc vinto da uno straordinario Tom Evans, la gara di trail più importante del mondo con i suoi 174 chilometro e 9.900 metri di dislivello positivo.

Monfort scortandosi per un giorno di essere stato un grande ciclista, ha vestito i panni del trail runner, arrivando al traguardo al quarantaduesimo posto assoluto e concludendo la gara in 24 ore e 45 minuti. E pensare che aveva promesso di non spingersi mai troppo oltre per vivere "una gara completa e senza pressioni". E alla fine, ci è riuscito. A Chamonix, infatti, nonostante le cosce doloranti, il suo viso, segnato dalla fatica, era radioso.

UMTB, ecco chi è l'ex ciclista-runner

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Passista-scalatore, in carriera Maxime Monfort è stato capace di difendersi in salita e ottenere buone prestazioni a cronometro, conquistando due corse a tappe, il Tour de Luxembourg e il Bayern Rundfahrt, oltre a un titolo nazionale a cronometro. Il suo miglior risultato nella classifica generale di un Grande giro fu il quinto posto alla Vuelta a España 2011.

"Mi aspettavo di finire la mia gara in 27 ore - ha confidato l'attuale direttore sportivo del team Lidl-Trek in Place du Triangle de l'Amitié al termine dell'UMTB -, alla fine ne ho impiegate 24 e 45 minuti, superando le aspettative. Non ho cercato il tempo, questo mi ha aiutato, a dimostrazione che correre senza pressione funziona. Le mie cosce erano in fiamme nelle ultime due o tre discese, ma fortunatamente non sono caduto e non ho avuto distorsioni alle caviglie".


UMTB, il segreto nella preparazione

Una gara fatta con tanta testa e cuore, preparata alla perfezione conoscendone le enormi insidie del percorso intorno al Monte Bianco. "Ma non mi sono mai trovato in vera difficoltà - conclude -. Sono riuscito nella scommessa, completando la gara senza finire come uno zombie". I momenti più duri? "Il viaggio in macchina per tornare a casa - sorride - e il volo che dovrò prendere mercoledì...". Ciclista-runner, dalle grandi salite alpine in sella alle emozioni dell'UTMB.