Vai al contenuto

Un’architetto alla Marathon des Sables

È il sogno di Alessandra Rampazzo, runner titolare di uno studio d’architettura a Venezia, che ispirata dal fidanzato ha deciso di lanciarsi nell’impresa. E per cominciare questo fine mese correrà la Half Marathon des Sables a Fuerteventura, un assaggio da 120 km. RW la seguirà passo passo in questa sua avventura. Vai Alessandra!
di Magda Maiocchi
1

La sfida è lanciata: Marathon des Sables, aspettami!

La sfida è lanciata: Marathon des Sables, aspettami!
Cosa può spingere un architetto veneziano che fino a due anni fa non correva neppure a mettere in cantiere la partecipazione a una “garetta” come la Marathon des Sables, la regina delle ultra del deserto, con i suoi 250 km nel Sahara marocchino da corrersi in regime di autosufficienza alimentare, dormendo la notte nelle spartane tende berbere? A spiegarcelo è lei stessa, Alessandra Rampazzo, con la grinta, la caparbietà e quel pizzico di follia che la contraddistingue.
2

Nella vita di tutti i giorni Alessandra Rampazzo è un'architetto, titolare dello studio A+M2A a Venezia

Nella vita di tutti i giorni Alessandra Rampazzo è un'architetto, titolare dello studio A+M2A a Venezia
«Negli anni ho imparato che la caparbietà costituisce il vero segreto per raggiungere gli obiettivi prefissati – spiega Alessandra –. Un approccio talvolta anche un po’ testardo caratterizza quello che sono oggi: architetto titolare dello studio A+M2A a Venezia, dottore di ricerca, collaboratore alla didattica all’Università e membro della redazione di una rivista di architettura. Con ciò, il tempo che mi resta per gli allenamenti è davvero poco, eppure lo spirito con il quale affronto le sfide di ogni giorno mi ha permesso di raggiungere interessanti obiettivi anche nella corsa». «Sono una runner di livello amatoriale (fino a due anni fa non correvo neppure!), ma da sempre una sportiva appassionata. Parigi, quest’anno, è stata la mia quinta maratona: nonostante le difficoltà, tra le quali una brutta infiammazione della bandelletta, sono sempre riuscita a tagliare il traguardo. La motivazione rende realizzabili obiettivi anche apparentemente molto distanti». «Per di più, nel vedere il mio fidanzato (un po’ pazzo!) affrontare gare estreme, tra cui l’ultima Marathon des Sables, e assistere da vicino alla sua preparazione, ho realizzato di volermi mettere nuovamente alla prova con obiettivi sempre più difficili, oltre la distanza mitica della maratona».
Pubblicità - Continua a leggere di seguito
3

Una doppia sfida per una donna

Una doppia sfida per una donna
«Per me, una sfida da affrontare su un duplice binario. Nella preparazione, la difficoltà maggiore sarà senza dubbio combinare l’intensità degli allenamenti con il ritmo già frenetico delle mie giornate da architetto. Durante la gara, quale donna, il problema sarà far fronte alle insidie delle diverse tappe, tenendo in considerazione anche aspetti per i quali i runners uomini non devono preoccuparsi». «E poi devo imparare a convivere con piedi rovinati dai lunghi chilometraggi al caldo, col dover correre con uno zaino sempre più pesante, con le vesciche, una montagna di vesciche. Per non parlare delle notti in compagnia di scorpioni e serpenti che mi attendono… Ma la Marathon Des Sables 2019 mi aspetta: zaino in spalla, dunque! La partenza si avvicina».
4

Half Marathon des Sables

Half Marathon des Sables
Intanto come preparazione, Alessandra Rampazzo sarà al via della Half Marathon des Sables, in programma dal 23 al 27 settembre sull’isola vulcanica di Fuerteventura, nelle Canarie. L’aspettano 120 km da corrersi in tre tappe di 30-60-30 km, al caldo, portandosi tutto quanto l’occorrente tranne l’acqua sulle spalle, lungo tracciati che si snodano su roccia, sabbia, piste di terra, sentieri di montagna. Una sorta di prova generale in vista dell’appuntamento con la Marathon des Sables che si correrà il prossimo aprile. Che l’avventura abbia inizio. Vai Alessandra!
Watch Next 
La sfida è lanciata: Marathon des Sables, aspettami!