Quando si fa sport, ma anche quando si va in palestra, uno degli obblighi a cui l'atleta deve sottoporsi è quello di effettuare almeno una volta all'anno una visita medica sportiva. Il certificato medico è un requisito fondamentale per fare attività e potersi iscrivere alle gare.
Ma facciamo ordine e partiamo dalle cose più semplici: a cosa serve la visita medico sportiva? Questa serve a determinare lo stato di salute dell’atleta, perché l’attività agonistica non comporti rischi per lui o per altri, ad esempio per gli organizzatori delle varie manifestazioni podistiche. Dunque è riservata solo a chi gareggia? No, è uno screening a cui dovrebbero sottoporsi tutti i runner, principianti compresi, in quanto la corsa è un’attività a elevato impegno cardiocircolatorio ed è doveroso sapere se sussistono controindicazioni.Cosa prevede quella per l’atletica leggera? È simile a quella per gli altri sport.
Resta aggiornato sul mondo della corsa ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD
Visita medica sportiva, cos'è
Si tratta di uno screening sulla salute che parte dal registrare la storia medica dell’atleta: malattie, infortuni, operazioni, ricoveri ecc. Tale storia (anamnesi) viene sottoscritta dall’atleta in un atto ufficiale nel quale, secondo le regole del decreto ministeriale, si assume la responsabilità di avere informato il medico (in questo caso pubblico ufficiale) in modo corretto.
Per il minorenne sarà il genitore a sottoscrivere. Poi si procede con l’esame delle urine, che fornisce informazioni sulla funzionalità renale e su altre malattie quali, ad esempio, il diabete. Si passa poi all’esame della vista che prevede la verifica dell’acuità visiva e della capacità di riconoscere i colori (poco importante nell’atletica, ma fondamentale in altri sport).
La prova dell’udito e la spirometria danno informazioni su orecchio e polmoni. Se un atleta, ad esempio, ha poca funzionalità respiratoria (espelle poca aria o troppo lentamente) verrà indagato per comprenderne il motivo. L’elettrocardiogramma di base (a riposo) e dopo sforzo daranno preziose informazioni sullo stato del cuore, che verrà ulteriormente indagato nella visita. La visita è comunque generale, giusto quindi aspettarsi dal medico consigli su come comportarsi con eventuali infortuni recenti o disturbi emersi nell’anamnesi.
Visita medica sportiva, per quanti sport vale
Quella per altri sport vale anche per la corsa? L’idoneità agonistica è specifica. Il medico definisce un atleta idoneo a una determinata disciplina sportiva mentre potrebbe non esserlo per un’altra. Ad esempio: se non distinguo il verde dal rosso posso correre la maratona ma non gareggiare con un’auto, dove metterei a rischio la mia e l’altrui salute confondendo la bandiera rossa (fermarsi!) con quella verde.
Vale sempre comunque la pena di verificare se i protocolli delle due visite coincidono. In questo caso è possibile rivolgersi al centro in cui si è effettuata la prima visita, ad esempio per il tennis, e chiedere se è possibile avere un duplicato valido per l’atletica (nel certificato deve essere specificato che è per l’atletica leggera).
Visita medica sportiva, come si svolge
Per la valutazione cardiaca si può utilizzare indistintamente il gradino, il tapis roulant o la cyclette? La legge prevede l’IRI test, si sale e si scende da un gradino per tempi e ritmi predefiniti: subito dopo lo sforzo si effettua un elettrocardiogramma. È un test valido in uno screening di base. Se emerge qualcosa di strano o si evidenzia una difficoltà a ripristinare un ritmo normale, si devono richiedere altri esami. Altra cosa è l’elettrocardiogramma sotto sforzo, esame che prevede la monitorizzazione in azione e si effettua su una bici stazionaria o su tapis roulant sottoponendo l’atleta a uno sforzo crescente.
Il test “dopo sforzo” è meno valido di quello “sotto sforzo”? Il secondo è più preciso, tanto che per gli sportivi professionisti è richiesto in aggiunta all’IRI (dopo sforzo). L’IRI, in ogni caso, è abbastanza valido nell’evidenziare disturbi cardiaci (aritmie o disturbi coronarici).
Visita medica sportiva, ogni quanto farla
Oltre alla visita annuale, io consiglio agli over 40 ogni 2 anni un elettrocardiogramma sotto sforzo e un ecocardiogramma.Come si prenota la visita? In Italia la gestione delle visite di idoneità è regionale. Il club di appartenenza compila un modulo da consegnare al centro di medicina dello sport di riferimento. Un certificato redatto in una regione ha valore su tutto il territorio nazionale.
Un privato può comunque rivolgersi a un centro di medicina dello sport reso idoneo dalla regione per una visita che verrà da lui pagata per intero. I centri applicano, in ogni caso, tariffe adeguate e una visita completa costa meno di un paio di scarpe da corsa. La visita all’estero ha valore? Non per noi italiani. La legge è solo nazionale e all’estero non sussistono le stesse regole. Inoltre i centri di medicina dello sport devono essere resi idonei dalla regione di appartenenza. Lo specialista in medicina dello sport, infine, può certificare un’idoneità unicamente in un centro idoneo e solo sul territorio Italiano.