Spesso erroneamente confusi con i legamenti, i tendini ricoprono un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Dalla loro salute dipendono infatti la qualità del movimento, la reattività e, di conseguenza, anche le performance espresse negli allenamenti e nelle gare di corsa. È quindi importante comprendere a fondo come esercitano la loro funzione e come prendersene cura al meglio.
Nelle prossime righe abbiamo raccolto alcune informazioni utili da cui partire: cosa sono i tendini, che attività svolgono, quali sono i principali infortuni e come mantenerli sani attraverso pochi semplici accorgimenti.
Cosa sono i tendini: una definizione
Cosa sono i tendini? Con questo termine in anatomia si indicano delle robuste strutture fibrose che consentono al muscolo di inserirsi nelle ossa o in altre inserzioni per permettere al corpo di muoversi attraverso contrazione e decontrazione. Normalmente, infatti, si tende a credere che tutta la muscolatura sia fissata alla struttura ossea, dimenticandosi però che nel volto, ad esempio, i muscoli mimici sono inseriti sulla pelle e determinano così le espressioni del viso.
Esistono inoltre situazioni in cui più fasci muscolari terminano in un solo tendine e altre in cui un unico muscolo si fissa su un segmento osseo attraverso più tendini distinti. Nel primo caso rientrano, tra gli altri, i tricipiti. Nel secondo, invece, gli estensori e flessori delle dita.
I tendini, peraltro, si differenziano l’uno dall’altro per forma, lunghezza, vascolarizzazione e rivestimento. Ciò che non cambia, al contrario, sono le sostanze di cui sono composti, ovvero collagene ed elastina.
La funzione dei tendini
Dopo aver compreso cosa sono i tendini, dedichiamoci alla loro funzione. Come anticipato, la principale funzione dei tendini consiste nel trasferire la forza espressa dai muscoli alle diverse strutture a cui questi sono collegati. Trattandosi di sollecitazioni spesso molto intense e improvvise, si caratterizzano inoltre per una grande resistenza e per una scarsa capacità elastica.
Il loro comportamento a seguito dell’allenamento e dei carichi di lavoro assomiglia agli adattamenti messi in atto dai muscoli. Anche i tendini modificano infatti le proprie caratteristiche e, grazie a un continuo processo di rigenerazione cellulare, si adattano agli stimoli ricevuti irrobustendosi o indebolendosi a seconda dell’entità dello sforzo.
A differenza della muscolatura, però, questi aggiustamenti sono più lenti e si traducono in modifiche molto meno evidenti. I tendini non dispongono infatti della stessa vascolarizzazione dei muscoli e non presentano lo stesso consumo di ossigeno. Ecco perché, anche in caso di infortunio, la rigenerazione richiede dei tempi di riposo più lunghi.
I principali infortuni ai tendini
Come qualsiasi altro tessuto che compone il corpo umano, anche i tendini sono soggetti a infortuni di varia natura ed entità, il più delle volte generati da un’esposizione continua e prolungata a carichi di lavoro che non sono in grado di sopportare.
Nella corsa, ad esempio, uno dei più diffusi è la tendinite che spesso si sviluppa sotto la rotula e lungo il tendine di Achille. Esiste poi la tenosinovite che consiste nell’infiammazione non solo del tendine, ma anche della sinovia tendinea. La tendinosi è invece un dolore cronico dovuto a fattori lesivi perpetrati nel tempo. Vi è infine la rottura del tendine, in cui si ha uno strappo parziale o completo della struttura fibrosa.
Tra le cause principali degli infortuni rientrano i movimenti improvvisi e di elevata intensità, ma anche un incremento importante della massa muscolare non accompagnato da un adeguato irrobustimento tendineo. Possono incidere anche i microtraumi ripetuti, come quelli causati dalla corsa. Ricoprono poi un ruolo importante anche l'invecchiamento, lo stile di vita sedentario, il sovrappeso e una cattiva alimentazione.
Come prendersi cura dei tendini
Risulta quindi evidente che i tendini hanno bisogno di cure e attenzioni specifiche. Il primo modo per preservarne la salute è praticare quotidianamente del moto. Bisogna poi far precedere all’attività fisica un buon riscaldamento dinamico e graduale. Al termine dello sforzo, invece, è buona regola dedicarsi a qualche esercizio di stretching per migliorare flessibilità ed elasticità.
Come detto, anche l’alimentazione ricopre un ruolo fondamentale: una dieta equilibrata garantisce infatti tutti gli elementi di cui i tendini hanno bisogno per rimanere forti e sani. Chi lo desidera può inoltre sfruttare gli integratori specifici per sopperire a eventuali mancanze.
Da ultimo, è importante scegliere delle calzature e un equipaggiamento idoneo al proprio corpo e all’attività a cui ci si vuole dedicare, evitare sforzi eccessivi per il proprio stato di forma fisica, interrompere l’esercizio alla comparsa di un dolore e rispettare la corretta tecnica di corsa o di sollevamento dei sovraccarichi.