I tendini sono piccole strutture fibrose che trasferiscono la forza espressa dai muscoli alle ossa o alla pelle, generando così un movimento del corpo. Dato il ruolo chiave che svolgono nel funzionamento complessivo dell’organismo, è importante prendersene cura sia con l’attività fisica, sia con l’alimentazione.
Una dieta sana, varia ed equilibrata può essere sufficiente per apportare tutti gli elementi di cui hanno bisogno. Chi desidera dare loro supporto extra e migliorare le proprie performance nella corsa, tuttavia, può introdurre nel proprio piano alimentare un integratore per tendini.
Nelle prossime righe abbiamo raccolto qualche indicazione per scegliere il prodotto più adatto alle proprie necessità.
Integratore per tendini: le opzioni di origine animale
Chi segue una dieta di tipo onnivoro può aggiungere al proprio piano alimentare un integratore per tendini di origine animale. Più nello specifico, si tratta di prodotti a base di omega-3, condroitina e glucosammina, utili per fortificare le strutture fibrose che permettono ai muscoli di inserirsi su ossa e pelle, migliorandone al contempo resistenza e capacità elastica.
Gli omega-3 sono acidi grassi essenziali che si trovano soprattutto in pesci come le acciughe, le aringhe, il salmone, il tonno o le sardine. Hanno inoltre la capacità di mantenere nella norma i livelli di colesterolo nel sangue e aiutano l’attività cardiaca. Tra gli integratori migliori, tuttavia, è possibile identificare i prodotti a base di olio di krill, un piccolo gamberetto antartico che, grazie al suo ciclo di vita molto breve, non accumula nell’organismo una grande quantità di metalli pesanti. Contiene poi naturalmente elementi come l’astaxantina dall’alto potere antiossidante.
Condroitina e glucosamina sono invece due componenti animali molto utili nel trattamento dei dolori articolari. La prima si trova solitamente nella cartilagine delle mucche o degli squali e svolge un’azione antinfiammatoria, mentre la seconda deriva dai crostacei e interviene sulla rigidità dei movimenti.
Integratori per tendini di origine vegetale
Chi invece ha deciso di adottare una dieta vegetariana o vegana, oppure non vuole semplicemente aggiungere ulteriori prodotti animali alla propria alimentazione, può orientarsi su un integratore per tendini di origine vegetale. In questo caso, però, è importante verificare sulla confezione che gli ingredienti non siano in polvere o estratti secchi semplici, bensì estratti secchi titolati. Questa lavorazione, infatti, assicura una grande presenza di principi attivi, migliorando l’efficacia dell’integrazione.
Gli elementi da ricercare, poi, sono gli estratti di boswellia, artiglio del diavolo e mirra, che danno supporto ai tendini, soprattutto se introdotti in combinazione con degli antiossidanti magari ottenuti dai semi dell’uva oppure dal maqui. Un'integrazione di questo tipo svolge un’efficace azione antinfiammatoria e analgesica che aiuta a prevenire e alleviare i dolori ad articolazioni come il ginocchio, la caviglia e la spalla. Fornisce inoltre alle strutture fibrose il nutrimento necessario per reagire e adattarsi agli stimoli allenanti, irrobustirsi e migliorare la propria elasticità.
Integratore per tendini: le vitamine C e D ne migliorano l’azione
Che si scelga un integratore per tendini di origine animale o vegetale, è poi importante combinare questi prodotti con due elementi chiave: la vitamina C e la vitamina D. Entrambe svolgono infatti delle funzioni fondamentali che aiutano a mantenere i tendini forti, sani e in salute. La prima supporta la sintesi del collagene che, insieme all’elastina, è una delle principali componenti delle strutture fibrose. La seconda, in aggiunta, regola il metabolismo osseo.
Queste due importanti azioni sono particolarmente utili in caso di dolori o infortuni, poiché velocizzano il processo di guarigione e recupero. Oltre a ciò, una carenza di vitamina D può aumentare le possibilità di riportare una lesione. È tuttavia importante verificare che derivino da fonti naturali e non sintetiche: così facendo, il corpo sarà più propenso a riconoscere le molecole e a sfruttare a proprio vantaggio l’integrazione apportata.