Correre in gravidanza si può? Si tratta di una delle domande che le donne in dolce attesa amanti del running, inevitabilmente, si pongono. Difatti, la gravidanza è un periodo di immensa gioia che porta con sé dubbi e preoccupazioni, in particolare inerenti alla possibilità di praticare sport o attività fisica. Posto che ogni gravidanza è unica e le esigenze fisiche variano da donna a donna e di mese in mese, la corsa può essere sicura, con le giuste precauzioni e ascoltando sempre il proprio corpo.

Ad ogni modo, prima di iniziare o continuare un programma di corsa durante la gravidanza, è essenziale consultare il ginecologo, al fine di garantire il benessere di mamma e bambino.


Correre in gravidanza: precauzioni da adottare

Correre in gravidanza richiede l'adozione di alcune misure precauzionali. Durante questi nove mesi, si verificano numerosi cambiamenti nel corpo della donna che possono influire sulla sua capacità di correre in modo sicuro. Uno di questi riguarda il baricentro, a causa della crescita della pancia, che potrebbe compromettere l'equilibrio; quindi, è necessario prestare particolare attenzione e scegliere terreni il più possibile regolari e omogenei.

Inoltre, i cambiamenti ormonali, come l'aumento del progesterone, rendono i tessuti articolari più rilassati e flessibili, il che rende il corpo più vulnerabile a eventuali lesioni; al fine di evitarle, occorre un approccio cautelativo e tranquillo, oltre ad abbigliamento comodo e scarpe adeguate.

Altra precauzione importante riguarda il calore eccessivo, in quanto la sudorazione intensa può essere stressante e controproducente; anche in questo caso, la soluzione è una corsa a ritmo moderato. Da ultimo, è di vitale importanza evitare la disidratazione, bevendo prima, dopo e durante l’attività.

Ciò detto, al primo campanello d’allarme, che si tratti di dolori, vertigini, capogiri o qualsiasi altro sintomo sospetto, è necessario fermarsi immediatamente e chi amare il medico.

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Correre in gravidanza nel primo trimestre

Il primo trimestre della gravidanza è un periodo critico in cui si stanno formando gli organi vitali del feto e, purtroppo, è possibile il verificarsi di un aborto spontaneo. In questa fase, molte donne possono sperimentare nausea, affaticamento e instabilità ormonale. In generale, la corsa non è controindicata; tuttavia, non si può improvvisare bensì occorre pianificare un programma di allenamento su misura, che si adatti alle nuove esigenze del corpo.

Ciò vale sia per le donne che decidono di iniziare in tale periodo, sia per coloro che praticavano running prima di rimanere incinte; per le prime è consigliabile optare per una corsa molto leggera o una camminata veloce, mentre per le atlete è necessario ridurre intensità e durata delle sessioni di corsa.

Seguendo le suddette indicazioni e affidandosi a professionisti del settore, la corsa nel primo trimestre si rivela particolarmente utile per bruciare grassi e tenere sotto controllo l’aumento di peso, ma anche per prevenire mal di schiena e dolori articolari, nonché ridurre il rischio di diabete gestazionale.

Correre in gravidanza nel secondo e nel terzo trimestre

Il secondo e il terzo trimestre presentano sfide diverse rispetto al primo. Durante questo periodo, il peso del bambino in crescita comporta una pressione maggiore sul corpo della madre, specialmente sulla zona lombare e pelvica. Difatti, in questa fase, la maggior parte delle donne incinte prende in considerazione l'idea di smettere di correre in gravidanza, per passare ad attività aerobiche a basso impatto.

Per alcune future mamme (più allenate o comunque con gravidanze tranquille e che rispettino determinati requisiti), la corsa nel secondo trimestre può ancora essere possibile, ma è comunque importante ridurre ulteriormente l'intensità e monitorare attentamente il proprio corpo.

Invece, nel terzo trimestre la corsa è sconsigliata per la maggior parte delle donne a causa del peso addizionale e della crescente instabilità. Come si vedrà, esistono altre attività più indicate per rimanere allenate e mantenere forza e mobilità, in modo sicuro ed efficace.

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Quali sport fare e quali evitare in gravidanza

Se nel primo trimestre di gravidanza possono essere praticati molti sport, con il trascorrere dei mesi si riducono le attività indicate, per garantire una totale sicurezza, evitando di incorrere in spiacevoli rischi. Ciò detto, esistono comunque diverse opzioni di attività fisica sicure e benefiche.

In primo luogo, le passeggiate a passo sostenuto o l'uso di una cyclette stazionaria possono essere ottime alternative per mantenere la forma fisica. Secondariamente, rappresentano ottime scelte, tra gli altri: il nuoto, lo yoga e il pilates. Il primo riduce la pressione sul corpo e allevia il disagio causato dal peso extra, mentre gli altri sono utili per migliorare la flessibilità e la forza, oltre a favorire il rilassamento.

Al contrario, gli sport da non fare in gravidanza sono quelli ad alto impatto, quali calcio, basket, rugby o boxe. Inoltre, gli sport che comportano il rischio di cadute, come il pattinaggio su ghiaccio o la mountain bike, dovrebbero essere evitati per prevenire traumi addominali.