Anche per i runner più disciplinati ci sono giorni in cui i soliti trucchi di motivazionali non funzionano. E, per coloro che non sono altrettanto disciplinati, la trovare la motivazione può essere ancora più difficile. Secondo una ricerca, infatti, la mancanza di motivazione è alla base del rifiuto dell’esercizio fisico.
Un trucco mentale che i ricercatori hanno recentemente esaminato per aumentare la motivazione potrebbe fornire una chiave per sbloccare la voglia di alzarsi e muoversi. Si tratta dell'allenamento alla mindfulness, ovvero la pratica della presenza e della consapevolezza del proprio corpo, della propria mente e di ciò che ci circonda. Secondo lo studio pubblicato sul British Journal of Health Psychology, non è solo la motivazione che la mindfulness può stimolare.
Mindfulness: come può incidere sull’allenamento
I ricercatori hanno esaminato 1.247 partecipanti provenienti da 91 Paesi, divisi in due gruppi: uno ha svolto 30 giorni di pratica di meditazione consapevole strutturata, che includeva istruzioni su argomenti come definizione di intenzioni, body scan, respirazione profonda e concentrazione sul respiro e autoriflessione. L'altro gruppo fungeva da controllo, ma gli è stato chiesto di prestare molta attenzione durante una sessione giornaliera di ascolto dell'audiolibro Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Entrambi i tipi di sessioni sono stati progettati per essere rilassanti e per stimolare l'ascolto attivo, e avevano la stessa durata di 10 minuti al giorno. Inoltre, sono stati entrambi forniti digitalmente, il che significava che i partecipanti potevano stabilire i propri programmi e fare le sessioni dove e quando volevano.
Dopo 30 giorni, entrambi i gruppi hanno riportato miglioramenti nell'ansia e nel benessere generale, ma il gruppo consapevole ha mostrato livelli significativamente più elevati di interesse nello sviluppo di comportamenti sani, tra cui migliori abitudini del sonno e un esercizio fisico più regolare. I ricercatori hanno suggerito che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che l'allenamento consapevole può avere un effetto positivo sulle capacità di autoregolamentazione, ovvero la capacità di controllare comportamento, pensieri e sentimenti, che sono cruciali per il cambiamento comportamentale. Questo tipo di cambiamento potrebbe persistere anche dopo la fine dell’allenamento di consapevolezza: i partecipanti sono stati contattati due mesi dopo la fine delle sessioni e molti hanno riferito di continuare a fare regolarmente attività fisica e seguire abitudini salutari.
"Questa scoperta potrebbe rappresentare il modo in cui la consapevolezza può portare dalla motivazione esterna alla motivazione intrinseca o interna", ha spiegato l'autore principale Masha Remskar, ricercatrice all'Università di Bath nel Regno Unito. Le ricerche dovranno essere ulteriormente approfondite, ma questi primi risultati dimostrano che solo un mese di sessioni giornaliere di soli 10 minuti ciascuna potrebbe fare una grande differenza nel modo in cui si pensa alla propria salute, inclusa la motivazione all'allenamento.
"I risultati si aggiungono alle prove precedenti che dimostrano che le persone con livelli più elevati di consapevolezza si impegnano in comportamenti più favorevoli alla salute", ha sottolineato. Ad esempio, uno studio del 2022 su Frontiers in Sports and Active Living ha scoperto che la consapevolezza, che quei ricercatori hanno definito come uno stato psicologico di sintonizzazione sul momento presente, può portare a una maggiore motivazione all'esercizio fisico, nonché a livelli inferiori di disagio psicologico. Similmente allo studio recente, quei ricercatori hanno concluso che la consapevolezza tende a funzionare grazie a una maggiore motivazione intrinseca, abbinata a una minore pressione sull'esercizio fisico.
Articolo tradotto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione