Per molte donne che si dedicano al running, la menopausa rappresenta un punto di svolta importante nella loro vita, non solo fisicamente, ma anche mentalmente ed emotivamente. Dopotutto, se la corsa è diventata una parte regolare della propria routine, la menopausa potrebbe portare qualche cambiamento.
Ma cosa succede esattamente quando il corpo attraversa i cambiamenti ormonali della menopausa? E quanto questo influenza la velocità? La resistenza? E come gestire al meglio la cosa?
Correre in menopausa
La menopausa segna la fine del ciclo mestruale di una donna e può essere accompagnata da significative fluttuazioni ormonali. Il calo degli estrogeni e del progesterone può causare diversi sintomi, come vampate di calore, problemi di sonno, stanchezza e sbalzi d'umore. Per le runners, questo può avere effetti diversi sul modo in cui ci si allena.
Oltre ai sintomi più evidenti, molte donne potrebbero anche notare che il loro corpo risponde in modo diverso all’esercizio. Le articolazioni possono sembrare più rigide e il rischio di lesioni, come l’osteoporosi o il dolore muscolare, può aumentare. Ciò non significa che si deve smettere di correre, ma che bisogna attuare alcuni aggiustamenti nel modo in cui ci si allena.
Il cambio di ritmo
Se pensiamo ai cambiamenti che avvengono nel corpo femminile durante la menopausa, non sorprende che anche la forma fisica e la velocità di camminata "peggiorino". Una variazione delle prestazioni è dovuta, pertanto, a una combinazione di fattori.
Massa muscolare e forza
Dopo i 30 anni inizia la perdita di massa muscolare, ma questo processo accelera durante la menopausa a causa della riduzione degli estrogeni. Ciò può influenzare direttamente la velocità, perché la forza muscolare gioca un ruolo cruciale nella corsa. Meno massa muscolare significa che il corpo è meno efficiente nel convertire la forza in velocità. Ecco perché resta importante continuare l’allenamento della forza a qualsiasi età.
Aumento di peso
Molte donne notano un aumento di peso più rapido durante la menopausa, soprattutto nella zona addominale. Questo peso extra può influenzare il ritmo, poiché il corpo deve fare uno sforzo maggiore per continuare a muoversi.
Problemi articolari
Gli estrogeni influenzano anche la densità ossea e la diminuzione di questo ormone può aumentare il rischio di osteoporosi. Articolazioni più rigide e muscoli dolenti possono costringere a camminare più lentamente poiché il corpo impiega più tempo per riprendersi.
Fatica e recupero
Problemi di sonno e fluttuazioni ormonali possono portare affaticamento. Potremmo per esempio notare che il tempo di recupero diventa più lungo e che abbiamo meno energia per un allenamento intensivo. Ciò significa che possiamo raggiungere le massime prestazioni meno spesso, il che influisce sulla velocità a lungo termine.
Si diventa più lente durante o dopo la menopausa?
Sfortunatamente, come sempre, la risposta a tale domanda è un po’ sfumata. Secondo una ricerca dell’Università di Yale, le runners diventano in media più lente dell’1% all’anno dai 40 ai 70 anni. Tuttavia, questo studio presenta numerose lacune e criticità.
Quanto si rallenta durante o dopo la menopausa dipende, tra le altre cose, dalla forma fisica e dalle condizioni prima della menopausa. Secondo l'esperta Stacy Sims, una base solida garantisce effettivamente di soffrire meno dei disturbi della menopausa e di liberarsene più rapidamente.
La luce alla fine del tunnel
Una ricerca americana dimostra quanto segue: sì, molte runners rallentano negli anni che circondano la menopausa. Di quanto esattamente è impossibile dirlo. Ma questo è ancora più importante: dopo la menopausa, una volta superati i fastidiosi disturbi, anche le donne ritrovano una nuova routine.
E con il giusto approccio, possono raggiungere risultati di cui essere orgogliosi, a patto di perseverare. Come ha detto Amanda Thebe, autrice del libro Menopocalypse: "La menopausa non è una grotta, ma un tunnel - con una nuova luce alla fine".
Articolo tradotto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione