Da ormai qualche tempo è tutto un parlare di crioterapia. Questa metodica, un tempo appannaggio degli atleti d'élite e dei facoltosi fan del biohacking, sta rapidamente guadagnando popolarità nel mondo dello sport, diventando una delle tecniche più chiacchierate per il recupero muscolare.
Per i runner, in particolare, l’esposizione al freddo estremo offre numerosi vantaggi, dalla riduzione dell’infiammazione alla gestione del dolore. Questi benefici sono alla base della crescente adesione alla crioterapia, che al di là del trend ha saputo imporsi come protocollo pro-salute degli sportivi, in grado di ottimizzare le performance e prevenire gli infortuni. L’idea di entrare in una cabina gelida o di immergersi in acqua altrettanto fredda può inizialmente apparire estrema, è vero, ma la scienza è in favore della crioterapia. Abbiamo approfondito l'argomento con l'esperta.
Crioterapia: un trattamento antico ripreso dalla medicina sportiva
"Dovete sapere che la crioterapia ha radici che affondano nell'antichità, ma la sua forma moderna nasce negli anni '70 in Giappone, grazie agli studi del Dr. Toshima Yamaguchi - spiega la dottoressa Manela Scaramuzzino, direttore sanitario di Terme di Saturnia Natural Destination -. Originariamente utilizzata per trattare condizioni reumatiche come l'artrite, sfruttando gli effetti antinfiammatori e analgesici del freddo, la crioterapia ha visto un'espansione dei suoi usi in ambito sportivo e benessere. Oggi, non solo viene usata per alleviare il dolore e l'infiammazione, ma anche per stimolare un miglioramento del metabolismo cellulare, favorendo il recupero muscolare, il miglioramento delle performance sportive. Può inoltre prestarsi a supporto in regimi dietetici dimagranti. Il freddo estremo, se applicato in modo mirato e controllato, favorisce una serie di reazioni benefiche all’interno dell’organismo che possono influire positivamente sul recupero fisico e sull’energia".
Seduta di crioterapia: cosa sapere
"Il trattamento di crioterapia avviene principalmente tramite l’utilizzo di camere criogeniche, dove il corpo è esposto a temperature che possono arrivare fino a -160°C, per un tempo che solitamente varia tra 1 e 3 minuti - sottolinea la dottoressa di Terme di Saturnia -. La seduta di crioterapia è rapida e intensamente efficace. L’effetto del freddo sul corpo è immediato e sebbene la sensazione iniziale di freddo intenso possa sembrare estrema, la breve durata rende il trattamento generalmente ben tollerato.
Inoltre come spiega Scaramuzzino: "I benefici principali, molti dei quali già citati, sono il miglioramento del microcircolo, l’aumento del ritorno venoso e un rilascio significativo di endorfine, che contribuiscono a ridurre il dolore muscolare e a migliorare l’umore. Molti utenti riferiscono una sensazione di leggerezza, soprattutto nelle gambe, subito dopo il trattamento".
Crioterapia per runner: recupero muscolare e prestazioni ottimizzate
Ebbene sì: i runner sono tra gli sportivi che maggiormente beneficiano della crioterapia, specialmente dopo allenamenti intensi e maratone. "Per i runner la crioterapia è utilissima per accelerare il recupero muscolare e ridurre il rischio di infiammazioni croniche. Il freddo aiuta a gestire le micro-lesioni muscolari causate dalla corsa e favorisce un rapido recovery - indica la dottoressa Scaramuzzino -. Per ottimizzare i risultati è consigliabile fare una seduta di crioterapia subito dopo l’allenamento, durante una giornata di recupero e riposo. In questo modo si massimizza l’effetto antinfiammatorio e rilassante del trattamento, senza compromettere la reattività muscolare. Durante l'inverno, quando la rigidità muscolare è molto comune, la crioterapia si dimostra utile per contrastare questo effetto fastidioso, migliorando la salute generale delle articolazioni e dei muscoli, supportando il sistema immunitario".