Alcol e sport sembrano appartenere a due mondi opposti, eppure il legame tra attività fisica e contrasto alla dipendenza da alcol è sempre più evidente. Questa dipendenza rappresenta una sfida complessa, che coinvolge aspetti fisici, psicologici e sociali.

Tuttavia, lo sport si sta rivelando un potente alleato anche nel percorso di recupero e definitiva liberazione. In particolare, la nostra amata corsa, con i suoi benefici su corpo e mente, emerge con prepotenza come una pratica capace di ridurre il desiderio di alcol e promuovere uno stile di vita più sano. Uno studio recente ha messo in luce come l’attività fisica regolare possa contribuire a rompere il circolo vizioso della dipendenza, offrendo una via di fuga concreta e sostenibile, dando il via a una vera e propria rinascita personale.

Dipendenza da alcol: come uscirne… di corsa

Come anticipato, la corsa si conferma uno strumento efficace nel contrasto alla dipendenza da alcol. Tale aspetto è evidenziato da uno studio condotto da un team di ricercatori cinesi. Secondo i risultati, la costante pratica di corsa, yoga o nuoto, contribuisce a ridurre il desiderio di alcol grazie alla sua capacità di influenzare positivamente il sistema nervoso centrale. Lo studio ha dimostrato e ribadito per l’ennesima volta (la letteratura scientifica è ricca e pacifica in tal senso) che correre stimola il rilascio di endorfina e serotonina, sostanze chimiche naturali che migliorano l’umore e riducono i sintomi di ansia e depressione, spesso correlate o addirittura alla base della dipendenza.

Un aspetto particolarmente interessante emerso dalla ricerca è che la corsa non agisce solo sul piano mentale, ma favorisce anche una sorta di "ripristino" fisiologico. Gli esperti hanno osservato come l’esercizio fisico contribuisca a migliorare la funzionalità epatica e a ridurre gli effetti dannosi dell’alcol sul corpo, incentivando un ritorno a condizioni di salute ottimali. La corsa diventa così un mezzo per riconnettersi con il proprio corpo, riscoprendo il piacere di prendersi cura di sé e costruendo una routine positiva e sostenibile, così da ricominciare a vivere liberi dalle catene della dipendenza.

mani che tengono un filo con sopra un bicchiere di vinopinterest
Francesco Carta fotografo//Getty Images

Alcol e sport, un binomio perdente

Il consumo di alcol è incompatibile con una vita sportiva sana e performante. Gli effetti negativi dell’alcol sul corpo sono molteplici, poiché esso rallenta i tempi di reazione, riduce la coordinazione e compromette la capacità di recupero muscolare. Nel lungo termine, il consumo abituale di alcol può portare a una diminuzione della massa muscolare e a un peggioramento delle capacità cardiovascolari, rendendo impossibile sostenere allenamenti intensi. Cosa provoca l’alcol ai muscoli? La risposta è chiara: interferisce con la sintesi proteica, ostacolando i processi di rigenerazione e crescita muscolare, essenziali per qualsiasi atleta.

L’alcol, infatti, aumenta i livelli di cortisolo, un ormone catabolico che degrada le proteine muscolari, e riduce la produzione di testosterone. Inoltre, la disidratazione indotta dall’alcol peggiora l’efficienza dei muscoli durante l’esercizio e allunga di molto i tempi di recupero tra un allenamento e l’altro. Non sorprende, quindi, che l’alcol sia praticamente bandito in ogni palestra, ove si promuove un approccio mirato al benessere e alla costruzione di un corpo sano e forte. Oltre all’impatto fisiologico, lo sport e la comunità sportiva giocano un ruolo cruciale nel promuovere uno stile di vita sano e nel supportare chi cerca di allontanarsi dalle dipendenze. Frequentare ambienti come palestre o gruppi di corsa non solo motiva a mantenere la disciplina, ma offre anche un sostegno sociale fondamentale per superare le difficoltà emotive e psicologiche legate alla dipendenza.

Birra e sport: un connubio controverso

Il consumo di birra da parte degli atleti amatori è un tema che genera dibattito. La birra è spesso associata a momenti di convivialità e relax, anche fra gli sportivi. Dopo un allenamento o una gara, condividere una dissetante bionda può sembrare uno dei modi migliori per rafforzare il senso di comunità. Ma il potere socializzante della bevanda non è il solo motivo per cui alcuni sportivi bevono la birra; difatti, alcune teorie sostengono che la bevanda possa rappresentare una fonte di carboidrati e minerali utili per il recupero, grazie alla presenza di vitamine del gruppo B e sali minerali come magnesio e potassio. Ad ogni modo, la birra è comunque un alcolico e, in quanto tale, non rappresenta un’eccezione a quanto detto sinora.

Difatti, i benefici ipotizzati sono ampiamente superati dagli effetti negativi dell’alcol sull’organismo.

mano che dice no a un bicchiere di alcolpinterest
krisanapong detraphiphat//Getty Images

Altri consigli utili per affrontare la dipendenza

Oltre alla pratica regolare di attività sportive, affrontare la dipendenza da alcol richiede un approccio globale che tenga conto degli aspetti fisici, psicologici e sociali. Un primo passo fondamentale è cercare supporto professionale, affidandosi a medici, psicologi o centri specializzati nel trattamento delle dipendenze. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, si è dimostrata particolarmente efficace nell’aiutare a identificare e modificare i comportamenti legati al consumo di alcol.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale: una dieta equilibrata, ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, aiuta il corpo a recuperare dai danni causati dall’alcol e a migliorare il benessere generale.

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Infine, coltivare interessi e hobby al di fuori dello sport, come la lettura, la musica o il volontariato, può rappresentare un ulteriore strumento per riempire il tempo e ridurre il rischio di ricadute. La combinazione di questi elementi, insieme all’impegno personale, offre una base solida per affrontare e lasciarsi alle spalle una delle dipendenze più dannose e difficili da superare.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione