Vento sferzante, temperature vicine allo zero e sbalzi termici tra indoor e outdoor mettono a dura prova la pelle dei runner in inverno. Se dopo ogni corsa all’aperto la cute del viso tira, si arrossa o si screpola, significa che la barriera cutanea è indebolita dagli agenti ambientali, bisognose di cure e protezione extra.
Come metterla al riparo e aiutarla a riprendersi? Lo abbiamo chiesto al dottor Riccardo Midolo, medico estetico e direttore sanitario di LabQuarantadue a Milano.
Grande freddo: protezione della pelle prima, durante e dopo la corsa
La strategia migliore per non ritrovarsi con la pelle sofferente e fragilizzata dal freddo consiste nel giocare d’anticipo. "Prima di uscire a correre, applica sul viso (deterso) una ricca crema barriera con protagonisti ingredienti quali ceramidi, pantenolo e burro di karité, che creano un film protettivo e riducono la dispersione di acqua dalla pelle" consiglia il dottor Midolo.
"Per la zona super delicata delle labbra, opta per balsami ricchi e occlusivi a base di glicerina e cera d’api. Durante la corsa, evita di toccarti il viso con le mani fredde e, se possibile, indossa un passamontagna in tessuto tecnico traspirante per proteggere la pelle dal vento gelido. Al rientro, risciacqua subito il viso con acqua tiepida - mai calda, perché accentuerebbe la disidratazione - e lavala in profondità usando un detergente oleoso o cremoso, che preserva il film idrolipidico. Ora tampona la pelle con un asciugamano morbido, senza sfregare, e applica subito un siero a base di acido ialuronico per ripristinare l’idratazione perduta al gelo" suggerisce l’esperto.
Recupero e riparazione della barriera cutanea danneggiata dal freddo
Se la pelle è già parecchio provata dal freddo, è il momento di intervenire con attivi mirati. "Dopo la corsa, applica un abbondante strato di crema contenente niacinamide, ceramidi e centella asiatica per lenire e ricostruire la barriera cutanea" spiega Midolo.
"Per un’azione intensiva, due volte a settimana ricorri a una maschera idratante a base di aloe vera e squalano. Anche l’alimentazione può dare una mano. Integra nella dieta Omega-3 da pesce o semi di lino, utili per mantenere la pelle elastica e resistente alle aggressioni esterne" suggerisce il dottore. Infine, occhio alla doccia post-allenamento: "Evita saponi aggressivi e limita il tempo sotto l’acqua calda, per non impoverire ulteriormente la pelle. Una volta ogni 2 mesi circa, sì a un trattamento biorivitalizzante dal medico, per rifornire la pelle di idratazione extra, oltre che di preziosi minerali e vitamine, in grado di renderla più forte e in grado di auto-difendersi".