L'ipercheratosi al tallone è un disturbo che colpisce la pelle dell’estremità posteriore del piede. Si tratta di una problematica particolarmente comune tra i runner, a causa dello stress costante a cui sottopongono i loro piedi durante le corse. Difatti, l’ipercheratosi ai talloni può essere considerata una risposta del nostro corpo all'irritazione e alla pressione costante; in particolare, la pelle diventa più spessa e dura proprio per proteggere la zona interessata.
Per gli appassionati di corsa e non solo, prendersi cura dei propri piedi è fondamentale; fortunatamente, come si vedrà, con le giuste precauzioni e i rimedi adeguati, l’ipercheratosi può essere gestita in modo efficace.
L’importante è ascoltare i segnali che il nostro corpo ci invia e nei casi più gravi (quanto a intensità e/o durata) consultare il medico per poter continuare a camminare, correre e svolgere le attività quotidiane al meglio, in serenità.
Perché viene l’ipercheratosi al tallone?
Come anticipato, l'ipercheratosi al tallone nella maggior parte dei casi è scatenata da due cause principali: l'attrito continuo e la pressione eccessiva sulla pelle dei talloni. Questo può accadere per una vasta gamma di ragioni, manifestandosi in vari contesti. Una delle situazioni più comuni è l'uso di scarpe inadeguate o troppo strette. Quando scegliamo calzature che non forniscono al piede il comfort e lo spazio necessario, può verificarsi uno sfregamento per un tempo prolungato, che contribuisce allo sviluppo dell'ipercheratosi.
I runner, con la loro attività, sono particolarmente soggetti a ripetuti e forti impatti durante la corsa; ciò può comportare un ispessimento e un indurimento della pelle dei talloni, in particolare dello strato più esterno (epitelio) a protezione dell’area sottostante (tecnicamente si registra una produzione eccessiva di cellule cutanee).
Quanto detto accade soprattutto nei casi di stress costante, ossia quando si corre per molti chilometri, o comunque molte volte alla settimana e, quindi, i piedi subiscono una pressione significativa.
Infine, la forma naturale dei piedi può influenzare la nostra suscettibilità all'ipercheratosi. Ad esempio, i piedi piatti possono essere più inclini a sviluppare questa condizione a causa della distribuzione del peso in maniera non uniforme sui talloni.
Tipologie di ipercheratosi
L'ipercheratosi al tallone può presentarsi in diverse forme. Le tre tipologie più comuni sono i calli, i duroni e gli occhi di pernice. I calli sono ispessimenti della pelle che appaiono generalmente sul tallone e possono variare in dimensioni e forma, da quella circolare a quella tendente verso l’ovale. In base alla posizione possono essere più o meno dolorosi; ciò dipende dalla frequenza e dalla potenza della frizione a cui sono sottoposti durante il movimento.
I duroni sono aree più estese in cui la pelle è più spessa, di solito più diffusi sulla pianta del piede; in genere vengono considerati meno dolorosi dei calli, ma possono comunque causare fastidi, soprattutto durante la corsa.
Infine, gli occhi di pernice (o tilomi) sono piccole protuberanze, simili ai calli, che si possono formare in tutta l’area del piede; tuttavia, spesso e volentieri compaiono tra le dita dei piedi e la maggior parte delle volte la causa è una una postura errata del piede.
Ipercheratosi tallone: rimedi
Esistono diverse opzioni disponibili per affrontare l'ipercheratosi al tallone, che mirano a migliorare la salute dei piedi e il benessere generale. Preventivamente, ove possibile, i runners dovrebbero evitare di correre su superfici dure come l'asfalto, optando per terreni più morbidi, in cui lo stress sui talloni si riduce notevolmente. In egual modo, è importante, sia a scopo preventivo che curativo, investire su scarpe di alta qualità, ben calibrate in base all’anatomia del piede e che offrano un’adeguata ammortizzazione e il giusto supporto, volto ad alleviare il disagio e progettate proprio per distribuire in modo più uniforme la pressione sui piedi, contribuendo così a ridurre l'attrito che può portare all'ipercheratosi.
Altro elemento fondamentale consiste nella cura quotidiana dei piedi, mediante l’utilizzo di creme, gel oppure oli specifici che aiutano a mantenere la pelle morbida e idratata.
Nei casi più seri, è consigliabile consultare il medico che valuterà il trattamento adeguato alla condizione, fornendo le indicazioni da seguire; difatti, potrebbero rivelarsi necessarie alcune soluzioni, quali una pedicure curativa presso un professionista, l’acquisto di ortesi plantari oppure, quale ultima opzione, l’intervento chirurgico.
Ipercheratosi tallone: rimedi naturali
I seguenti approcci basati su metodi naturali possono aiutarci a gestire correttamente l’ipercheratosi. Uno dei trattamenti più comuni consiste nel mettere i piedi in ammollo in acqua calda con l'aggiunta di sale. Si tratta del classico rimedio della nonna che apporta sollievo, ammorbidisce la pelle ispessita e indurita, riducendo l'infiammazione; inoltre, durante il bagno, è possibile utilizzare uno degli strumenti presenti in commercio per effettuare una limatura dello strato più spesso, in modo delicato e prestando particolare attenzione.
Anche la pietra pomice è funzionale a tale scopo, pure in questo caso, occorre utilizzarla con cautela, al fine di evitare lesioni cutanee. Altro alleato naturale è l’olio di cocco che, grazie alle sue proprietà idratanti, può essere applicato direttamente sui talloni per mantenerli ben idratati. Lo stesso si può fare con l’aloe vera che lenisce la pelle e contribuisce ad alleviare l’irritazione.