Correre con alluce valgo in modo confortevole, senza timore di incorrere in infortuni o di peggiorare la situazione, è possibile, ma solo rispettando alcune semplici condizioni.

Conosciuto anche come cipolla, si tratta di un disturbo molto diffuso che può colpire chiunque, sebbene, come si vedrà, alcune categorie di individui ne siano maggiormente suscettibili. Fra questi rientrano i runner ed è importante, dunque, sapere quali sono le precauzioni necessarie per poter correre con l’alluce valgo in totale sicurezza.

Focus sull’alluce valgo

Il valgismo dell’alluce è la condizione in cui il primo dito del piede è spostato e deviato lateralmente verso le altre dita, a causa di una deformazione del primo metatarso. Tale malformazione, ben visibile anche grazie alla caratteristica protuberanza ossea (esostosi) sulla base laterale del dito, oltre a rivelarsi antiestetica e a compromettere la mobilità del dito, può essere fonte di diversi problemi ben più gravi per sportivi e non; primi tra tutti, il dolore, il gonfiore e l’infiammazione della cipolla metatarsale.

La sensazione dolorosa può rivelarsi persistente o incostante, peggiorare con il movimento e irradiarsi lungo il margine interno del piede. In base all’inclinazione dell’alluce si distinguono, in ordine crescente di gravità, valgismo di primo, secondo e terzo grado. Si tratta di una condizione che può peggiorare con il trascorrere del tempo.

Ad una gravità maggiore corrispondono maggiori rischi di sviluppare deformità strutturali del piede che influenzano la distribuzione del peso corporeo durante la deambulazione, favorendo la comparsa di calli nonché di dolori plantari e alle altre dita dei piedi. Queste ultime, sotto la costante pressione del primo dito, nei casi più critici, possono subire una deviazione assiale e/o ritrarsi, sino ad assumere la conformazione a martello. Il secondo dito nei casi più pronunciati può addirittura sollevarsi e sovrapporsi al dito grande sino a lussarsi.

Le cause dell’alluce valgo comprendono fattori genetici (predisposizione ereditaria a lassità legamentosa), ulteriori e preesistenti alterazioni strutturali del piede, patologie autoimmunitarie, eccessivo stress biomeccanico causato, ad esempio, da una postura scorretta e ultimo, non per importanza, un prolungato uso di scarpe inadatte.

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Alluce valgo: chi colpisce

In linea generale, le persone di sesso femminile sono maggiormente soggette all’alluce valgo; in particolare, le donne adulte, soprattutto durante la mezza età e oltre, sono particolarmente suscettibili a causa dell'uso frequente di calzature strette e non ergonomiche. Vi sono poi alcune condizioni che aumentano il rischio di alluce valgo, quali l'obesità o l’artrite reumatoide. Anche le persone con piedi piatti o pronati sono più inclini a sviluppare il disturbo rispetto ad altri.

Tra gli sportivi, invece, l'alluce valgo può colpire coloro che praticano attività che mettono stress e pressione sui piedi, come, tra le tante, la corsa, il tennis, il calcio e la danza (a maggior ragione nei suddetti sport risulta fondamentale l’uso di scarpe adeguate).

Correre con l’alluce valgo

Nel mondo della corsa, ogni dettaglio è cruciale per ottenere prestazioni ottimali e prevenire infortuni. Uno degli aspetti spesso trascurati erroneamente è l’importanza della salute dei piedi.

Correre con l'alluce valgo rappresenta una sfida, in quanto la deviazione del primo dito del piede può causare diversi problemi. Uno degli effetti più evidenti è un appoggio disarmonico dello stesso, da cui può derivare una tecnica di corsa errata. Ciò, a sua volta, può compromettere l'efficienza della performance e aumentare il rischio di infortuni. Le alterazioni nell'andatura fisiologica causate dall'alluce valgo possono, inoltre, comportare problemi posturali e dolori articolari a livello di ginocchia, fianchi e schiena.

Inoltre, i runner con l’alluce valgo sono più suscettibili a bolle e vesciche, che possono rendere ancor più disagevole la corsa, provocando un dolore debilitante nei casi più critici. È interessante notare che neanche atleti di alto livello sfuggono alla problematica in questione, come dimostrato dal caso del tennista Jannik Sinner, costretto a ritirarsi da tornei importanti, proprio per le vesciche causate dall'alluce valgo.

Per coloro che amano correre e soffrono di alluce valgo, è, quindi, fondamentale adottare le giuste precauzioni e considerare l’eventualità di apportare modifiche alla propria tecnica di corsa per poter continuare a godere di questa pratica sportiva in modo sano e sicuro.

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Correre con alluce valgo: terapie preventiva, conservativa e chirurgica

La prevenzione è il primo passo per affrontare l’alluce valgo e, si ribadisce nuovamente, il consiglio è quello di indossare scarpe comode che rispettino la forma naturale dell'arco plantare. Al contrario, è necessario evitare le calzature con pianta e punta stretta, nonché con tacco alto, che possono alimentare il problema. I tacchi, in particolare, non dovrebbero superare i 4-5 cm, poiché costringono il piede in una posizione innaturale.

Per trattare l'alluce valgo in modo conservativo e arginare il progressivo peggioramento, i plantari possono essere utili per ridurre il sovraccarico nella parte anteriore del piede, alleviando la sintomatologia dolorosa. Inoltre, i trattamenti fisioterapici e l'uso di farmaci per far diminuire il dolore e l'infiammazione possono contribuire a migliorare la qualità della vita. Infine, per evitare il peggioramento dell'alluce valgo, è fondamentale gestire la condizione a 360°, prestare attenzione anche alla postura e al controllo del peso corporeo.

Tuttavia, se i sintomi sono gravi e le suddette terapie non si rivelino efficaci, la chirurgia diventa l’opzione da considerare per far rientrare l’alluce valgo. Dopo l’intervento, in genere, si può tornare a correre non prima di due o tre mesi, seguendo sempre le indicazioni del chirurgo e del fisioterapista per garantire una corretta ripresa.