La sindrome femoro rotulea, nota anche come condropatia rotulea, è una condizione che può avere un forte impatto sulla nostra qualità della vita. Può colpire uomini e donne di diverse età, sebbene queste ultime, in percentuale, ne siano maggiormente soggette, e interessa soprattutto coloro che svolgono regolare attività fisica a livelli abbastanza intensi, in particolare i runners.

Difatti, così come vari altri disturbi, la sindrome femoro rotulea è ben nota agli amanti della corsa, i quali devono porre una maggiore attenzione e ascoltare sempre il proprio corpo.

Fortunatamente, con l’approccio corretto e la giusta cura indicata da professionisti qualificati, è possibile gestire e superare la condizione in questione.

In cosa consiste la sindrome femoro rotulea

Si tratta di una condizione che colpisce la rotula, l'osso situato nella parte anteriore del ginocchio. Più precisamente, è un’iperpressione della rotula verso l’interno o l’esterno, che causa uno sfregamento anomalo con il femore durante il movimento del ginocchio.

Tale zona del corpo è particolarmente stimolata durante la corsa, poiché funge, appunto, da punto di contatto tra il femore e il tendine rotuleo e, se sottoposta a stress eccessivo o ripetuto, possono verificarsi problemi. Per tale ragione, la condropatia rotulea interessa maggiormente gli sportivi che praticano attività in cui il ginocchio è sollecitato ripetutamente, come la corsa.

La sindrome femoro rotulea è spesso il risultato di un'irritazione o di un'infiammazione della cartilagine sotto la rotula che, come si vedrà, comporta diversi sintomi.

Quanto dura la condropatia rotulea?

La durata della sindrome femoro rotulea può variare da persona a persona e dipende dalla gravità della condizione, dalla causa sottostante e dalla risposta al trattamento; pertanto, non è possibile indicare con precisione quando si guarisce.

In generale, si registrano casi in cui il dolore alla parte anteriore del ginocchio è temporaneo e tende a scomparire dopo un periodo di riposo con un adeguato trattamento conservativo, mentre vi sono altre situazioni in cui la condropatia rotulea persiste per settimane o persino mesi. Quando ciò accade, si parla di patologia cronica, con frequenti recidive, qualora non si agisca sul problema alla radice.

Certamente, anche i primissimi segnali non vanno ignorati continuando a svolgere le normali attività e, soprattutto, a correre, in modo da non incorrere in problemi più gravi a lungo termine.

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Le cause della sindrome femoro rotulea

I fattori che possono portare all'insorgenza della sindrome sono numerosi. Innanzitutto, le alterazioni anatomiche o posturali, come il ginocchio valgo o alcuni problemi legati alla colonna vertebrale possono influenzare l'allineamento del ginocchio e l'equilibrio muscolare.

Anche i traumi diretti o indiretti, come lesioni o lussazioni della rotula, fratture di femore o tibia, lesioni di legamenti o tendini, possono innescare la sindrome femoro rotulea. Inoltre, il sovraccarico e l'eccessivo sforzo funzionale o sportivo, come salti ripetuti o flessioni del ginocchio richiesti da diverse attività come corsa o calcio, rappresentano un’altra possibile causa della sindrome, in quanto possono provocare danni alla cartilagine articolare e al tessuto connettivo.

Infine, altri fattori come l'obesità, l'invecchiamento, l'artrite o malattie reumatiche possono anche aumentare il rischio di sviluppare la condizione in questione.

Sindrome femoro rotulea: sintomi

La sindrome si manifesta attraverso una serie di sintomi che possono variare in intensità, influenzando la routine quotidiana di coloro che ne soffrono. Uno dei sintomi più comuni è il dolore al ginocchio, spesso localizzato nella parte anteriore, proprio sotto la rotula. Questo dolore può presentarsi in modo acuto o come una sensazione sorda, e tende a peggiorare durante l'allenamento.

Altri segnali sono dei rumori, quali scricchiolii o crepitii, che possiamo avvertire sia quando pieghiamo il ginocchio che quando lo estendiamo, a causa della frizione tra la rotula e la cartilagine femoro rotulea. Inoltre, è piuttosto frequente il gonfiore del ginocchio colpito, poiché infiammato.

Ancora, la debolezza muscolare è un sintomo che può accompagnare la sindrome femoro rotulea e incide sulla stabilità complessiva del ginocchio. Infine, nei casi più seri, il movimento del ginocchio può essere significativamente limitato, soprattutto nei piegamenti, il che rende difficile anche, semplicemente, camminare.

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Come si cura la condropatia rotulea?

Le opzioni di trattamento disponibili per affrontare la sindrome femoro rotulea sono varie. Preliminarmente, per gestire questa condizione è essenziale il riposo; infatti, è necessario sospendere temporaneamente le attività ad alto impatto, come la corsa, per consentire al ginocchio di recuperare, applicando il ghiaccio diverse volte al giorno.

Inoltre, la terapia fisica può essere estremamente utile, in quanto il fisioterapista può guidarci nell'esecuzione di esercizi mirati per la sindrome femoro rotulea, volti a rafforzare i muscoli del ginocchio e migliorare la sua stabilità, riducendo il dolore e prevenendo eventuali recidive.

Durante l'attività fisica, per alleviare il disagio, potremmo considerare l'uso di supporti come le ginocchiere per offrire un sostegno aggiuntivo al ginocchio; ciò detto, sarà il professionista a indicarci che allenamento e che tipo di sport fare con la condropatia. Infine, il medico valuterà la prescrizione di farmaci per ridurre il dolore o infiltrazioni di corticosteroidi per attenuare l'infiammazione e, nei casi più gravi, l’operazione chirurgica.

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