Frattura femore, i tempi di ripresa possono essere purtroppo piuttosto lunghi. Non tutti lo sanno, ma è proprio questo uno tra gli infortuni più diffusi tra i runner.

Può trattarsi di una frattura da stress, causata quindi da uno squilibrio tra le sollecitazioni meccaniche dell’attività sportiva e il livello di sopportazione dell’osso. Può però trattarsi anche della diretta conseguenza di una brutta caduta.

Frattura femore, i tempi di ripresa nei casi meni gravi

Le fratture del femore da stress e atipiche, possono solitamente essere gestite in modo conservativo.

Non è quindi necessario un intervento chirurgico, bensì semplicemente un periodo di fermo dall’allenamento. In alcuni casi è anche persino possibile continuare ad allenarsi, ma a un livello nettamente inferiore dal punto di vista dell'intensità rispetto a quello abituale.

Per tornare a un pieno stato di salute è solitamente necessario un tempo di ripresa per la frattura femore che varia da otto a quattordici settimane.

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Tempi di ripresa dopo frattura femore e intervento chirurgico

Nel caso in cui invece la frattura sia scomposta e di più grave entità, l'intervento chirurgico si rende necessario, attraverso metodi di fissazione interna o esterna. Quanto tempo ci vuole per guarire da una frattura al femore? I tempi di ripresa, in questo caso, saranno sei mesi per ottenere una completa guarigione e tornare ad allenarsi senza alcuna difficoltà.

Quanto tempo ci vuole per camminare dopo frattura femore? Non si deve credere che sia necessario lo stesso lasso di tempo per provare a camminare. Grazie ai nuovi sistemi di fissazione è possibile caricare sulla gamba operata persino il giorno dopo l’operazione. Dopo qualche settimana si ha modo di tornare a camminare come se nulla fosse, in alcuni casi con l’ausilio di magari delle stampelle.

Quali sono le complicanze principali delle fratture femorali?

I tempi di ripresa e recupero di una frattura femore sono, come abbiamo detto, piuttosto soggettivi, anche perché in alcuni casi potrebbero avere luogo delle complicanze che vanno ad allungare le tempistiche.

Se il femore non viene allineato in modo corretto, una gamba potrebbe risultare più corta rispetto all’altra e potrebbero insorgere di conseguenza dolori all’anca oppure al ginocchio. A causa della frattura stessa alcuni soggetti possono incorrere in lesioni a muscoli, tendini, legamenti e persino vasi sanguigni. Impossibile poi non menzionare le possibili complicanze chirurgiche, come infezioni o coaguli di sangue.

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Cosa fare dopo l'intervento al femore?

È fondamentale ascoltare il proprio corpo e in caso di dolore intenso o altre problematiche fare immediatamente riferimento al proprio medico curante. È ovviamente necessaria la fisioterapia, così da riuscire a rafforzare i muscoli intorno all’osso e riprendere le attività quotidiane quanto prima. La fisioterapia deve essere effettuata con un esperto del settore ovviamente, direttamente nel suo studio, in una palestra oppure presso il proprio domicilio.

Non deve trattarsi di una tantum, i fisioterapisti infatti insegnano anche tutta una serie di esercizi da effettuare in autonomia ogni giorno così da velocizzare i tempi di ripresa frattura femore.

Può essere utile a questo proposito anche la magnetoterapia. Sfrutta, come dice il nome stesso, il potere dei campi magnetici per ridurre l’infiammazione e il dolore, stimolare la circolazione e velocizzare la fissazione delle ossa.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione