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Infortuni lombari e running: quali sono le cause, come trattarli e prevenirli

Il fisioterapista Matt Bergin analizza le cinque cause più comuni del dolore lombare dovute alla corsa e indica come trattarle nel modo corretto

By e Matt Bergin
lower back pain when running
Getty Images

Gli infortuni nella zona lombare sono uno dei problemi più comuni che si riscontrano in ambulatorio, e non necessariamente solo tra i runner. Stare tanto tempo seduti, guidare e avere una vita "statica" non favorisce la formazione di lombardi forti ed elastici.

In chi corre, il controllo della parte bassa della schiena e del bacino è fondamentale. Considerateli come le fondamenta di una casa: se queste sono deboli e instabili, tutto ciò che è costruito sopra non funziona bene. In queste aree la mancanza di forza, controllo e stabilità non solo provoca dolore lombare durante l'allenamento, ma è anche la causa di comuni infortuni da uso eccessivo, come la tendinopatia dell'achilleo, il ginocchio del corridore e vari problemi del piede.

Tuttavia, il dolore lombare da corsa può essere scatenato da diverse cause, quindi è importante stabilite una diagnosi corretta. Il fisioterapista Matt Bergin, illustra le cinque cause più comuni di questo infortunio e come trattarle.


Quali sono le cause del dolore lombare da corsa?

1. Muscolare

Il mal di schiena muscolare è probabilmente il problema più comune per i lombari. Questi infortuni non sono sempre il risultato di un grosso sollevamento di carichi, ma spesso si verificano in posizioni di piegamento e torsione. I muscoli della schiena (detti anche muscoli paraspinali) corrono ai lati della colonna vertebrale, quando lavorano insieme, mantengono alti e stabili mentre si cammina e si corre. Invece quando agiscono isolatamente su uno dei due lati, lavorano insieme ai muscoli stabilizzatori dell'anca, sul lato opposto, per controllare i movimenti del bacino.

Se la corsa provoca ripetutamente dolori lombari, ma non c'è stato necessariamente un momento specifico di infortunio, il problema potrebbe essere dovuto a una debolezza di fondo dei muscoli lombari e dei glutei, che causano un sovraccarico e un irrigidimento.

Sintomi

- Sensazione di spasmo inizialmente nella parte bassa della schiena. In genere è unilaterale, ma non sempre.

- Il dolore è inizialmente acuto e poi diventa meno accentuato.

- Raramente si verificano sintomi riferiti alle gambe, ma possono capitare nei muscoli dei glutei.

- Dolore quando ci si allunga dal lato del fastidio.

- Dolore localizzato.


Come trattarlo

- Riposo dinamico: anche se per giorni potreste desiderare di non fare altro che stare sdraiati, continuate a muovervi dolcemente.

- Stretching delicato: quando il dolore acuto si è attenuato.

- Terapia del calore: i muscoli doloranti gradiranno il calore, che sia una borsa dell'acqua calda o un bagno.

- Massaggio: all'inizio può aiutare i muscoli, ma non esagerate con il trattamento, il massaggio deve essere leggero.

- Rafforzare: questo è particolarmente importante se non è la prima volta che vi infortunate. Spesso i muscoli si irrigidiscono perché sono deboli. Gli esercizi di rafforzamento degli addominali, della schiena e dei glutei sono quelli su cui concentrarsi.

2. Faccette articolari

Le faccette articolari sono le articolazioni della colonna vertebrale che si trovano tra i segmenti spinali. L'angolo in cui si trovano determina i movimenti che si verificano in queste zone: la parte bassa della schiena consente per lo più la flessione in avanti o all'indietro, oltre a una certa flessione laterale e alla torsione, mentre la parte alta della schiena consente una maggiore rotazione e flessione laterale.

Quando corriamo, queste articolazioni sono esposte a grandi sforzi e sollecitazioni. La forza dei muscoli lombari, addominali e glutei è essenziale per fornire sostegno e stabilità a queste articolazioni.

Sintomi


- Dolore lombare che si irrita quando ci si piega all'indietro.

- La corsa in discesa può spesso peggiorare la situazione.

- Stare in posizione eretta per lungo tempo può provocare fastidi.

Come trattarlo

- Terapia del calore: come per gli infortuni muscolari della schiena, anche nel caso di un problema alle faccette articolari è probabile che si verifichi un'area localizzata nella muscolatura della parte bassa della schiena, soprattutto in corrispondenza dell'articolazione problematica. All'inizio il calore, il rilassamento e i movimenti molto delicati sono la soluzione migliore.

- Aprire le articolazioni facciali: una volta che il fastidio iniziale si è attenuato, è consigliabile una combinazione di flessioni (piegamenti in avanti) e rotazioni, per "aprire" queste articolazioni e creare un po' più di spazio tra di esse. Questo dovrebbe contribuire ad alleviare i dolori. Gli esercizi più indicati sono la posa del bambino e l'abbraccio delle ginocchia.

- Rafforzare i muscoli addominali e i glutei aiuta a controllare la schiena e la posizione del bacino durante la corsa. La debolezza di uno dei due (o di entrambi) tende a provocare un eccessivo inarcamento della schiena e un ribaltamento del bacino in avanti, comprimendo le faccette articolari della schiena. Esercizi come i ponti per i glutei, le spinte dell'anca e i deadbug sono un buon inizio, ma l'attenzione deve essere rivolta al controllo della posizione della schiena e del bacino durante il movimento. Questi esercizi dovrebbero essere iniziati solo dopo aver completato un movimento senza sentire dolore nella parte bassa della schiena.

3. Articolazione sacroiliaca

Le articolazioni sacroiliache si trovano tra le ossa ilio (pelviche) destra e sinistra e l'osso sacro centrale. Queste articolazioni sono irregolari e forma di "C". Quando ci muoviamo hanno il compito di fornire stabilità e trasferire il carico e le forze lungo il corpo. La stabilità di questa articolazione deriva dall'ampia rete di legamenti fibrosi e di muscoli che vi si collegano.

Sintomi


- Stanchezza e indolenzimento: indolenzimento lombare o una vaga tensione attraverso il bicipite femorale superiore o in profondità nei glutei.

- Raramente ci si ricorda di come si è verificato l'infortunio.

- Si può avvertire una sensazione di pigrizia della gamba o di trascinamento della stessa durante la corsa. Anche la mancanza di potenza durante la corsa è una costante comune tra i runner con questo infortunio.

Come si cura


- Rilascio autonomo dei muscoli. È indispensabile, soprattutto quando si tratta di rilasciare i muscoli glutei profondi. È possibile farlo utilizzando una pallina da massaggio per scaricare il piriforme, un piccolo muscolo a forma di piramide che si trova nell'anca e che collega la parte anteriore del sacro (la base della colonna vertebrale) alla parte superiore del femore (osso della coscia). È sufficiente procurarsi una pallina da tennis, sedersi su di essa e appoggiarvi il piriforme.

- Rafforzare i muscoli che favoriscono la stabilità dell'articolazione. I due principali gruppi di muscoli che collaborano alla stabilità dell'articolazione sono i glutei e gli addominali (tronco). Questi aiutano a controllare e limitare i movimenti eccessivi, in particolare l'inarcamento incontrollato della schiena, la discesa del bacino da un lato e la rotazione del tronco.

4. Dischi

I dischi sono i cuscinetti che si trovano tra le vertebre adiacenti della schiena. Sono fibrosi all'esterno e gelatinosi all'interno, ma con l'età tendono a perdere la loro spugnosità, diventando più sottili e fibrotici. Contrariamente a quanto si crede, i dischi non scivolano fuori posto, ma quando uno si lesiona spesso si crea un rigonfiamento.

In alcuni casi, questo rigonfiamento può trasformarsi in una perdita di liquido con il fluido che fuoriesce dall'interno del disco. Possono verificarsi sintomi riferiti alle gambe, in quanto il disco premendo sul nervo sciatico della parte bassa della schiena lo irrita. Se si avverte dolore alla schiena e/o alle gambe e si riscontrano anche alterazioni del controllo della vescica e dell'intestino è necessario consultare immediatamente un medico.

Sintomi


- Dolore lombare che di solito peggiora piegandosi in avanti. Oppure quando si sta seduti per lunghi periodi o ci si alza.

- Formicolio e debolezza agli arti inferiori.

- Tosse e starnuti dolorosi.

Come trattarlo

- Riposo iniziale: in caso di rigonfiamento acuto del disco, la cosa migliore inizialmente è il riposo. Evitate le attività che lo aggravano, ma continuate a muovervi, se possibile.

- Una volta che la fase acuta si è stabilizzata, si possono eseguire degli allungamenti mirati, soprattutto in estensione (inarcamento all'indietro) e in rotazione. Un ottimo allungamento è la posizione del cobra, in cui ci si sdraia sul davanti e si solleva delicatamente il petto dal pavimento usando gli avambracci. Anche allungamenti rotatori della schiena possono essere efficaci una volta che il dolore iniziale si è attenuato.

- Rafforzare: con l'avanzare dell'età si perde naturalmente elasticità e si fa più fatica a mantenere la massa muscolare: ciò richiede un regolare allenamento di forza. L'obiettivo dovrebbe essere quello di lavorare sui glutei, sulla parte bassa della schiena e sui muscoli addominali; il pilates può essere un ottimo strumento in questo senso. Un regolare esercizio di mobilità è estremamente utile, soprattutto se siete persone che passano ore e ore davanti al computer.

5. Nervi

I nervi degli arti inferiori hanno origine dalla parte bassa della schiena (detta anche colonna vertebrale lombare) e il più comune è il nervo sciatico. Il nervo sciatico ha piccoli rami che si intrecciano e si snodano lungo la gamba, alimentando diversi gruppi di muscoli e diverse aree della pelle. L'irritazione di questo nervo alla radice o all'uscita dalla colonna vertebrale può provocare sintomi lungo la gamba, sia che si tratti di tutta la gamba o di zone specifiche.

Il termine "sciatica" descrive semplicemente il dolore che il nervo provoca lungo la gamba. Purtroppo non ci dice necessariamente quale sia la causa: è il disco o l'articolazione facciale? Oppure è il muscolo piriforme? Fino a quando non si è determinata la causa, i sintomi sono destinati a persistere.

I sintomi


- I nervi spesso presentano una serie di sintomi diversi, tra cui fastidi pungenti, formicolio, intorpidimento, bruciore, debolezza e una sensazione generale di dolore lungo tutto l'arto.

- In genere, più il nervo è irritato, più i sintomi sono evidenti: per esempio, un rigonfiamento discale acuto che preme pesantemente sul nervo può dare una sensazione di bruciore costante e aggressivo lungo la gamba, mentre un rigonfiamento discale in via di risoluzione può dare solo un formicolio intermittente nella zona esterna del polpaccio.

Come trattarlo

- Lavorare sulla funzione dei nervi: una volta scoperta l'origine dei sintomi nervosi, si può lavorare sulla funzione del nervo, che consiste nel garantire che i nervi "scivolino" senza problemi attorno alle strutture situate nelle vicinanze: qualsiasi irrigidimento di un muscolo o di un'articolazione attorno a un nervo può influire sulla sua funzione!

Eseguendo alcuni esercizi di mobilità possiamo contribuire a ripristinare questo "scorrimento". Ecco un buon esempio di esercizio di mobilità neurale che potete provare a casa.

Esercizi di mobilità neurale

  1. Sedetevi sul bordo di un tavolo o di un piano di lavoro, con le gambe a penzoloni.
  2. Posizionate le mani nella parte bassa della schiena, abbassate il mento verso il petto e (leggermente) la schiena.
  3. Una volta in questa posizione, puntate le dita dei piedi lontano da voi e raddrizzate la gamba interessata.
  4. Una volta in questa posizione, puntate le dita dei piedi verso di voi e contemporaneamente guardate verso l'alto: potreste sentire una leggera trazione lungo la parte posteriore della gamba o nella regione glutea.
  5. Ripetetelo 15-20 volte, da due a tre volte al giorno.
  6. NB: I nervi non amano essere stirati in modo troppo aggressivo, quindi non fate un allungamento troppo profondo per non irritare ulteriormente la zona.

    Best exercises to strengthen the trunk and lower back

    double line break

    Abdominal exercises

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    The following exercises really focus on developing strength in the abdominal and trunk muscles.

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    Deadbugs – single-leg lower

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    1. Lie face-up on the floor with your arms and legs in the air, knees bent to 90 degrees.
    2. Gently press the lower back into the ground, bracing your abdominals as you do so – maintain this position throughout.
    3. Slowly and simultaneously (2secs) lower your right leg until your heel nearly touches the floor and raise your left arm behind you until your hand nearly touches the floor.
    4. Return to the staring position and repeat on the opposite side. That’s one rep.

    Sets/reps: Perform 10-20 reps for 2-3 sets, but focus on quality over quantity

    NB: If you find this too challenging and you cannot control the lower back position, initially focus on just the leg movement and start by keeping the lowering leg slightly bent – this will make things easier.

    Plank

    Immagine non più disponibile
    1. Lie face down on the floor, forearms on a mat, elbows under shoulders and your legs together, balancing on your toes.
    2. Brace your core and raise your hips so your body is in line.
    3. To make it more difficult, raise one foot off the floor.

    Sets/reps: Hold for 30 secs, rest, repeat.

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    Side plank

    Immagine non più disponibile
    1. Lie on your right side with your knees straight.
    2. Prop up your upper body on your right elbow and forearm, with your legs straight and stacked one on top of the other.
    3. Raise your hips until your body forms a line from your ankles to your shoulders.
    4. Repeat on the other side.
    5. To add difficulty, lift your top leg toward the ceiling.
    6. If you find this too challenging begin with a half side plank: lay in the same starting position as the full plank but keeping both legs stacked on top of one another. bend the knees to 90 degrees. Push through your knees to raise your hips into the air as with the full plank.

    Sets/reps: Hold position for 30-45 seconds on each side, for three sets.

    Glute exercises

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    This next group of exercises focus on the gluteal muscles, especially the gluteus maximus and gluteus medius – both which provide control and stability around the pelvis, especially when running.

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    Glute bridges

    Immagine non più disponibile
    1. Lie on your back, knees bent and feet flat on the floor.
    2. Gently brace through your abdominal muscles and then raise your hips into the air so your body forms a line from knee to shoulders.
    3. Hold for a moment at the top then lower to the starting position.
    4. Repeat this for 15 reps x 3.

    NB: To add difficulty, try adding a resistance band just above the knees. Prior to raising the hips, gentle push the knees out into the resistance band and maintain this pressure throughout.

    Hip thruster

    Immagine non più disponibile
    1. Sit with feet flat on the floor in front of a workout bench or stable chair at home.
    2. Rest your shoulder blades directly across the surface. Walk your feet out until they are slightly in front of your knees. This is your starting position.
    3. Gently brace through your abdominals and push through your heels to raise your hips up into the air. Only raise up to the point where your body forms a straight line from shoulders to knees. Do not allow your lower back to excessively arch!.
    4. Reverse the movement to return to the start.

    Sets/reps: 3 sets of 15 reps

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    Hip hitch

    Immagine non più disponibile
    1. Stand with your right leg on a step and with your left foot hanging off the side of the step.
    2. Keeping both knees straight slowly drop the left hip down so the left foot drops below the level of the step.
    3. Push through the right leg on the step to raise and ‘hitch’ the hip back up. Hold for a moment at the top, then repeat.

    Sets/reps: Perform 15-20 repetitions, for 3 sets, on both legs

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