Fedelissime, compagne di gare e allenamenti, le scarpe da corsa sono davvero le migliori amiche dei runner. Sbarazzarsi di un paio e cambiarlo è sempre difficile, ma dopo tanti chilometri percorsi è una conseguenza inevitabile.

L'"amore" dei runner verso le scarpe non è solo una questione affettiva, ma anche di comodità, con il tempo infatti le calzature sembrano ammorbidirsi e adattarsi ai nostri piedi, divenendo sempre più perfette, fino a quando improvvisamente non lo sono più. Il fatto è che nessuna scarpa è infinita. Quindi, dal momento in cui si apre la scatola, fino al giorno in cui le si toglie per l’ultima volta, ci si domanda con un po' di curiosità: “Per quanto tempo dureranno?”.

Scarpe da corsa: quanti chilometri ci puoi correre?

L’aspettativa di vita delle scarpe da corsa dovrebbe essere misurata in chilometri piuttosto che in mesi o anni. Generalmente tra i 600 e gli 800 chilometri, a seconda della struttura del modello. Ma ci sono molti fattori che influiscono. Alcuni di questi includono le abitudini di chi le indossa, l’andatura, il tipo di terreno su cui si corre più sovente, anche la temperatura dei luoghi in cui ci si allena, in quanto tutti questi fattori contribuiscono nel determinare l’usura della scarpa.

Il chilometraggio settimanale di ogni runner gioca un ruolo importante. Un maratoneta che percorre circa 80 o 100 chilometri a settimana in allenamento, per esempio, dovrà probabilmente sostituire le scarpe prima della maggior parte dei runner.

Ciò che spesso si dimentica è che il tasso di degrado delle scarpe da corsa può essere notevolmente influenzato dall’utilizzo quotidiano, al di fuori della corsa. Andare a fare shopping, portare a spasso il cane e indossarle per fare le commissioni o le uscite serali sono tutti fattori che si sommano. Ogni volta che il piede tocca terra nella scarpa da corsa, si comprime l’intersuola: alla lunga, ogni schiuma si scarica e non rimbalzerà̀ più.

Anche la tecnologia gioca un ruolo importante. La costante evoluzione che riguarda sempre più insistentemente l’uso di schiume leggere, intersuole più spesse e l'introduzione di piastre in fibra di carbonio fanno sì che alcune scarpe abbiano un ciclo di vita più breve rispetto ai canoni classici, altre addirittura migliorano quelle performance di riferimento.

scarpe ammortizzatepinterest
Runner's World Italia

Quando cambiare le scarpe da corsa

La prima cosa da fare per sapere quando cambiare le scarpe da corsa è conoscerne il chilometraggio. Per farlo oggi sono disponibili diverse app e tool che automaticamente lo aggiornano dopo ogni corsa. Ma se non si è tenuto traccia del chilometraggio, l'unico modo è controllare il loro aspetto in modo minuzioso. Controllate se ci sono buchi nella tomaia, se la schiuma sembra sgonfia/deformata o se il battistrada comincia a consumarsi.

Oltre a tenere d’occhio le condizioni della scarpa, è importante prestare attenzione a come il corpo reagisce durante e dopo una corsa. I dolori al ginocchio e ai fianchi sono una spia che le scarpe molto probabilmente devono essere sostituite.

Brooks Brooks Ghost 16

Brooks Ghost 16

Ghost è uno dei modelli di scarpe da corsa più venduti al mondo. La nuova Brooks Ghost 16 ha intersuola più leggera e ammortizzata.

Dunque, è importante sia per la performance che per la prevenzione degli infortuni, sostituire la scarpa al momento giusto, senza esitare. È chiaro che ciò̀ non è sempre facile, prima di tutto per motivi economici e poi, a volte, anche per motivi affettivi.

Ecco allora qualche consiglio che può aiutare ad allungare la durata delle vostre calzature preferite.

1. La scarpa giusta per ogni attività

Per prima cosa, usatele per correre e soltanto per correre. Se andate in palestra per allenamenti di forza o lezioni di kickboxing, procuratevi una scarpa da cross training più robusta e adatta alle attività di movimento laterale.

2. Utilizza più di un modello

Non è sbagliato avere più di un paio di scarpe da corsa, in base alle diverse attività che si praticano. La rotazione costante delle scarpe in funzione del terreno, della distanza e del tipo di allenamento aiuta ad aumentare la loro vita. Fatevi aiutare da un professionista nella scelta per essere sicuri che la scarpa sia quella giusta per voi.

Asics Gel Kayano 31

Gel Kayano 31

Quante sono le scarpe che portano il nome del loro inventore. Io ne conosco solamente una ed è la Asics Gel Kayano, creata dal designer Toshikazu Kayano, ormai 31 anni fa, con l’obiettivo di dare una risposta importante a tutti quei runner che soffrono di eccesso di pronazione e che necessitano di più stabilità. Il suo progetto ha fatto scuola dando vita a una vera e propria categoria di scarpe nota come “antipronazione” o “massimo controllo”. Un fenomeno che ha tenuto banco per decenni e che solo recentemente è stato messo da parte grazie ai nuovi sviluppi delle scienze biomeccaniche e delle tecnologie che hanno imposto sul mercato nuovi concetti di “stabilità” meno invasivi e più naturali.

3. Prenditi cura di loro

Le scarpe da corsa non vanno certo coccolate, ma ci sono alcune cose che possono aiutare. Custodirle al posto giusto, per esempio. Lasciare un paio di scarpe a temperature estreme per lunghi periodi di tempo accelera il loro deterioramento.

4. Non metterle in lavatrice

Anche il lavaggio deve essere fatto nel modo corretto. Le scarpe da corsa sono state fatte per sporcarsi, ma trascurarle del tutto può compromettere sia il loro aspetto che il funzionamento.
Il lavaggio a mano, solo con una spazzola e l’acqua, è il metodo più sicuro per pulirle senza danneggiare nessun materiale. La lavatrice può essere un’alternativa, ma senza utilizzare acqua calda e detersivi che potrebbero danneggiare i tessuti e le mescole dell’intersuola oltre a sciogliere la colla che li tiene insieme, causandone la lenta disintegrazione.