Ritorno alle origini, sguardo in avanti. Con la nuova Wave Rider 27, il marchio giapponese Mizuno punta a rimarcare questa filosofia. Il brand lancia in estate la nuova versione delle sue scarpe da running più iconiche, mescolando tradizione ed innovazione e proseguendo l'evoluzione dei concetti di ammortizzazione e reattività che contraddistinguono il modello dal 1997, anno in cui fece il suo debutto la piastra Wave, che si rinnova. Il nuovo modello trae ispirazione dall'edizione precedente, ma i cambiamenti, per quanto poco appariscenti, rappresentano migliorie sostanziali.
Rider 27, linguetta semi integrata e intersuola Enerzy più spessa
Cominciando ad analizzarla dalla parte più alta, questa scarpa si distingue per la presenza di una linguetta semi integrata nella tomaia, con cuciture laterali che garantiscono che il piede sia più stabile e fermo durante la corsa e che il runner possa regolarne il contatto con la linguetta. L’interscuola è in schiuma Mizuno Enerzy, in una versione più spessa e più ammortizzata, proseguendo lo sviluppo che il materiale sta osservando dalla sua introduzione tre anni fa. Il brand dichiara una crescita del 15% per l’ammonizzazione e del 17% per la reattività e che il 90% del materiale impiegato nella Wave Rider 27 è ecosostenibile. Nonostante l’aumento dei volumi dell'intersuola, sono stati limati circa 5 grammi di peso rispetto alla precedente versione.
Nel nuovo modello si rinnova la piastra Wave con alette di supporto laterali
La novità più importante di questa scarpa da corsa è la presenza di una piastra Wave dal design completamente rinnovato. Questa piastra ha tradizionalmente una funzione stabilizzante ed è realizzata in Pebax Rnew. Al profilo tradizionale della tecnologia, Mizuno aggiunge due alette laterali leggermente rialzate, visibili nella scarpa sia internamente che esternamente. “Per il 27esimo anniversario di questo modello, ci sono importanti novità – illustra Davide Rodia, responsabile prodotto running di Mizuno Italia – il materiale dalla tomaia è di nuova generazione e consente una grande traspirabilità e un’importante adattabilità al piede, che passa anche attraverso la linguetta semi integrata, per migliorarne la calzata.
L’intersuola, più spessa di circa 2 millimetri rispetto al passato, realizza una scelta che migliora il confort e allo stesso tempo favorisce la reattività. Questo è il concetto al centro della progettazione della Wave Rider 27. Le due alette laterali della piastra Wave, integrate nell’interscuola, contengono il piede in un alloggiamento a forma di conchiglia. L'obiettivo è quello di fornire maggiore stabilità, soprattutto durante la dinamica della corsa, quando consente al piede di restare in asse in fase di rullata. Questo, oltre a garantire stabilità costante, riduce la naturale tendenza a pronare con l’aumento della stanchezza, anche se la Rider resta una scarpa neutra”.
Rinnovato il tallone, ora più morbido e avvolgente
I tecnici Mizuno sono intervenuti anche nell’area del tallone, ridisegnandola con la finalità di risolvere quell’effetto scivolamento che i runner notavano nella versione 26. Anche durante il nostro test la scarpa avvolge maggiormente piede e calcagno, favorendo la tutela del tendine e mantenendo il comfort sulle distanze lunghe. All’esterno, il disegno risulta piatto, per favorire l’ammortizzazione, con la gomma al carbonio X10 sulla suola che aumenta di densità sui bordi, per rallentare l’usura dall’attrito.
Rider 27, si pensa già a un'edizione speciale
Tra le tre colorazioni da uomo e le quattro da donna, spicca quella che segue il tema cromatico denominato "Release" e comune a tutte le categorie presenti nel range di Mizuno: il grigio e il blu, affiancati al giallo per l’uomo e al rosa per la donna, sono i colori dominati di una palette che vuole comunicare la sensazione di rinnovata libertà degli anni post-pandemici. In ottobre, in occasione della Maratona di Amsterdam, sarà proposta un’edizione speciale, realizzata in collaborazione con il Rijksmuseum e si ispirerà al quadro The Milkmaid del pittore olandese Johannes Vermeer.