Non importa il livello. Non esiste un runner, per di più se ama le lunghe distanze, che ne suo piano di allenamento non preveda il famoso "lungo" settimanale. I modi in cui può essere corso sono molteplici e variano da uscita a uscita. Un lungo non sarà mai uguale al precedente o al successivo perché diversi saranno i km da percorrere, i ritmi e l'intensità e, talvolta, anche percorsi e compagni di viaggio.
Fondamentale è trovare le proprie alleate ideali: le scarpe appunto per il lungo. Le caratteristiche necessarie che saranno da ricercare sono principalmente 4: comfort, ammortizzazione, protezione e una buona reattività. Di seguito scopriamo i migliori modelli per affrontare i lunghi lenti e/o rigeneranti
I 10 migliori modelli per il lungo lento
I modelli che andiamo ad analizzare in seguito sono scarpe adatte a tutti (eccetto iperpronatori per i quali abbiamo scritto qui), dai principianti ai runner evoluti per allenamenti lunghi in cui non conta il passo ma il volume dei km, evitando il rischio di infortunarsi.
1 adidas Supernova Prima: le più versatili
Nata come scarpa per la corsa di tutti i giorni, le adidas Supernova Prima stupiscono per il loro versatilità, dalle corse lente e rigeneranti, a uscite di tutti giorni a ritmi più allegri grazie a un equilibrio di comoda ammortizzazione e discreta reattività quando si preme sull'acceleratore grazie all'intersuola in Dreamstrike+ . Il plus? Sono fascianti al punto giusto senza costringere il piede e mantenendolo fermo al suo interno, anche dopo tanti km.
2 Asics Gel Nimbus 26: le più comode
Una delle scarpe più iconiche e vendute del brand giapponese. Se parli di comodità, non puoi non pensare alla Asics Gel Nimbus 26, che rispetto alla precedente versione ha migliorato grip e durata della suola mantenendo intatto comfort e morbidezza. Molto apprezzata la linguetta e la tomaia che fanno quasi scordare di averle ai piedi.
3 Brooks Glycerin Max: le più "MAXI"
Alte, anzi altissime! Le Brooks Glycerin Max non guardano in faccia a nessuno in termini di ammortizzazione... che in questo caso è maxi. L'intersuola misura 45 mm nel posteriore e 39 nell'anteriore aggiudicandosi così il primo posto per la scarpa più alta (ma non la più pesante: 300 g circa nella taglia US 9 maschile!). La doppia schiuma nell'intersuola la rende adatta agli atleti più pesanti, a chi soffre di dolori alle ginocchia e anche a quelli che tendono a tallonare.
4 Diadora Atomo V7000 2: quelle con più stile
Il made in Italy non perde un colpo neanche quando si parla di scarpe da corsa. Le Diadora Atomo V7000 2 catturano subito l'attenzione al primo sguardo per i dettagli vintage in scamosciato. Ma non ammaliano soltanto per l'estetica. Offrono comfort e morbidezza elevata e una buona reattività che consente di correre fino a 4' al km. Molto apprezzata per chi cerca una scarpa flessibile e relativamente leggera (275 g).
5 Mizuno Wave Sky 8: le più spaziose
Pianta del piede larga? Non preoccupatevi. Le Mizuno Wave Sky 8 hanno parecchio spazio nell'avampiede grazie a una base ampia e la tomaia elastica. A chi le indossa piacerà da subito quella sensazione di "morbida fluttuazione", ovvero un'ammortizzazione morbida e consolidata ma che dà anche una buona risposta in fase di spinta.
6 New Balance Fresh Foam x 1080 v14: le più morbide
Scarpa daily trainer di New Balance, è sicuramente fra le più morbide se non la più morbida sul mercato. Se prediligete comfort a performance e reattività, allora è il modello che fa per voi. La protezione è aumentata grazie a un collare e una linguetta ben imbottiti che coccolano il piede. Un aspetto da non sottovalutare nelle uscite più lunghe.
7 Nike Zoom Invincible 3: le più divertenti
Vero, la versione 2 era ancora più rimbalzante tanto che indossandola sembrava di aver sotto il piede delle molle ma molto instabili. Nella terza e ultima edizione il problema dell'instabilità è stato risolto, senza però far venir meno ammortizzazione e morbidezza, nonché una discreta risposta quando si prova a spingere. Il drop 9 è l'ideale per coloro che soffrono di fastidi al tendine d'Achille. La nuova suola poi sembra essere ancora più duratura per un grip migliore anche con il passare dei km.
8 ON Cloudmonster 2: le più longeve
Traspiranti, protettive e con una piastra in nylon che consente di toccare velocità elevate. Consigliata per atleti più evoluti, questa scarpa è in grado di accompagnarti anche a ritmi come i 3'50" al km pur mantenendo una buona ammortizzazione. È meno morbida ispetto alle altre del segmento ma la doppia mescola dell'intersuola e la tecnologia di Cloudtec ON restano una garanzia. Difficile andare molto piano con queste scarpe ai piedi.
9 Puma ForeverRun Nitro: quelle con più grip
Arriva l'inverno che porta con sé freddo e umidità e le strade diventano sempre più scivolose. La scelta perfetta allora verte su Puma ForeverRun Nitro che con la tecnologia PUMAGRIP offre una presa eccellente su più superfici, anche in condizioni di pioggia e promette una lunga durata, così come la sua tomaia molto resistente e l'intersuola ben ammortizzata. Una scarpa nata per correre tanti km, sia in una sessione che nell'arco della sua vita... appunto "Forever".
10 Saucony Triumph 22: le più invernali ed innovative
Comfort, ammortizzazione e...piedi caldi! Il mesh ingegnerizzato della tomaia infatti copre e avvolge molto bene il piede del runner ed è ben strutturato. Per quanto riguarda l'intersuola (che è diventata maxi in altezza e larghezza), rispetto alle versioni precedenti c'è stato un cambio radicale in quanto è stata utilizzata la nuova schiuma PWRRUNPB, che in casa Saucony veniva utilizzata solo per le scarpe più veloci... fino ad oggi! Il risultato? Un aumento di reattività accentuato da un rocker pronunciato che si affianca ad una morbida ammortizzazione.