Si può rendere una scarpa pensata per gli allenamenti veloci ancora più performante e reattiva? Nike ha provato a dare la risposta, rinnovando la sua apprezzata super trainer. Sono passati solo tre mesi dal loro lancio, ma le Zoom Fly 6 fanno già parlare di loro.

Prima di soffermarci sul confronto tra Zoom Fly 5 e Zoom Fly 6 occorre fare una dovuta premessa. Abbiamo parlato di super trainer, ma di cosa si tratta? Non ci si può allenare sempre con le super scarpe, modelli troppo estremi e dal limitato chilometraggio; questa convinzione ha dato vita a una nicchia di calzature dall'elevato tasso tecnico, pensate per gli allenamenti più veloci e i runner più evoluti, dotate di una schiuma nobile nell'intersuola e di una piastra in fibra di carbonio (o di altri materiali). Ecco, le nuove Nike Zoom Fly 6 rispondono proprio a queste caratteristiche.

Zoom Fly 5 e Zoom Fly 6, differenze e punti in comune

Zoom Fly è da sempre uno dei fiori all'occhiello di Nike, ma con questa sesta versione il marchio americano si è spinto oltre, avvicinando la sua super trainer ancora di più a un modello da gara. Per farlo rispetto al passato, sono davvero tante le innovazioni che vediamo in questa nuova scarpa: se già nella quinta versione apparivano piastra e intersuola in schiuma ZoomX riciclata con inserti in EVA, ora l'evoluzione è notevole.

Partendo dai feedback di Eliud Kipchoge, icona vivente della maratona, il rinnovamento delle Zoom Fly 6 è partito dall'intersuola che non è più realizzata con materiale riciclato, ma è formata da un pezzo unico di schiuma ZoomX, lo stesso foam utilizzato nella Alphafly e Vaporfly, i due super modelli spiccatamente da gara di Nike. L'inserto in EVA è rimasto e ora si trova nella parte inferiore dell'intersuola (vicino alla suola) per dare un pizzico di stabilità extra.

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Nike ZoomX Fly 6

La piastra in carbonio (a tutta lunghezza) c'era e resta anche adesso, ma a variare è ancora un elemento dell'intersuola: lo spessore (il più alto mai utilizzato da Nike e in linea con tutte le super trainer) che misura 34 millimetri sull'avampiede e 42 sul tallone (questo spessore teoricamente le rende non utilizzabili in gara dai runner più forti e che vincono le competizioni). Tutta questa schiuma extra dovrebbe tradursi in un eccesso di peso... invece, a grande sorpresa, ora il modello pesa 20 grammi in meno ed è passato da 285 a 265.

La suola non è stata stravolta ma ha subito alcune piccole modifiche: la piastra c'è e si vede, in passato la geometria dello strato in gomma ricordava da vicino quella delle Vaporfly 2, ora il disegno è stato rivoluzionato e la suola presenta una scanalatura più ampia nella zona del mesopiede. Rispetto alle controparti da gara di Nike, vediamo però uno strato di gomma aggiuntivo che garantisce un elevato numero di chilometri. Un'altra grande novità che avvicina la sesta versione alle più performanti calzature da gara è presente nella tomaia, questa ora è composta da due strati e offre una sensazione simile a quella di un calzino. Molto più traspirante e leggera: una tomaia da gara! Infine non va ignorato il cuscinetto dove poggiano i lacci, se nelle prime versioni era imbottito, adesso è ancora più minimale, meno imbottito e più in stile racing. Un altro elemento che avvicina questa super trainer a un modello da competizione.

Nike Zoom Fly 6

Zoom Fly 6

Zoom Fly 6, a chi le consigliamo

Stiamo parlando di una scarpa pensata per runner evoluti che cercano un modello premium per gli allenamenti più esigenti e veloci. Il grande valore tecnico del prodotto le rende adatte anche ai podisti meno performanti che vogliono una calzatura non eccessivamente estrema ma abbastanza reattiva per cercare il personal best in gara.

Insomma, una calzatura con spiccate caratteristiche da gara, ma meno esasperata rispetto alle super scarpe e che garantisce molti più chilometri.