Il mondo delle scarpe da running è popolato di centinaia di modelli che continuano a rinnovarsi e a proporre innovazione. Ma solo pochissimi diventano veri e propri punti di riferimento per i runners. Brooks Ghost è una di queste: una scarpa da allenamento quotidiano che, nel corso degli anni, ha saputo evolversi senza mai perdere la sua identità.

Ricordiamo che negli anni Brooks Ghost è tra le scarpe più premiate anche da Runner's World nel suo Shoe Award. Con Ghost 17, Brooks affina ulteriormente un modello che ha fatto della comodità, della stabilità e della versatilità i suoi punti di forza. E lo fa grazie al miglioramento dell'intersuola che già dalla passata edizione è in schiuma DNA LOFT v3, la stessa utilizzata nel modello premium Glycerin. Abbiamo testato la scarpa su strada, per verificarne le qualità nel lavoro quotidiano dei runner.

Novità principali della Brooks Ghost 17

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Test Brooks Ghost 17
  • Intersuola più spessa Incrementata di 3 mm di spessore nell'avampiede e di 1 mm nel tallone. Questo aggiornamento migliora l'ammortizzazione e la morbidezza, offrendo un'esperienza di corsa più confortevole e reattiva. La Ghost 17 mantiene la schiuma DNA Loft v3 con azoto infuso, già presente nella versione precedente
  • Drop ridotto a 10 mm Rispetto al drop di 12 mm delle versioni precedenti, la Ghost 17 adotta un drop di 10 mm, allineandosi alle tendenze attuali.
  • Tomaia in mesh tecnico Rinnovata con un mesh 3D ingegnerizzato più traspirante e leggero, garantendo una calzata confortevole e una migliore ventilazione.​
  • Talloniera più morbida La zona del tallone presenta un'imbottitura più generosa e un profilo più alto per ridurre il rischio di irritazioni al tendine d'Achille.

Test tecnico: cosa cambia nella Brooks Ghost 17

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Test Brooks Ghost 17

Tomaia: comfort e traspirabilità

La tomaia della Ghost 17 è realizzata in un mesh ingegnerizzato a doppio strato, leggero e ben ventilato. L’avampiede è spazioso e il volume complessivo ben bilanciato, qualità che la rendono adatta anche a chi ha piedi più larghi. La calzata è comoda fin dal primo utilizzo, e i rinforzi termosaldati assicurano struttura e contenimento laterale senza appesantire.

La linguetta non è collegata alla tomaia lateralmente, ma è ben strutturata e imbottita e non ha creato problemi di spostamento durante la corsa. Il collarino risulta soffice e ben imbottito, garantendo un’ottima protezione al tallone: questa zona adesso presenta un'imbottitura generosa e un profilo più alto, elementi che riducono il rischio di irritazioni al tendine d'Achille.

Inoltre, indossandola anche in giornate calde, non risulta pesante, grazie alla nuova tomaia in mesh 3D ingegnerizzato che è più traspirante e leggera e promette una miglior ventilazione

L’allacciatura tradizionale consente una personalizzazione efficace della calzata. Un dettaglio dell'allacciatura va valutato: in questa verisone, i sei occhielli (+ uno) sono disposti sulla tomaia con maggiore profondità verso l'anteriore. Ciò rende la calzata più personalizzabile per adattarla meglio a ogni tipo di piede.

Intersuola: DNA Loft v3, un salto di qualità

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Test Brooks Ghost 17

Una delle innovazioni più importanti per Ghost è stata l’introduzione della schiuma DNA LOFT v3 con infusione di azoto, avvenuto già nella passata edizione. Nel nuovo aggiornamento si è lavorato soprattutto sulle geometrie della scarpa per migliorare sensibilmente l’esperienza in corsa: l’intersuola è più reattiva e fluida e con una ammortizzazione sensibilmente migliorata nell’anteriore.

Lo spessore dell’intersuola è ora di 36,5 mm al tallone e 26,53 mm all’avampiede, per un drop di 10 mm. Questa è forse la novità più importante di Brooks Ghost 17. Infatti l’aumento di 3 mm di spessore nell’anteriore offre una sensazione di corsa sensibilmente più ammortizzata, un dettaglio che molti runner apprezzeranno! L’aumento di un millimetro nel posteriore conferma la volontà di rendere la scarpa ancora più ammortizzata, ma soprattutto restituisce una calzatura con un drop di 10 mm, ben 2 mm in meno rispetto al passato. Ciò rende l’esperienza di corsa con questa scarpa più fluida ad ogni passo. La transizione tacco-punta risulta scorrevole. Una sensazione da provare.

L’upgrade dell’intersuola si traduce in un leggero aumento di peso (che ora è di 286 grammi per l’edizione maschile e 255 grammi per quella femminile), ma anche in una protezione più che adeguata anche per corse lunghe su asfalto.

Brooks Ghost 17, suola: affidabilità su ogni passo

La suola è costruita in gomma soffiata nella parte anteriore e gomma più densa nella zona del tallone, per garantire durata e grip. Le ampie scanalature flessibili orizzontali e trasversali accompagnano il piede durante il movimento, migliorando la fluidità e la naturalezza della falcata.

Il grip su asfalto asciutto è eccellente, e anche in condizioni di umido la Ghost 17 mantiene un buon livello di sicurezza. Non è progettata per trail o terreni irregolari, ma su fondo compatto e urbano dà il meglio di sé.

Brooks Ghost 17 comportamento in corsa: la scarpa da chilometraggio quotidiano

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Test Brooks Ghost 17

La Brooks Ghost 17 si conferma una daily trainer perfetta per runner neutri che cercano comfort, ammortizzazione e affidabilità per corse lente e medie, ma anche per lunghi a ritmo controllato. Non è una scarpa pensata per la velocità, ma nella fascia 5:00–6:00 min/km si muove alla perfezione. L’ammortizzazione è progressiva e mai molle, e l'intersuola restituisce una sensazione di supporto che invita a macinare chilometri senza affaticare.

L'abbiamo provata anche su ritmi superiori e le cose che ci hanno colpito sono state la stabilità e la capacità di cambiare ritmo in modo molto veloce. La scarpa non si scompone in curva o quando si comincia a correre più veloce e questo è un buon indice per chi intende utilizzarla anche per gli allenamentio di qualità.

La Brooks Ghost 17 è una scelta solida per chi cerca una scarpa da allenamento quotidiano versatile, protettiva e comoda. Il DNA LOFT v3 ha elevato il livello della scarpa senza stravolgerla; L'aumento di spessore ha risposto alle attese di molti runner che cercavano un pizzico di ammortizzazione in più sull'anteriore. Tutto questo la rende ancora più efficiente nelle lunghe distanze. Non è la più leggera, né la più reattiva, ma è tra le più affidabili. Ed è proprio questo che la rende speciale.