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Le super scarpe da corsa danno realmente un vantaggio?

Fa spendere di più a livello di portafogli, ma fa spendere meno a livello di corsa: scopriamo il segreto della piastra in carbonio

Di
scarpe carbonio
Luciano Lima//Getty Images

“Le super scarpe (quelle con piastra in fibra di carbonio) aiutano i runner a correre più veloce”. Sebbene questa affermazione non sia corretta in assoluto, non c’è più alcun dubbio sul fatto che la nuova generazione di scarpe sia d’aiuto agli atleti in gara. L’elemento, complesso da spiegare, è che non è la scarpa a far andare più veloce, ma in realtà è il corpo a esprimere una resa migliore grazie all’economia di corsa fornita dalla calzatura.

Non ci credete? Gli studi su questo tema sono ormai moltissimi e giungono tutti alla stessa considerazione. Il miglioramento dell’economia di corsa è il vantaggio vero offerto da ogni scarpa, mentre l’ormai mitico effetto “molla” prodotto dalle piastre in fibra di carbonio, di cui ancora molti siti internet parlano, non è che lo specchietto per le allodole usato attrarre nuovi clienti.

Un vantaggio medio del 2%

È ormai generalmente riconosciuto che le super scarpe producono un vantaggio medio del 2 per cento nell’economia della corsa (alcune arrivano al 4, altre faticano a raggiungere l’1 per cento, con i benefici che dipendono dalla capacità dei runner di utilizzarle). L’economia di corsa misura la quantità di ossigeno consumata durante l’attività fisica: una sua riduzione si traduce in un miglioramento della prestazione.

Sebbene gli studi in questo settore siano piuttosto empirici, i ricercatori sono portati a pensare che una riduzione del consumo di ossigeno dell’1 per cento possa arrivare a determinare un vantaggio fino a quattro secondi in una corsa sulla distanza del miglio (1.609 metri). Davvero un’infinità.

I misuratori di potenza

Gli studi più sofisticati utilizzano apparecchiature metaboliche per riuscire a cogliere in tempo reale il consumo di energia e di ossigeno. Tuttavia è facile avere un rilievo dell’economia di corsa anche con un semplice misuratore di potenza (come ad esempio un sensore Stryd). Il concetto di potenza di corsa è davvero complicato, ma i moderni misuratori cercano di individuare il consumo energetico espresso in watt. La logica ci suggerirebbe che testando più modelli di calzature da running con lo stesso sensore, alla medesima andatura, quello che fa registrare un wattaggio più basso sarebbe il più performante. Invece, è proprio il contrario. Bisogna infatti distinguere la potenza meccanica (ossia quella espressa in watt) dalla potenza metabolica, che si riferisce al consumo di ossigeno. Perché se il nostro indicatore comune ai test con scarpe diverse è l’andatura(ossia la velocità a cui corriamo), allora è presumibile che la scarpa migliore sia quella che permette di esprime maggiore potenza meccanica (watt)con un minor impegno fisico.

Le migliori scarpe con piastra in fibra di carbonio

Alphafly è stata la scarpa da corsa più studiata e la più desiderata dai runner in cerca del personal best. L’unica ad aver corso una maratona in meno di due ore, ai piedi del campione Eliud Kipchoge che la fece esordire nella sua sfida 1:59 che si tenne nelle strade di Vienna nel settembre del 2019. Ora, la nuova Nike Alphafly 3, diventa più leggera, più versatile e anche più “popolare”. Perché Nike promette che il nuovo modello potrà stare anche ai piedi degli amatori.In vendita dal 4 gennaio 2024, è stata già vista in gara Kelvin Kiptum l’aveva ai piedi quando ha fatto segnare l’incredibile record di 2 ore e 35 secondi nella maratona di Chicago (lo scorso 8 ottobre), ora si è passati dalla fase di prototipo a quella di scarpa per tutti.

Cosa si può fare di più in una scarpa che ha già vinto ogni cosa ai piedi dei più grandi campioni? Beh, l’evoluzione delle calzature performanti sta conoscendo uno sviluppo rapidissimo e per molti versi affascinante. Questa scarpa promette leggerezza, ma soprattutto promette di ridurre la rigidità e il discomfort che quasi sempre caratterizza le super scarpe con piastra in fibra di carbonio.

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New Balance FuelCell SC Elite V4

FuelCell SC Elite V4
Ora in sconto del 30%

Se fino a qualche mese fa la scena delle super scarpe per la maratona era quasi un bicolore, con Nike e Adidas a farla da padrone (per il vero con qualche eccezione qua e là), il 2024 ha portato un soffio di novità che riguarda molti brand e che promette una sfida più agguerrita sia sui campi di gara, dove si cimentano gli atleti élite, sia nei negozi dove le scarpe devono essere vendute al grande pubblico dei runner.Tra le novità più interessanti di questo primo scorcio di 2024 c’è la New Balance FuelCell Supercomp Elite v4.

Il nome è lunghissimo, ma gli stessi americani l’hanno più semplicemente ribattezzata FuelCell SC Elite. Perché in fondo, quel che conta più del nome, è la sostanza. E in questa scarpa di sostanza ce n’è tanta.

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Volete correre forte e allo stesso tempo divertirvi? Forse la risposta a questi vostri desideri si chiama Cielo X1.Da circa un mese abbiamo messo ai piedi una nuova scarpa che Hoka ci ha inviato in modo del tutto anonimo dicendo, provatela e poi vi sveleremo ogni cosa (il video è stato realizzato con la versione prototipo che è in un colore “prototipo” non in vendita). Visto il design, era subito chiaro che si trattava di una scarpa progettata per competere ai massimi livelli con le “super scarpe” di Nike, Adidas e con tutti quei modelli che puntano a spingere i maratoneti oltre ogni limite.Ma per Hoka, che pure negli ultimi due anni aveva spinto sull’innovazione con modelli di pregio quali Mach X e Rocket X2, oltre che Tecton X2 nel trail, sapevamo che si trattava di un inedito. Di una prima volta in un segmento così competitivo ed esclusivo, quello delle scarpe da gara super performanti.

Una sfida vera, perché se è vero che Hoka negli ultimi anni si è imposta senza difficoltà ai vertici del mercato delle calzature da allenamento più tradizionali, mettendo in difficoltà anche i brand più blasonati e conosciuti, è un dato di fatto che sino ad ora il marchio californiano abbia faticato più di altri a produrre tecnologie innovative. E prodotti super performanti per la corsa su strada.

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Adidas Adios Pro 3

Adios Pro 3
Ora in sconto del 30%

Siamo nel campo delle scarpe racing, anche dette super shoes: modelli con plate in fibra di carbonio studiati per dare il massimo nel giorno della gara. Le Adidas Adizero Adios Pro 3 sono il modello di punta della collezione più veloce e performante di Adidas.“Scarpe che abbiamo creato collaborando con atleti e atlete per puntare a imprese incredibili, progettate per ottimizzare l’energia durante la corsa”, dicono da Adidas presentando le scarpe.

A un primo sguardo le Adios Pro 3 non mentono sul fatto che si tratti di una scarpa da gara, leggera e performante. Lo spessore dell’intersuola arriva a quasi 40 mm nel posteriore, il massimo consentito per poterle utilizzare regolarmente nelle competizioni internazionali, con 33 mm nell’avampiede, per un drop 6,5 che non è tra i più spinti.La spinta però arriva dalle tecnologie con cui sono state disegnate le Adios Pro 3: soprattutto nella parte dell’intersuola, il cuore pulsante di questa scarpa che può accompagnare i runner più leggeri ed evoluti (con una geometria di corsa pulita e una dinamica da ritmi bassi, sotto o di poco sopra i 4 minuti al chilometro).

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Asics Metaspeed Edge Paris

Metaspeed Edge Paris

Insieme alla nuova Asics Metaspeed Sky Paris, il brand giapponese ha presentato la nuova Metaspeed Edge Paris: due diverse versioni studiate per gli atleti e i runner che corrono le distanze lunghe, dalla mezza maratona alla maratona, e vogliono migliorare le loro prestazioni.Come indicano i colori e la livrea, le Metaspeed del 2024 sono dedicate alle Olimpiadi di Parigi. Entrambi i modelli combinano le tecnologie innovative del brand giapponese.Asics

Cerchiamo di capire cosa differenzia la versione Edge dalla Sky: entrano in gioco le categorie di runner studiate da Asics, gli stride runner e i cadence runner. Gli stride runner fanno passi più lunghi, hanno un tempo di volo elevato e possono aumentare la velocità aumentando ancora la misura della falcata. A loro si rivolge la Sky.

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Mizuno Wave Rebellion Pro 2

Wave Rebellion Pro 2

“La velocità è qui”, viene presentata così Wave Rebellion Pro 2, la nuova super scarpa di Mizuno, evoluzione della Wave Rebellion Pro. Già dal nome (quel “Pro”), Mizuno rende espliciti i suoi intenti con un modello creato per tutti i runner che corrono forte e cercano la miglior prestazione. Reattività e velocità sono infatti le caratteristiche che fanno di questa calzatura il prodotto di punta di Mizuno, pensato e studiato per massimizzare le performance in gare lunghe dai 5 chilometri alla maratona.

Già a prima vista colpisce la geometria della Wave Rebellion Pro 2 con il tallone estremamente smussato e il rocker (la curvatura) dell’avampiede e della parte posteriore che promettono velocità e un notevole ritorno di energia. Il drop di 1,5 millimetri incoraggia il runner a correre sull’avampiede mentre il taglio “bizzarro” del tallone (definito da Mizuno Smooth Speed Assist) è pensato per sfruttare l’appoggio della parte anteriore del piede per il massimo rendimento in corsa.

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Decathlon vuole diventare protagonista anche nelle grandi maratone e per farlo ha lanciato Kiprun KD900X LD, la nuovissima scarpa con piastra in fibra di carbonio che rinnova tante delle caratteristiche di KD900X, la prima calzatura con piastra del marchio.Il 2024 è un anno zero per Kiprun che ha deciso di cambiare pelle e abbracciare il running a 360°, fornendo prodotti anche per atleti d’elite e runner evoluti che cercano le migliori prestazioni in gara.

In quest’ottica si lega il lancio di KD900X LD, la super scarpa del brand, che vuole sfidare nel mercato della corsa i grandi colossi mondiali. Un prodotto che è stato sviluppato seguendo i consigli e i pareri dei grandi atleti di Kiprun come Mèline Rollin, che con un prototipo di questo modello ha firmato a Siviglia il nuovo record femminile francese in maratona e Yoan Kowal, che correrà per la prima volta con KD900X LD alla 42K di Londra.

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Saucony Endorphin Pro 4

Endorphin Pro 4

La Saucony Endorphin Pro 4 si rifà il look ma si conferma una scarpa da corsa di alto livello progettata per i runner che cercano prestazioni massime in gara. La Saucony Endorphin Pro 4 si distingue per la sua capacità di offrire un equilibrio perfetto tra ammortizzazione e reattività.

La calzatura permette di mantenere un ritmo veloce senza sacrificare il comfort. È particolarmente adatta per gare su strada, dalle 5K alle maratone, grazie alla sua struttura leggera e al supporto dinamico.Ciò che cattura l’occhio al primo sguardo è il design accattivante e moderno completamente rivisitato rispetto alle edizioni precedenti. Inoltre, presenta diverse migliorie che la rendono particolarmente adatta ai runner che cercano prestazioni elevate su lunghe distanze.

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Brooks Hyperion Elite 4

Hyperion Elite 4

La Brooks Hyperion Elite 4 è la punta di diamante in casa Brooks, pensata per le gare, specialmente quelle più lunghe. Questa quarta edizione della serie Hyperion Elite continua a migliorare le sue prestazioni attraverso innovazioni tecniche che andiamo a scoprire in questa recensione.La Brooks Hyperion Elite 4 è particolarmente apprezzata dai maratoneti e dai corridori di lunga distanza grazie alla sua capacità di mantenere alte prestazioni su distanze prolungate.

La combinazione di ammortizzazione reattiva, stabilità e leggerezza la rende una scelta eccellente per chi cerca di migliorare i propri tempi in gara. Una delle caratteristiche più apprezzate di questa scarpa è il suo peso leggero di 220 g nonostante l’altezza dell’intersuola, ben 40 mm nel posteriore e 32 mm nell’anteriore per un drop di 8 mm.

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