Chi ama correre e gareggiare en plein air ha sicuramente provato almeno una volta il trail running, la disciplina che sposta la corsa in ambienti outdoor e immersi nella natura. A partire dalla metà circa degli anni Novanta, però, è stata creata anche una versione più estrema di queste competizioni che, per caratteristiche e richieste uniche, è oggi un’attività sportiva a sé stante.

Stiamo parlando dello skyrunning, i cui tracciati si trovano ad altissima quota sulle vette delle Alpi, là dove sono stati percorsi per la prima volta da un alpinista italiano. Ecco allora tutto ciò che c’è da sapere prima di accettare la sfida di una gara a grandi altitudini.

Cos’è lo skyrunning

Lo skyrunning, che tradotto letteralmente può essere inteso come la corsa del cielo, è una disciplina relativamente recente, introdotta nei primi anni Novanta dall’alpinista Marino Giacometti che, per la prima volta, ha scalato il Monte Bianco e il Monte Rosa partendo da valle di corsa con un intento cronometrico, e il primo a organizzare gare simili.

Reso affascinante dagli incredibili panorami, oltre che dal grande sforzo fisico imposto dal correre ad altitudini (spesso) superiori ai 2mila metri e con enormi dislivelli, questo sport ha velocemente preso piede tra gli appassionati. Nel 1995 è infatti nata la FSA - Federazione Sport Alta Quota, che ne ha permesso una rapida diffusione con sempre più gare e atleti iscritti nel mondo, fino alla fondazione nel 2008 della ISF - International Skyrunning Federation.

Questo ente internazionale si occupa dunque di organizzare diverse competizioni ufficiali nel mondo, divise su diverse distanze: SkyMarathon, UltraSkyMarathon, Skyrace e Vertical Kilometer, affiancate da eventi speciali. Ma quali sono nello specifico le caratteristiche di questa disciplina?

salomon golden trail national series la veia skyrace (foto @jsaragossa).pinterest
@jsaragossa

La differenza tra skyrunning e trail running

Lo skyrunning presenta elementi propri che lo rendono unico sia per lo svolgimento che per la preparazione degli atleti.

Le principali differenze tra trail running e skyrunning sta nel fatto che in una gara di skyrunning ci possono essere tratti attrezzati (catene, scale), si può correre sulle vette più alte del territorio (anche una gara che arriva solo a 1200 metri si può chiamare skyrace, se è la vetta più alta e ha le caratteristiche tipiche di una sky) e presenta un forte rapporto km/dislivello. Anche se a volte, sopratutto negli ultimi anni, la differenza tra sky e trail sta solo nelle sponsorizzazioni o nelle affiliazioni a federazioni diverse.

Le distanze di skyrunning più diffuse

Lo skyrunning comprende una grande varietà di gare, a ognuna delle quali corrispondono delle caratteristiche diverse.

La categoria SKY, ad esempio, prevede competizioni sopra i 2mila metri, con un percorso compreso tra i 20 e i 50 chilometri. Al suo interno si riconoscono la SkyRace con distanze tra i 20 e 30 chilometri e la SkyMarathon, con distanza minima di 30 chilometri fino a un massimo di 45km e dislivello di almeno 1900 metri.

La categoria ULTRA riguarda i percorsi di oltre 50 chilometri e tempi superiori alle 5 ore. Si va quindi dalla Ultra SkyMarathon, con distanza di almeno 50 chilometri e dislivelli di minimo 2.500 metri, alla Ultra XL SkyMarathon, che aumenta il dislivello a 5000 metri.

Da ultimo, la categoria VERTICAL comprende due alternative di Vertical Kilometer, inferiore ai 5, e la Sky Speed, pochissime gare con su pendenza estrema e sviluppo di poche centinaia di metri.

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Francesco Bergamaschi//Getty Images

Alcuni consigli per iniziare a praticare lo skyrunning: l’equipaggiamento

Trattandosi di una disciplina estremamente impegnativa, lo skyrunning deve essere approcciato con la giusta consapevolezza e un lungo periodo di preparazione. Al corridore vengono infatti richieste esperienza e conoscenza del terreno di alta montagna, proprio per la tecnicità della competizione.

Rispetto al trail running, nello skyrunning il materiale obbligatorio è più esiguo, viene infatti richiesto una giacca, magari guanti o pantaloni lunghi, e poco altro (spesso anche l'uso dei bastoncini è vietato).

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