Una delle peculiarità principali del trail running è sicuramente l’uso dello zainetto. Per i puristi della corsa può sembrare un accessorio inutile o persino ridicolo, ma la sua utilità nella corsa sui sentieri è indubbia, tanto che la sua diffusione è arrivata anche alle ultramaratone su strada, e non solo.

Salewa Ultra Train 18 BP

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Per distanze non lunghissime qualcuno preferisce ancora usare marsupi o cinture con borraccia, oltre alla handbottle, la borraccia a mano, usata dagli amanti dell’american style, che può avere i vantaggi del correre liberi da indumenti e compressioni varie, ma anche svantaggi per l’uso ridotto delle mani e dell’impegno delle braccia (tant’è che sempre più élite tra gli stessi americani preferiscono usare lo zaino).

Ma cosa cambia correndo con uno zaino in spalla? Anche se inizialmente può sembrare un elemento di disturbo, correre con uno zainetto da trail running può portare dei miglioramenti della corsa, grazie a un miglior utilizzo delle braccia nel movimento e a una minor oscillazione del busto e delle spalle.
L’eventuale riduzione del ritmo di corsa dipende poi dal peso che ci si porta addosso e dalla vestibilità dello zainetto, oltre che dall’abitudine a indossarlo. Le prime volta può sembrare di avere una zavorra anche con poco peso, ma è solo una questione di abitudine, e la corsa diventerà sempre più facile man mano che lo si utilizza.

Dynafit Zaino da Corsa Ultra 15

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Oggi gli zainetti in commercio sono sempre più comodi, sempre meglio regolabili in base alla conformazione fisica, sempre più specifici per il tipo di gare da affrontare.
Il peso e l’eventuale scomodità dello zaino dipendono ovviamente dalla quantità di materiale che contiene. Uscendo per una corsa di un’ora e mezza tra i sentieri con solo una borraccia d’acqua (oltre a cellulare e chiavi dell’auto), il peso e il rimbalzo dell’acqua saranno poco influenti nel movimento; ma già portare con sé due borracce, qualcosa da mangiare, una giacca e un eventuale cambio, potrebbe creare disagio, soprattutto all’inizio, nonostante ergonomicità e comodità dello zainetto. Anche se, alla fine, questa scomodità contribuirà a muovere meno le spalle e a usare più le braccia per controbilanciare i pesi, evitando così l’effetto dondolo dello zaino.

Osprey Duro 1.5

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Se parliamo di zainetti di oltre 10 litri di capienza, arrivando magari ai pesi estremi di oltre 6 kg delle gare raid nei deserti, l’effetto pendolo sarà più marcato. La zavorra si percepirà molto anche nel ritmo, rallentando il passo e creando un grosso disagio. Proprio per questo sarà importante riuscire a correre usando bene le braccia e avere un addome forte che sappia mantenere il busto stabile. Più aumenta il peso, più sarà importante avere uno zainetto che vesta bene, evitando che rimbalzi sulle spalle o sulla schiena, o che alcuni punti comprimano eccessivamente su costole o schiena creando sfregamenti e fastidi.

In gare lunghe oltre le 10 ore può succedere di subire abrasioni o piccoli ematomi anche indossando i migliori zainetti. Per questo è importante testarli in allenamento, aumentando progressivamente la distanza, imparando a gestire le difficoltà che di volta in volta si presenteranno.
Anche rinforzare i muscoli dorsali e del collo è una buona iniziativa per prevenire affaticamenti della muscolatura e diminuire il disagio dopo molte ore di corsa lungo i sentieri.