In questo periodo storico caratterizzato dal cambiamento climatico, l’alternanza tra le stagioni è sempre più labile, ma rimangono comunque delle sostanziali differenze tra inverno, primavera, estate e autunno.

Con l’arrivo della primavera cambia anche il nostro approccio al trail running. Pur con inverni sempre più caldi, tra fine marzo e inizio aprile le giornate si allungano in modo evidente, permettendoci di correre con più luce sia al mattino che alla sera, con sentieri che cambiano rispetto ai mesi precedenti, con meno foglie morte, più verde, quindi anche con la necessità di piccoli accorgimenti soprattutto nel modo di vestirsi e nell’equipaggiamento.

Mentre in inverno è più probabile rimanere coperti sempre degli stessi vestiti durante tutta la nostra corsa, ora le temperature si fanno sempre più piacevoli, costringendoci a coprirci a strati, o a “cipolla”, in modo da adattarci a seconda del bisogno.

Tutto parte comunque dal controllare bene il meteo prima di uscire, cercando di capire che escursione termica ci sarà durante la giornata, che temperatura potremo trovare nei punti più alti, se ci sarà vento, e ovviamente se pioverà (cosa purtroppo sempre più rara in alcune zone).

Meglio portarsi qualcosa in più se si fa un giro particolarmente lungo, guanti e un copricapo possono essere sempre utili in caso di imprevisti, come un giacchino antivento, e in caso di rischio pioggia, un vero guscio protettivo.

Ci sono giorni in cui non si sa se uscire coi pantaloni che coprano il ginocchio oppure con pantaloncini corti. Se non fa particolarmente caldo, meglio un lieve disagio coprendosi un poco di più anziché di meno, anche in previsione di un graduale adattamento per quando le temperature saranno ancora più alte.

Lo stesso vale per la parte superiore. Se forse magliette termiche non sono più necessarie, è bene comunque prevedere qualche indumento che ci faccia sentire leggermente più caldo. Una buona soluzione per le braccia possono essere i manicotti, da mettere e togliere a seconda delle esigenze e della temperatura. Bandane da tenere al collo e in testa sono sempre utili da mettere e da togliere in base al freddo e al caldo.

Se mantenersi idratati e integrare adeguatamente le energie che si spendono durante le sedute rimane fondamentale sempre, ancora di più diventa importante farlo quando le temperature si alzano. A maggior ragione se ci si copre leggermente di più, è probabile sudare di più rispetto ai mesi precedenti, quindi meglio portarsi dell’acqua extra e organizzare il giro sapendo bene dove eventualmente poter riempire di nuovo le proprie scorte.

Anche le calze che indossiamo potrebbero venire cambiate. È probabile che in inverno si usino delle calze più pesanti, mentre ora diventa possibile usare calze più leggere, l’importante è sempre che siano comode e riducano il più possibile rischi di vesciche o calli.

Per chi si allena il mattino presto o la sera, la frontale non diventa più così fondamentale, ma non è comunque da escludere del tutto, soprattutto la sera, se per un qualche motivo si tarda più del previsto.

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Rivisto daDario Marchini

“Designer per vocazione. Giornalista per scelta. Runner per passione”. Così ama definirsi quando qualcuno gli chiede di riassumere le sue esperienze. Laureato in Design al Politecnico di Milano, è entrato nella famiglia di Runner's World e Men's Health nel 2012. Già Direttore Sportivo della Wings For Life World Run, ha collaborato con diverse realtà del mondo podistico nell'organizzazione di manifestazioni podistiche sia italiane che internazionali. Presidente dell'Associazione Sportiva Corro Ergo Sum Runners, è anche istruttore Fidal.      

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