Il caldo resta lo stesso, ma è cambiata la stagione. Addio estate, benvenuto autunno. L'arrivo di ottobre ha mutato gli scenari per chi pratica trail running: dalle giornate che si fanno via via più corte, al paesaggio che dal canonico verde si colora di tinte marroni, fino alla difficoltà di "andare in quota". Non è tutto perduto, questi mesi possono essere quelli della pianificazione di nuovi obiettivi oppure quelli dedicati al riposo dopo le fatiche dell'estate.

Siamo tutti diversi, tutti abbiamo stagioni preferite in cui correre e altre in cui abbiamo meno voglia, ma se vogliamo provare a sintetizzare le abitudini del trail runner classico, che in estate affronta le gare più impegnative e lunghe, o che passa le ferie calpestando i sentieri e non prendendo il sole in spiaggia, si potrebbe facilmente dire che con l’arrivo dell’autunno la voglia di fare lunghe distanze tendenzialmente diminuisce. Riposare o allenarsi in previsione dei prossimo obiettivi? Ecco una facile guida per come affrontare mesi dedicata a tutti i trail runner...

Il riposo, un elemento fondamentale per il pieno recupero

Un periodo di riposo può fare bene a fisico e testa, soprattutto se la stagione di gare è stata particolarmente impegnativa e dispendiosa: spesso si evita di riposare per la paura di perdere la forma, quando in realtà può avvenire esattamente il contrario, soprattutto se ci si sente davvero stanchi e si hanno segnali di sovraffaticamento. Allenarsi bene, ma riposarsi meglio.

Il riposo attivo con bici, yoga e nuoto

Riposare troppo, però, in uno sport di endurance potrebbe causare delle difficoltà nella ripresa, con perdita di tono muscolare, capacità aerobiche, voglia di faticare e il conseguente aumento di peso. Mantenersi in movimento può però essere utile, soprattutto per chi di solito si allena poche volte a settimana. Senza entrare nell’ossessione da sport, mantenere almeno 3 giorni di attività a settimana può aiutare a recuperare e ritrovare la voglia di ripartire ad effettuare progressivamente sessioni più lunghe e impegnative. Attività alternative come bici, nuoto, camminate, palestra, yoga, sci possono essere molto utili al caso.

La ricerca di nuovi stimoli

Ma per chi vuole continuare ad allenarsi e correre senza sosta? Come detto prima, siamo tutti diversi, e c’è chi davvero non può fare a meno di sport e gare. Diminuire volume e intensità può fare bene a tutti, con poche eccezioni, ma si possono fare ancora gare, cercando però di cambiare distanze e percorsi, per avere stimoli diversi e nuove motivazioni. Se ad esempio in estate si sono fatte molte gare lunghe, il periodo autunnale può essere un ottimo momento per provare distanze più brevi, e perché no, anche qualche gara su strada, fino a cimentarsi eventualmente in una maratona. Non è raro nel periodo autunnale sfruttare la forma fisica raggiunta durante l’estate e trovarsi sorpresi dalla velocità nella corsa nonostante la scarsità di allenamenti specifici.

Un pensiero alla nuova stagione sportiva

In questo periodo qualcuno sta già pensando all’anno prossimo, con le prime preisrizioni e i primi progetti per la prossima estate. La programmazione è basilare per costruire la migliore forma fisica ed essere in grado di affrontare le gare più impegnative. Di certo non si può pensare subito a tutto quello che si vuole correre nei mesi caldi, ma farsi un’idea di base su quali appuntamenti puntare può aiutare.

C'è tempo, nessuna fretta

Attenzione però a non partire immediatamente a tutta con la preparazione per eventi che si correranno tra più di 6 mesi, tutto va fatto con progressività. Ripartire immediatamente con allenamenti impegnativi potrebbe rischiare di aver effetti controproducenti, portando presto a stanchezza e calo di motivazione con l’avanzare delle settimane. Meglio quindi approfittare del periodo per recuperare o mantenere la forma, senza strafare, consapevoli di normali fluttuazioni di forma e voglia che possono avvenire durante l’anno.