Le gare di trail e ultratrail sono gare di velocità, esattamente come i 100 metri. In una gara vince chi è il più veloce in quel determinato percorso, che sia corto o estremamente lungo, ma ovviamente il concetto di velocità, in tracciati anche di oltre 100km, è un termine relativo. Spesso però questo concetto viene usato quando si parla di trail non molto tecnici e con lunghi tratti corribili.

Ciò porta a volte a qualche incomprensione, confondendo la propria massima velocità aerobica (corrispondente più o meno al proprio VO2Max) con la capacità di correre a lungo per ore e ore di gara, ma a ritmi piuttosto lenti.

Trail running e velocità

Bisogna quindi dividere questi due concetti e contestualizzarli. Quando e quanto è importante la massima velocità aerobica? Praticamente sempre, è quello che potremmo definire come il “motore” di un atleta, ma naturalmente più è lunga la distanza e più entrano in gioco tante altre variabili. Chi ha questa velocità di base molto alta può essere competitivo in gare ultra, anche se questo non è scontato.

È importante essere veloci anche tra sentieri?

Per chiunque fa trail a qualsiasi livello è bene cercare allenare e migliorare la velocità, o quantomeno tenerla alta, anche quando si affrontano gare lunghissime prettamente di resistenza. Ci si può focalizzare su questa intensità a seconda delle proprie caratteristiche, del background sportivo, delle gare che si andranno a preparare, allenandola in fase di preparazione di base, oppure nelle fasi di preparazione specifica, sempre in base ai diversi obiettivi.

Spesso capita di dire di voler migliorare la “velocità” quando si vanno ad affrontare ultratrail corribili della durata di svariate ore, ma questa è un altro tipo di velocità. In gare lunghe 5, 10 o 20 ore, anche se con poco dislivello, il ritmo da tenere sarà comunque lento, quindi più che sulla velocità bisognerebbe concentrarsi sul riuscire a correre per tanti km consecutivamente, cosa non scontata per chi in genere preferisce grandi dislivelli in cui si cammina per lunghi tratti e il passo cambia continuamente. In questi casi la massima velocità aerobica è sì da tenere in considerazione, ma come parte generale dell’allenamento e non come obiettivo primario. L’importante per certe gare corribili è appunto riuscire a correre lentamente in modo efficace. Per farlo, più che sulla velocità, è importante aumentare i km corsi su terreni simili a quelli della gara, sempre in modo progressivo, soprattutto se poco abituati, alternando comunque le sedute con altri allenamenti in salita o cross training per ridurre il rischio di infortuni.

La velocità in inverno?

Tra autunno e inizio primavera molti trail runner provano a correre maratone e mezze, con l’obiettivo appunto di migliorare la propria velocità. Sì, può essere importante come allenamento fisico, tecnico e mentale, migliorando non solo la velocità massima aerobica (che può comunque migliorare solo fino ad un certo punto, è bene ricordarlo), ma anche la soglia anerobica. In estate si possono poi riscontrare i benefici anche negli ultratrail, ma non è un’equazione dal risultato sicuro. Andare più forte nella mezza maratona non per forza significa riuscire poi ad andare più forte per ore in montagna, soprattutto se i ritmi degli ultratrail saranno comunque lenti.

L’importante quindi è allenare il proprio motore in modo generico, e poi finalizzarlo a quelli che saranno i ritmi gara.