Questo è il periodo dell’anno in cui molti podisti si dedicano alle gare serali, competizioni su strada di 5-10 km che si disputano generalmente tra le 19 e le 20.30, oppure nel tardo pomeriggio durante i weekend.
C’è chi le affronta al massimo della forma, ma anche chi le considera una preziosa occasione per lavorare sul proprio “motore”, prima di iniziare la preparazione specifica per maratone o mezze maratone autunnali. Ma per chi corre trail hanno davvero senso queste gare serali?
Le gare serali viste dal trail runner
Molti trail runner tendono ad avere una certa repulsione per l’asfalto o per allenamenti molto intensi, eppure uscire dalla propria zona di comfort può rappresentare un’ottima occasione per migliorare la flessibilità, sia fisica che mentale. E magari, alla fine, ci si diverte anche.
In quasi ogni regione d’Italia, le gare serali rappresentano un’opportunità per allenarsi, confrontarsi con altri atleti e vivere la corsa in modo diverso.
Crescere in competitività
Nel trail per tanti l’importante è semplicemente arrivare al traguardo in buone condizioni. L’approccio è più legato alla resistenza che alla prestazione pura. Ma nelle brevi e intense corse serali si è spinti a dare tutto, a correre forte, magari a lottare per una posizione di metà classifica che in altri contesti sembrerebbe irrilevante.
Ma attenzione, cercare la prestazione non vuol dire “prendersi troppo sul serio”. Significa piuttosto trovare nuove motivazioni, dare un senso diverso all’allenamento e, perché no, provare una sana gratificazione. Essere più competitivi non implica perdere lo spirito del trail, si può restare rispettosi, leggeri e divertirsi… forse a volte anche di più.
Allenare il motore… senza accorgersene
Molti trail runner affrontano gare anche molto lunghe con quello che hanno “nelle gambe”, senza una vera e propria preparazione strutturata. Ma arrivare più allenati può significare fare meno fatica, saperla gestire meglio e godersi di più l’esperienza.
Dedicarsi alle ripetute o ad allenamenti intensi, però, non è per tutti. Ecco allora che le gare serali diventano una valida alternativa: dai 20 minuti all’ora di sforzo, rappresentano un’ottima occasione per stimolare le capacità aerobiche, migliorare la soglia del lattato e — per chi non ci lavora mai — anche il VO2Max.
Chi invece già svolge allenamenti intensi in vista di gare trail di solito in questo periodo si dedica di più a lunghe distanze: per questo motivo, inserire delle gare serali può essere un ottimo modo per mantenere alti i “giri del motore” e non perdere certe qualità acquisite nei mesi precedenti.
Migliorare l’economia di corsa
Un beneficio spesso sottovalutato delle gare brevi è il miglioramento dell’economia di corsa. Invece di dedicarsi ad andature o esercizi di tecnica — spesso noiosi o persino rischiosi per chi non li ha mai fatti — correre a ritmi intensi può portare a un affinamento naturale del gesto atletico.
Il risultato sarà una corsa più efficiente e meno dispendiosa, con effetti positivi anche sulle lunghe distanze a ritmi più lenti.
In conclusione
Le gare serali non sono solo per chi corre su strada. Possono rappresentare un valido strumento di crescita anche per i trail runner: allenanti, stimolanti, divertenti. E a volte, uscire dagli schemi è proprio ciò che serve per migliorare davvero.